Spaghetti e Cinema: Un Binomio Perfetto nell'Arte Italiana, con Alberto Sordi Protagonista

La prima cosa che viene in mente quando si parla di spaghetti e cinema è sicuramente il forte legame con l’Italia. Un legame fortissimo che, senza ombra di dubbio, è stato portato sul grande schermo dallo “chef” Sergio Leone.

Le sue pellicole con Clint Eastwood e tutte le altre non vedono la partecipazione straordinaria degli spaghetti sul set, ma se il cinema western di casa nostra ha conosciuto la sua romantica notorietà, è merito anche del nome con cui questo filone artistico si è imposto: Spaghetti western, impossibile dimenticarselo.

Locandina del film "Per un pugno di dollari", un classico spaghetti western.

Gli Spaghetti nel Cinema Italiano: Un Ruolo da Protagonisti

Ma gli spaghetti, ad ogni modo, un posticino da attori se lo sono comunque guadagnato nel corso della loro storia italiana, cominciata, forse, con la dominazione araba nel Meridione.

Anna Magnani e la Famiglia Italiana

Ne “L’onorevole Angelina”, film del 1947 con Anna Magnani diretta da Luigi Zampa, gli spaghetti hanno un ruolo importante. In una nota scena di spaghettata collettiva, la paladina delusa Angelina porta probabilmente per la prima volta davanti alla cinepresa l’immagine della tipica famiglia italiana: quella unita e riunita intorno ad un tavolo con spaghetti fumanti. Con tanto di funzione sociologica, volendo.

Locandina del film "L'onorevole Angelina" con Anna Magnani.

Alberto Sordi: Un Attore Legato agli Spaghetti

Un attore che con gli spaghetti è andato in scena più volte, regalando al cinema italiano istantanee memorabili, è stato di sicuro Alberto Sordi.

Anche quello tra Sordi e gli spaghetti, dunque, è un binomio che funziona.

  • Ne “Una vita difficile” Alberto Sordi addenta gli spaghetti con la fame di chi non ha alcun interesse ad ascoltare discorsi sul referendum tra repubblica e monarchia durante gli inviti a cena di una nobile famiglia. Nel film di Dino Risi del 1961, i poveri Sordi e Lea Massari vanno spesso a casa di una famiglia molto vicina alla corona che con tredici persone a tavola ha bisogno di scacciare la sfortuna, approfittandone per fare il pieno di pasta.
  • L’indimenticato attore romano fa il pieno di spaghetti anche nel 1954 in “Un americano a Roma”, di Steno, con la famosissima immagine dell’eterno sognatore Nando interpretato da Sordi alle prese con un piattone di spaghetti rimasto nella storia.
  • E lo dimostra anche “Fumo di Londra”, film del 1966 diretto, sceneggiato e interpretato dallo stesso geniale attore che, stanco del cibo inglese, si butta a capofitto in un bel piatto di spaghetti in un ristorante italiano.

Alberto Sordi in una scena iconica di "Un americano a Roma".

A. SORDI - Visita alla Biennale (Le vacanze intelligenti - 1978) #film #albertosordi #biennale

Altri Grandi Attori e gli Spaghetti

Anche altri grandi attori italiani hanno avuto memorabili apparizioni sul grande schermo con gli spaghetti.

  • Di Aldo Fabrizi sono note e memorabili svariate apparizioni con questa pasta tra le forchette, basti citare “C’eravamo tanto amati”, film del 1974 di Ettore Scola.
  • Un’altra abbuffata di spaghetti memorabile, però, è quella del principe della risata: Totò che mangia spaghetti con le mani in “Miseria e nobiltà”, riempiendosi anche le tasche con Peppino, è la spassosa e intelligente immagine di una realtà italiana da non dimenticare. E per fortuna che il cinema se n’è fatto carico, esattamente come nel caso di “Totò e la malafemmina”, commedia diretta da Camillo Mastrocinque nel 1956, nella quale i due attori arrivano a Milano con scorte di cibo (e non solo), spaghetti compresi, ovviamente.
  • Sempre nella capitale britannica è ambientato anche “Spaghetti House”, di Giulio Paradisi, una pellicola del 1982 con Nino Manfredi che in un ristorante gestito da italiani, durante una rapina, vede i protagonisti rapiti rinchiusi in uno sgabuzzino e costretti a mangiare pasta cruda. “Buona! Ma perché non ci abbiamo pensato prima?” si chiede uno degli ostaggi.

Totò in una scena del film "Miseria e nobiltà".

Gli Spaghetti "a Colori"

Facendo un salto nel tempo fino al 1985, ecco che gli spaghetti (a colori) diventano protagonisti di “A me mi piace”, film di e con Enrico Montesano alle prese con una vera e propria predica all’amante americana che gli serve un piatto di pasta scotta. Gli spaghetti si mangiano al dente, è il Montesano-pensiero, col risultato comico: la volta dopo la donna glieli serve crudi. Sempre negli anni ottanta, con un genere nostrano arcinoto, la commedia sexy all’italiana, ecco “Spaghetti a mezzanotte”, di Sergio Martino, con Lino Banfi, Barbara Bouchet e abboffata finale con pasta all’arrabbiata. Ma anche questa è una delle scene più note nella cinematografia italiana.

