Se vi state chiedendo dove mangiare un’ottima pizza napoletana in Calabria, la risposta è a Siderno da Vincenzo Fotia. Affacciata sul mar Jonio, Siderno è alla confluenza della SS 682 che collega la costa orientale con le spiagge del Tirreno nel passaggio più stretto tra i due mari. E lì a poca distanza avete lo splendido balcone di Geraci e chilometri di spiaggia per godervi il mare.
Vincenzo Fotia, che si definisce l’artigiano della pizza, ha traghettato le sue esperienze partenopee nel disco che classifica come pizze classiche. Rappresentano l’architrave della produzione che, però, ha un occhio alla tradizione e un altro alle istanze contemporanee.
Ma com’è la pizza di Vincenzo Fotia? Napoletana in prima analisi e poi contemporanea.
Un'Esperienza Culinaria Unica
La cornice è quella di una pizzeria dal tratto moderno con forno e bancone a vista e incorniciato. Neon alle pareti e poltroncine comode. Non la pizzeria mordi e fuggi, ma un locale da serata lunga dove poter scegliere anche qualche primo piatto, una fetta di carne o un panino.
Menu duttile e variegato, che segue la stagionalità degli ortaggi (hanno anche un orto di proprietà), diventato indirizzo di riferimento in un raggio molto ampio. Che ovviamente in estate al crescere dei flussi turistici è di fatto assediato dai clienti. La sala ampia ha grande disponibilità di posti e c’è il dehors, ma a occhio dimenticatevi di presentarvi all’ultimo momento quando la vostra pelle sarà abbronzata.
IMPASTO della PIZZA – La nostra ricetta PERFETTA per prepararla direttamente a casa! 🍕🍕🍕
Come si mangia alla pizzeria di Vincenzo Fotia
La partenza non può che essere affidata alla tradizione più sfrontata con un poker di fritti. Buona la mozzarella in carrozza (Fotia importa il fiordilatte dalla Campania), succulenta la frittatina di bucatini alla napoletana, ben fatti crocché e arancino.
Ed è subito il momento della pizza cavallo di battaglia della pizzeria. Pizza al padellino, fritta e ripassata al forno. E fin qui siamo più o meno nell’ordinario. Ma è l’impasto scuro, al carbone attivo, a impressionare. Probabilmente bene per gli avanguardisti, male per gli ortodossi.
La presentazione ve la racconta Vincenzo Fotia nello short video. Io vi dico che, superato il primo momento di smarrimento, vi prende il profumo della ‘nduja e poi il morso giusto, l’equilibrio (che mai avresti detto) dell’abbinamento con l’impasto, la giusta piccantezza della ‘nduja di Spilinga che va a nozze con la stracciatella. L’affumicatura della provola che non si fa intimorire dal carbone, la rotondità della salsiccia ben supportata dalle cime di rapa (mica i friarielli, osserveranno i tradizionalisti, cresceranno sulla spiaggia di Siderno?). Il pelato che si sposa con l’acciuga di Sciacca e stempera la sapidità sul latticino.
Al massimo vi potrà restare il dubbio di come sarebbero stati questi topping con un impasto “normale”. Ma la puntata vale la giocata.
Nemmeno ci avesse letto nel pensiero che in tavola arriva la Giù Giù, pizza fritta e ripassata al forno con Fiordilatte di Napoli, pomodorino semidried giallo e rosso, olive taggiasche, acciughe con origano e basilico. Mi scappa il motivo del nome (saranno le acciughe di Sciacca) ma l’effetto è inversamente proporzionale al nome. Leggera e ti tira su tra profumi e bella sapidità.
In carta è rubricata come A pizza ‘ro pizzaiuolo. Sarebbe la pizza Provola e pepe ritornata in auge tra pizzaioli e pizzerie. Abbiamo assistito prima alla riscoperta della Capricciosa, poi della Provola e pepe. Prossimamente potremmo assistere alla riabilitazione della Diavola. Intanto Vincenzo Fotia mette al centro il suo impasto contemporaneo e va di classico (è pur sempre stato vice campione STG) con la provola dei Monti Lattari bella affumicata, un pomodoro un po’ blando ma rafforzato dalla generosa macinata di pepe al tavolo e il giro di olio cilentano di Cantine Barone. Buona.
