Come Pulire la Piastra per Hamburger in Modo Efficace

La pulizia della piastra per hamburger è essenziale per garantire la sicurezza alimentare, il buon funzionamento dell'attrezzatura e la qualità dei tuoi piatti. Che tu utilizzi una piastra in pietra ollare, ghisa, acciaio inox o un moderno frytop, esistono metodi specifici per mantenerla pulita e in perfette condizioni. In questa guida, esploreremo diverse tecniche e prodotti, sia naturali che specifici, per pulire efficacemente la tua piastra per hamburger.

Pietra Ollare: Un Materiale Naturale per Cucinare

La Steatite, o Pietra Ollare, è una roccia metamorfica composta prevalentemente da talco e magnesite, diffusa nel nord Italia. Questo materiale naturale è ideale per cucinare pietanze alla brace, in forno o sul gas grazie alla sua capacità di assorbire e irradiare il calore lentamente. Cucinare su pietra ollare è un'opzione salutare, permettendo di evitare l'aggiunta di oli o grassi, e offre un notevole risparmio energetico.

Come Pulire la Pietra Ollare

Un uso attento e una accurata pulizia della pietra ollare ne garantiscono una lunga durata, ma non bisogna dimenticare che rimane pur sempre un materiale delicato. Prima di procedere alla pulizia è necessario attendere che si sia completamente raffreddata. Non tentate di accelerare il processo di raffreddamento versando direttamente sulla pietra un getto di acqua fredda mentre scotta ancora, perché il materiale non ama gli shock termici. Per la pulizia non dovete usare alcun detergente chimico o detersivo. La pietra è infatti di natura porosa e permeabile e potrebbe assorbire qualunque tipo di sostanza, rilasciandola poi durante la cottura. La pulizia dovrà essere effettuata invece utilizzando una soluzione di acqua e aceto o acqua e limone, ottimi per la loro azione sgrassante, agendo con una spugnetta imbevuta o un panno.

Griglia in Alluminio: Metodi Naturali di Pulizia

Per le griglie in alluminio, i metodi naturali sono spesso i più efficaci e rispettosi dell'ambiente. Ecco due soluzioni:

Aceto Bianco

Mettete l'aceto in uno spruzzino e, appena finito di grigliare, a fuoco spento spruzzatelo su tutta la superficie della griglia. Lasciatelo agire per almeno 20 minuti, e poi con una retina di acciaio rimuovete lo sporco. Risciacquate alla fine. L'alternativa è mettere la griglia in una soluzione composta da acqua bollente e aceto e lasciare agire per mezz'ora. Anche in questo caso, prima di riutilizzare la griglia, bene ripassarla con una retina di acciaio se ci sono residui e poi risciacquare.

Bicarbonato di Sodio

Altra idea: create una soluzione con bicarbonato di sodio e acqua, in modo che diventino una pasta densa (due parti di bicarbonato e una di acqua), e quindi immergete una spugnetta nella soluzione e passatela su tutti i lati della griglia. Fate agire per circa mezz'ora, risciacquate e ripassate se necessario con la retina di acciaio per eliminare gli ultimi residui.

Griglia in Ghisa: Cura e Manutenzione

Il discorso cambia con la griglia in ghisa. In questo caso i residui di sporco vanno prima grattati con le apposite spazzole, e poi vanno fatti sciogliere sfruttando il calore del barbecue. Si fa così: va riacceso per almeno dieci minuti dopo la cottura. Poi, riprendendo le apposite spazzole per griglia da barbecue, a fuoco spento, va pulito in ogni sua parte, strofinando e stando attenti - ovviamente - a non toccare la griglia con le mani. Il trucco in più? Spalmare sulla griglia dell'olio di semi dopo averla pulita: serve a tenere lontana la ruggine perché crea una sottile pellicola che impedisce l'ossidazione. Anche questo passaggio è più efficace se la griglia è ancora calda.

Pulizia della Griglia: A Caldo o a Freddo?

Pulire la griglia del barbecue a caldo, subito dopo il suo utilizzo sarebbe la cosa migliore, perché il grasso è ancora liquido e viene via meglio. Se si tratta di una griglia in acciaio, subito dopo aver tolto la carne e quando la brace è ancora accesa, prendete una spazzola con setole di ferro a manico lungo (quelle specifiche per le griglie del barbecue) e iniziate a raschiare. In poco tempo vedrete che la griglia sarà lucida come nuova. A questo punto potreste spruzzare del limone, asciugarla e rimetterla direttamente a posto. Prima di riutilizzarla, però, per essere sicuri di poggiare la carne su una superficie perfettamente disinfettata, potreste passare un panno antibatterico, che con un semplice gesto vi darà la sicurezza della pulizia della griglia.