La Pasta al Cinema: 10 Film Cult

Un elenco completo di film con gli spaghetti nel titolo o soprattutto nel cast richiederebbe davvero tantissimo tempo. Al dente, scotta, in bianco, corta, lunga, rigata o liscia, la pasta non è solo al centro della scena sulle tavole di tutto il mondo - in particolare quelle italiane (il nostro paese è infatti primo in Europa per la coltivazione di frumento duro con 1,3 milioni di ettari dedicati e una produzione pari a 3,8 milioni di tonnellate nell’anno in corso, secondo dati Confagricoltura) - ma anche al cinema. Da Un americano a Roma, passando per Il ritorno di Don Camillo, fino ad arrivare al più internazionale Mangia, prega, ama, sono tantissimi i film in cui un piatto di spaghetti o di maccheroni gioca un ruolo chiave nella vicenda.

Proprio in occasione della venticinquesima edizione del World Pasta Day, vi proponiamo una selezione di 10 cult in cui la pasta è la protagonista indiscussa:

  1. Un americano a Roma: “Maccherone, m’hai provocato e io ti distruggo”. Forse è proprio questa la scena più famosa dedicata alla pasta nel cinema italiano: in Un americano a Roma, del 1954, Alberto Sordi, nei panni di Nando Moriconi, un ragazzo italiano che vuole a tutti i costi assomigliare a uno statunitense nei modi di vestire e nello stile di vita, addenta una forchettata di pasta che, a suo dire, lo ha provocato.
  2. Mangia, prega, ama: Julia Roberts, nei panni della statunitense Elizabeth Gilbert, assapora un piatto di spaghetti al pomodoro e basilico seduta in un ristorante in piazza Febo a Roma, dopo aver intrapreso un lungo viaggio per riscoprire se stessa e abbandonare la routine. La scena è diventata una delle più famose del cinema degli ultimi anni. Mangia, prega, ama, infatti, è uscito nel 2010, e ha rappresentato un enorme successo sia per il cast, sia per il messaggio.
  3. Fantozzi: Spinto dal desiderio di dimagrire, dopo un fallimentare tentativo di iniziare a praticare il tennis, Ugo Fantozzi, interpretato da Paolo Villaggio, autore di tutti i libri che hanno come protagonista il ragioniere e da cui sono tratti i film, decide di farsi ricoverare nella clinica delle Magnolie, dove i pazienti vengono trattati come prigionieri. Spaventato dai primi 10 giorni di digiuno imposti dalla struttura, il ragioniere riesce ad ottenere un piatto di spaghetti alla Montecristo con una lima all'interno grazie alla quale riesce ad evadere.
  4. Piovono polpette: Da piatto preferito a pericolo imminente, la pasta prende una forma inaspettata in Piovono polpette, il film di animazione uscito nel 2009, ambientato nella cittadina di Swallow Marina, dove ad un certo punto si scatena un tornado di spaghetti and meatballs. Da non crederci!
  5. Parenti serpenti: È un detto diffuso, ma è anche uno dei film più conosciuti del panorama cinematografico italiano: Parenti serpenti uscito nel 1992 è il racconto di una famiglia qualunque - o quasi - che si ritrova a tavola in occasione delle feste natalizie davanti ad un piatto di squisiti fedelini al tonno.
  6. Miseria e nobiltà: Tra i film italiani più famosi ricordiamo anche Miseria e nobiltà, uscito nel 1954 e tratto dall'omonima opera teatrale (del 1888) di Eduardo Scarpetta: durante una delle scene più iconiche, Felice Sciosciammocca, interpretato dall’immortale Totò, si lancia a mani nude sugli spaghetti.
  7. Bomber: Siamo abituati a vederlo mangiare pentole pienissime di fagioli, ma Bud Spencer, nome d’arte di Carlo Pedersoli, non rinuncia a un piatto di tagliolini nel film Bomber, uscito nel 1982.
  8. Il ritorno di Don Camillo: Uno uomo di fede, l’altro fedele solo al partito, ma entrambi sono d’accordo su una cosa: impossibile dire di no a un bel piatto di spaghetti: ne Il ritorno di Don Camillo, il parroco, Don Camillo, e il primo cittadino di Brescello, Peppone, si ritrovano a condividere la tavola e un invitante piatto di pasta, in una delle scene più famose del film in bianco e nero, uscito nel 1953.
  9. Lilli e il vagabondo: È uno dei classici Disney che più di tutti è rimasto nel cuore di diverse generazioni: anche in Lilli e il vagabondo, film di animazione uscito nel 1955, i due protagonisti dividono un piatto di spaghetti con le polpette e si danno il primo bacio.
  10. City Lights: Già nel 1931, Charlie Chaplin ha portato gli spaghetti al centro di una delle scene più comiche ed esilaranti nel cinema muto anni Trenta.
Film Anno Attore/Attrice Principale Scena Memorabile con Spaghetti
Un americano a Roma 1954 Alberto Sordi Nando Moriconi addenta gli spaghetti
L'onorevole Angelina 1947 Anna Magnani Spaghettata collettiva
Miseria e nobiltà 1954 Totò Totò mangia spaghetti con le mani
Mangia, prega, ama 2010 Julia Roberts Elizabeth Gilbert assapora spaghetti a Roma

Nando prima disdegna la pasta ma poi vi si accanisce con grande appetito, dimostrando di preferire senza alcun dubbio le buone anche se “antiche” abitudini italiane, alle insulse mode “estere”.

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