E poi via verso la perla della Calabria, Verso Tropea. Dall’altro versante della Calabria arriva la cipolla famosa ben oltre i confini della regione. Doppia consistenza con la vellutata cotta sotto cenere e la cipolla in agrodolce, Fiordilatte di Napoli, pomodoro semidry e ‘nduja di Spilinga. A chiudere il mare e monti, ecco il filetto di tonno della Callipo. Sulla carta un po’ troppi elementi, ma in bocca la musica cambia e la ‘nduja è buona spalla del tonno. Non facile sceglierla dal menu, ma anche qui la giocata vale il set.
La partita la chiude il tartufo di Pizzo Calabro di Domenico Penna. Un gelato che ha fatto la storia della cittadina sul mare dagli anni ’50 nella sua composizione base. Nocciola, cioccolato fondente con spolverata di cacao amaro e zucchero. Imperdibile.
Bravo Vincenzo Fotia a portare in Calabria la pizza napoletana senza rinunciare né alla tradizione né alle pulsioni contemporanee. E a coltivare qualche azzardo che diventano la cifra di riconoscibilità ancora di più dell’utilizzo scontato di ingredienti locali secondo stagionalità (meno scontata). Prende qualche rischio tra carbone e mix mare e monti ma sfata bene due tabù.
E si prende un bell’8 in pagella (più la voglia di curiosare tra Corte d’Assise e Calabria Food P*rn).
Voto: 8/10
Recensioni dei Clienti
Le recensioni dei clienti riflettono un'esperienza culinaria di alta qualità. Ecco alcuni commenti:
- "Pizza squisita e senza glutine. Soddisfatta al mille per mille, quando alla qualità si unisce il gusto non si può che apprezzare la delicatezza di una pizza gluten free."
- "Locale molto carino, e servizio ottimo. Essendo intollerante ho preso la pizza senza glutine ed era molto buona , ma anche le altre pizze si vedeva che erano squisite."
- "A partire dal servizio, cortesia e nessuna attesa per il servizio, in particolare molto attenti per il senza glutine. Essendo celiaca come antipasto ho potuto prendere delle ottime patatine fritte con buccia croccanti e la pizza eccezionale!"
- "Ortolana rivisitata: Cottura perfetta, impasto alveolato e condimento fresco e delicato. Anche l'impasto tradizionale con glutine ottimo!"
- "Exceptional pizza. Vincenzo Fotia's thirty years of experience is evident in every bite. The quality of the ingredients is top-notch. The gluten-free pizza is also excellent (request when booking). We'll definitely be back."
Complessivamente, l'esperienza è positiva, con una pizza napoletana deliziosa e specialità fritte, altamente digeribili e gustose, realizzate con ingredienti di alta qualità.
La Provola e pepe è la pizza classica anche se il cornicione è prorompente come vuole appunto la dottrina contemporanea. Di cui Vincenzo Fotia è insegnante con i corsi dell’Accademia Pizza Doc.
Lo sguardo, oltre al pre fermento al 50%, si allarga però anche ad impasti diversi con farine integrali e semi integrali. E sconfina nell’utilizzo del carbone attivo che ai puristi potrà far rizzare i capelli.
Senza dimenticare gli ingredienti hyper-local che fanno della pizza di Fotia un piatto di spirito calabrese.
Occhio contemporaneo nel layout
Menu e Prezzi
Ecco alcuni dei piatti e dei prezzi offerti:
Piatto | Prezzo |
---|---|
Antipasto rustico dell’artigiano (freddo e caldo) | 15 € |
Culatello e burratina | 15 € |
La zizzona da 1 kg con culatello (min. 4 persone) | 40 € |
Caprese con mozzarella di bufala d.o.p. | [Prezzo non specificato] |
Il locale offre anche opzioni senza glutine, con particolare attenzione alla preparazione e alla qualità degli ingredienti.
In conclusione, Vincenzo Fotia a Siderno rappresenta una destinazione imperdibile per chi desidera assaporare la vera pizza napoletana in Calabria, con un tocco di innovazione e un'attenzione particolare alla qualità degli ingredienti e alle esigenze dei clienti.
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