Poniamo però che non abbiate avuto tempo per pulire la vostra griglia e vi ritrovate il giorno dopo a dover gestire incrostazioni e tocchi di grasso induriti. In questo caso, per pulire la griglia del barbecue a freddo, mettetela prima a bagno in acqua calda e aceto di vino bianco, quindi lasciatela riposare almeno 12 ore. Il giorno successivo riprendetela e iniziate a grattare con una spazzola in setole d’acciaio prima, poi con una classica spugnetta. Se le incrostazioni non dovessero venire via, rimettete la griglia a bagno con acqua calda e aceto per un’altra notte.

Un altro trucco per pulire la griglia del barbecue a freddo è rappresentato dall’utilizzo del bicarbonato di sodio, che può essere aggiunto all’acqua e aceto per rimuovere il grasso più incrostato.

Poniamo infine che la vostra griglia sia stata “dimenticata” per tutta l’estate e risulti anche un po’ arrugginita. Che fare? Aceto e bicarbonato rappresentano sempre degli ottimi alleati ai quali può essere aggiunto il sale grosso.

Barbecue a Gas: Cura e Pulizia Specifica

Non esistono soltanto le griglie a carbonella. I barbecue a gas, infatti, richiedono una cura particolare, dal momento che in genere sono dotati anche di un contenitore per la raccolta del grasso. Una volta svuotato questo, la griglia del barbecue a gas va pulita con la solita spazzola in setole dure, ovviamente assicurandovi prima che sia tutto spento.

Esistono molti prodotti adatti alla pulizia delle griglie del barbecue come detergenti sgrassanti e panni igienizzanti. In molti, però, preferiscono ricorrere a prodotti fai da te come appunto acqua calda e aceto, oppure acqua e bicarbonato di sodio. Un rimedio, quest’ultimo particolarmente efficace per rimuovere le incrostazioni più vecchie.

Pulizia con Metodi Naturali: Limone, Aceto e Bicarbonato

Pulire la griglia del vostro barbecue dopo aver gustato costolette, hamburger e salsicce è più semplice di quanto crediate e, se preferite utilizzare metodi naturali o comunque poco invasivi che la mantengano in forma e lucida come appena comprata avrete bisogno di pochi e semplici strumenti. Procuratevi quindi uno spruzzino, dell'acqua calda (meglio se frizzante), un limone, dell'aceto, una paglietta di metallo per cucina, una cipolla, del sapone per i piatti, dei fogli di giornale e infine dei guanti per non sporcarvi le mani.

Come Pulire la Griglia a Caldo

Pulire la griglia quando è ancora calda è forse il modo migliore in cui con il minimo sforzo si può ottenere il massimo risultato. Accertandovi di stare alla giusta distanza per non scottarvi, strofinate la griglia con mezzo limone o con una cipolla tagliata a metà infilzata con un forchettone; in alternativa potete ricoprirla con una soluzione di acqua bollente e bicarbonato, lasciando agire per 10 minuti prima di risciacquare e passare la paglietta di metallo pulita.

Come Pulire la Griglia a Freddo

Se dopo aver gustato bistecche e costate perfette vi siete intrattenuti con gli amici e nel frattempo la griglia del barbecue si è raffreddata? Accartocciate qualche foglio di giornale e raschiate le maglie della griglia così da eliminare residui di cibo senza graffiarla; una volta pulita, preparate una soluzione di acqua calda, aceto e sapone per i piatti: spruzzatela sulla griglia e lasciate agire il composto per 10 minuti; con l'aiuto della paglietta strofinate la griglia fino a quando sarà perfettamente pulita; infine risciacquate con abbondante acqua calda e, per un perfetto effetto lucido, asciugatela con della carta da cucina o con una spugnetta pulita.

Pulizia in Base al Tipo di Barbecue

In base al tipo di barbecue che avete in casa (o in giardino) potete scegliere diversi metodi di pulizia: l'importante è che lo facciate dopo ogni utilizzo così che non si accumuli cibo e non si formi ruggine sulla griglia, pericolosa per le vostre prossime cotture. Vediamo nel dettaglio come pulire le vostre griglie.

Come Pulire la Griglia del Barbecue Elettrico

Se vivete in un condominio e avete poco spazio probabilmente usate una griglia elettrica, piccola, di facile utilizzo e che magari emetta poco fumo. Come pulirla al meglio?

Come Pulire la Griglia del Barbecue a Gas

Nel caso in cui dobbiate pulire la griglia di un barbecue a gas, assicuratevi prima di tutto di aver disattivato ogni fonte di alimentazione e calore. Pulite la griglia con una soluzione di acqua calda, aceto e bicarbonato, aiutandovi con una spatola o una retina di metallo: fate sempre attenzione a non fare troppa pressione per evitare di rovinare il metallo e abbiate un occhio di riguardo per i bruciatori che non devono otturarsi.

