Da piccola confetteria nel cuore di Perugia a emblema del Made in Italy apprezzato in tutto il mondo: scopriamo insieme la storia della Casa del Cioccolato Perugina.
La storia del cioccolato a Perugia risale al 30 novembre 1907 quando, a pochi passi dal Mercato Coperto, in Via Angusta, nacque la prima sede de La Società Perugina, un piccolo laboratorio di confetti destinato a diventare un'industria.
Gli Inizi e il Trasferimento a Fontivegge
È il 1907 quando Francesco Buitoni - già imprenditore nel settore pasta -, Leone Ascoli, Francesco Andreani e Annibale Spagnoli, insieme alla moglie Luisa (sì, quella Luisa Spagnoli), avviano un laboratorio di confetti a Perugia. Ben presto la sede in Via Angusta risultò troppo stretta, non riuscendo più a contenere l’aumento massiccio della produzione dettato da una domanda sempre più crescente.
E così, nell’estate del 1915 la società si trasferisce a Fontivegge, in quella che allora era piena periferia, in una fabbrica costruita su un terreno pagato 30.000 lire dove viene strutturata la linea di produzione del cacao in polvere, con presse idrauliche per l’estrazione del burro di cacao. Nell’estate del 1915 la società si trasferisce in uno stabilimento a Fontivegge: si completa così il processo produttivo con la linea di produzione del cacao in polvere e le presse idrauliche per l’estrazione del burro di cacao.
Nel 1922, lo stabilimento di San Sisto segnò un altro passo significativo. Fu uno dei primi edifici in cemento armato in Italia e subì modifiche nel tempo, perdendo la sua identità originale.
L'Invenzione dei Baci Perugina
L’exploit lungo oltre un secolo di Perugina si deve in buona parte all’invenzione, nel 1922, degli iconici Baci. Torniamo per un attimo al 1922, al momento in cui Luisa Spagnoli intuisce la potenzialità di nocciole e granella, residui di molte lavorazioni, insieme al ripieno al gianduja, per creare un vero e proprio cioccolatino.
Luisa Spagnoli è un’imprenditrice innovativa. Dalla sua intuizione nasce il cioccolato Luisa®, l’inconfondibile fondente Perugina®. Inventa un cuore di gianduia e granella di nocciole, un cioccolatino simile alla nocca di una mano, il “Cazzotto” che Giovanni Buitoni rinominerà Bacio® Perugina®.
Inizialmente battezzato “cazzotto” per la forma simile alla nocca di una mano, è Giuseppe Buitoni (figlio di Francesco e poi compagno della Spagnoli) a cambiarne forma, individuare l’elegante incarto argento con scritte blu e scegliere il più romantico nome di “Bacio”.
Luisa Spagnoli e Giovanni Buitoni: due personaggi straordinari che condividono una storia di successo. L'amore tra Giovanni Buitoni e Luisa Spagnoli ispirò nuovi prodotti, come i famosi Baci.
Il successo della pralina è legato a una strategia di marketing brillante. È lui a immaginare per la campagna pubblicitaria la coppia di amanti su fondo blu, ispirandosi al celebre Bacio di Francesco Hayez, nonché a inserire nell’incarto gli oggi immancabili cartigli. I “cioccolatini parlanti”, si racconta, sono nati ispirandosi ai bigliettini che Buitoni e Spagnoli si nascondevano a vicenda in mezzo ai dolciumi. “Meglio un bacio oggi che una gallina domani”, recita uno dei primi.
Nel 1923 Annibale Spagnoli lascia la Perugina. Rimangono Luisa, consigliere di amministrazione e direttore del settore confezioni di lusso, e i suoi tre figli.
Luisa Spagnoli non riuscirà a vedere il successo delle sue creazioni: morirà nel 1935 a causa di una malattia, assistita da Giovanni Buitoni, suo compagno di vita. Il nome e la storia di Luisa, però, non saranno dimenticati.
La nuova livrea? Tra l’ambra e il nocciola, con stelline dorate. Grande classico del San Valentino - e di qualsiasi altra occasione in cui occorre un gesto romantico senza troppo impegno -, i Baci Perugina hanno saputo aggiornarsi, cambiando veste sull’onda delle tendenze, anche gastronomiche.
Nel 2019 al grande hype intorno al cioccolato ruby Perugina risponde con un’edizione limitata tutta rosa. Focus sulla ricetta, ma anche sull’eleganza dell’involucro, con la versione Gold e quella firmata da Dolce&Gabbana, con echi siciliani nella granella al limone. Nel 2022 i designer progettano anche la linea celebrativa del secolo di carriera, con cristalli al lampone e incarto rosso rubino (nonché i bigliettini, anch’essi firmati).
Nonostante la campagna di comunicazione debba ancora partire, i Baci al caffè sono già disponibili sul mercato. Come anche un’edizione limitata, ancora più recente, dedicata al Natale: i Baci all’amaretto.
Baci Perugina Edizioni Limitate
Dopo la guerra, il cioccolato divenne un regalo popolare grazie a Giovanni Buitoni, e nel 1972 la società divenne pubblica.
Evoluzione e Sostenibilità di Perugina
Negli anni Venti arriva il brevetto della prima tavoletta Luisa nonché, nel ’22, i popolari Baci. Di lì a poco la Buitoni assume il totale controllo, insieme alla Spagnoli, e lancia altri classici come il Dimmi di Sì, il Tre Re, la Banana Perugina e l’amatissima caramella Rossana. Nei decenni a venire la ricerca sulle nuove linee consegna caramelle in stick e alcune delle prime barrette al cioccolato.
Poi il lavoro sul packaging: inizialmente con la prima scatola di cioccolatini preconfezionata e, nell’81, con il mitico “tubo” in cartone dei Baci.
Dopo anni di crescita e innovazione Perugina® diviene un marchio simbolo nell’industria del cioccolato, capace di resistere al passaggio del tempo e delle mode. Il cioccolato Perugina® è un prodotto di eccellenza che risponde ai piaceri più puri e autentici.
Perugina ha scelto di impegnarsi con dedizione e passione per avere ottimo cioccolato. Perugina® infatti è parte del progetto Nestlé Cocoa Plan, il programma di Nestlé che si occupa di formare i coltivatori di cacao, migliorando le loro condizioni economiche, promuovendo la parità dei sessi e la costruzione di scuole, contribuendo a migliorare la qualità della vita dell’intera comunità.
A livello globale, Nestlé ha creato il Nestlé Cocoa Plan, l’attenzione al tema della deforestazione per la Tutela della catena di approvvigionamento delle materie prime. La sostenibilità è molto importante per Perugina.
Visita alla Casa del Cioccolato Perugina
Facciamo una visita alla Casa del Cioccolato Perugina, situata all’interno della rinomata fabbrica di cioccolato Perugina. Un luogo magico dove gustare del buon cioccolato e godere di una ricca collezione di foto, etichette, poster, scatole regalo e macchine speciali per produrre il cioccolato e il suo prodotto più famoso, il Bacio Perugina, un tributo goloso a Perugia, la capitale italiana del cioccolato.
La visita parte dal Museo Storico, dove è possibile scoprire e lasciarsi incantare dalla storia della Perugina. Un viaggio nel tempo, in un passato che ha goduto della modernità e lungimiranza di Luisa Spagnoli, la mente di questa fabbrica di cioccolato. Il Museo è un vero e proprio archivio storico di tutto il Paese e non solo della fabbrica, raccoglie immagini, curiosità, rarità, aneddoti, pacchetti e video di un secolo di storia imprenditoriale italiana. Vi farà scoprire come il movimento Futurista non abbia esclusivamente influenzato l’arte e i loro storici manifesti pubblicitari, ma anche l’innovazione industriale e, soprattutto, l’emancipazione delle donne.
L’esperienza del visitatore al Museo storico Perugina inizia con un filmato storico e una dettagliata descrizione delle fasi di trasformazione del cacao in cioccolato, mentre gusci di cacao, semi e ingredienti a vista caratterizzano la sezione tecnica. Di grande fascino la galleria museale ricca di confezioni, incarti e fotografie che ricostruiscono la passione per il cioccolato, ripercorrendo l’evoluzione dei gusti e dei costumi degli italiani. E un capitolo speciale dedicato alla comunicazione, dalle prime inserzioni pubblicitarie alle grafiche innovative, con la straordinaria raccolta di caroselli e spot televisivi dal 1956 ad oggi.
Un tour tutto da “assaporare” in una deliziosa visita guidata, dalla materia prima alle tecniche di lavorazione, dalle origini del cacao ai dolci segreti dei capolavori del cioccolato. Poi la visita continua con un salto in fabbrica attraverso un lungo tunnel a vetri, dove si può conoscere il percorso che intraprendono i cioccolatini, prima di essere scartati e mangiati.
Dopo il Museo si accede al cuore pulsante della Fabbrica: da un percorso sopraelevato, i visitatori hanno l’opportunità di osservare le linee di produzione in azione, inebriati dai profumi avvolgenti del cioccolato.
Il viaggio nella storia del cioccolato più celebre nel mondo passa anche per il gusto, e ai visitatori, infatti, è offerta la possibilità di degustare le diverse varietà di cioccolato dei prodotti Perugina. Inoltre, nello Shop Perugina che si incontra al termine del percorso, è possibile acquistare qualche dolce souvenir.
Oppure qualche bontà al cioccolato la si può preparare con le proprie mani. Chiunque volesse arricchire il tour con un’esperienza inedita e ancora più coinvolgente potrà prenotare (con anticipo rispetto alla visita) un corso presso la Scuola del cioccolato, la prima scuola aperta al pubblico in Italia che si trova all’interno del Museo Perugina.
Infine, la Chocolate School e il Gift Shop con le proposte di Casa Perugina e le confezioni personalizzate dove si può trovare tutta la varietà dei migliori cioccolatini Perugina.
La storia del Bacio Perugina
Il 6 aprile 2023, Destinazione Cioccolato SRL S.B. ha ricevuto l'incarico di valorizzare l'area. Nel 2019, il Comune ha avviato un progetto di valorizzazione, culminato con l'assegnazione a Società Destinazione Cioccolato Srl S.B.
Anno | Visitatori stimati |
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Anno 2 | 195,680 |
Anno 3 | 225,346 |
Stima dei visitatori nei primi anni di attività
L'area totale è di 1,827 m2, con una produzione stimata di cioccolato di 0 kg. Coinvolge la raccolta di oggetti, fotografie e cimeli per creare un archivio accessibile al pubblico.
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