Come Pulire la Griglia del Barbecue a Carbonella

Una volta raffreddato, pulite il vostro barbecue da tutta la carbonella e i residui quindi rimuovete la griglia e pulitela con una soluzione di acqua, aceto e bicarbonato, meglio se lasciata in ammollo per 30 minuti. Risciacquate e asciugate la griglia del barbecue con un panno pulito: brillerà come appena comprato.

Griglie in Acciaio Inox: Resistenza e Pulizia

Uno dei vantaggi delle griglie in acciaio inox è che resistono senza problemi alle altissime temperature e a differenza delle griglie in ghisa non sono soggette a ruggine o corrosione. Inoltre non avendo alcun rivestimento che si possa danneggiare o scheggiare i residui delle cottura non possono penetrare. Tuttavia, se le particelle di cibo rimangono a lungo sulla superficie della griglia in acciaio inox queste si carbonizzano e possono diventare davvero difficili da rimuovere, hai presente le incrostazioni che rimangono sulla griglia di grasso e zucchero dopo la cottura di un brisket, di un pulled o delle costine?

Una volta raggiunta la massima temperatura nel tuo bbq attendi 10 meglio 15 minuti con il dispositivo sempre al massimo. Immergi la griglia in acqua, è una buona soluzione per ammorbidire lo sporco ed i residui bruciati delle griglie. Seppur l’aceto di vino bianco sia un ottima soluzione naturale per ridare lucentezza all’acciaio bisogna ricordare che è un elemento inquinante soprattutto per l’ecosistema marino. Quindi griglia in ammollo, un paio di misurini di bbq clean e almeno 3/4 ore meglio tutta la notte di riposo.

Bistecchiera: Come Pulirla Efficacemente

La bistecchiera, infatti, è un’ottima alternativa alla griglia per cucinare carne, pesce e verdure grigliate senza dover per forza avere un giardino e dover accendere la carbonella.

Bistecchiera in Ghisa

Partiamo dalla bistecchiera in ghisa: pesante, sicura, affidabile, non sbaglia un colpo. Ma per farla durare nel tempo e mantenerla efficiente, occorre sapere come trattarla. Per pulire la bistecchiera in ghisa occorre eliminare il grasso in eccesso quando è ancora caldo (non nel lavandino, mi raccomando, quello è olio che andrebbe raccolto in un barattolo di vetro e smaltito negli appositi contenitori), passando anche un foglio di carta da cucina quando la piastra non è più rovente. Aggiungiamo quindi del sale fino su tutta la bistecchiera. Ora possiamo agire in due modi: versare un bicchiere di acqua e rimettere tutto sul fuoco, in modo che grasso e incrostazioni si stacchino. Una volta pulita asciughiamola per bene: a questo punto, prima di metterla via, dovremmo ungerla con un po’ di olio e poi scaldarla nuovamente in forno, in modo da creare una pellicola protettiva che la rende antiaderente.

Bistecchiera Antiaderente

Il primo passaggio è identico dobbiamo rimuovere il grasso in eccesso raccogliendolo nel solito barattolo di vetro per poi smaltirlo correttamente. Ora procediamo con la pulizia mettendo all’interno della bistecchiera acqua calda e un goccio di detersivo per piatti: spazzoliamo delicatamente con una spugnetta o uno spazzolino (non troppo abrasivi). Se è molto sporca, possiamo riempirla d’acqua e rimetterla sul fornello, in modo che bollendo l’acqua stacchi lo strato di unto oppure possiamo lasciarla immersa in un catino di acqua calda per un’ora. C’è chi suggerisce di usare un mix di acqua calda e aceto, dopo aver lavato la bistecchiera con acqua calda e detersivo per piatti, per togliere la patina di unto.

Consigli per la Pulizia delle Piastre

Dopo aver usato le nostre amate piastre,ahime, si devono anche pulire! In molti però non usando i metodi appropriati rischiano di rovinare tutto e di buttare via soldi per una nuova piastra. Sicuramente, ognugno avrà il suo modo di pulire, chi usa il caro e vecchio straccio, chi usa la spugna per i piatti, e chi, anche incosciamente, usa una comune paletta in metallo, provacando non solo il rischio di rovinare una piastra, ma mettendo a repentaglio anche la salute!

Quello che vi consigliamo per entrambe le piastre è di usare prima di tutto l’acqua calda, in modo da sgrassare in modo naturale i residui di cottura, poi di armarvi di un semplice e classico raschietto, per pulire accuratamente la superficie e togliere le eventuali sgrassature, questo prodotto non va perà ad intaccare il materiale della piastra, perchè è proprio adatto a questo genere di lavoro. Un’altro prodotto che sicuramente non può e non deve mancare nella pulizia è sicuramente, il detergente liquido per piani di cottura, un prodotto professionale indicato anche per piani di cottura in Vetroceramica!

Quello che vi raccomandiamo è di non lasciare mai la piastra sporca per troppo tempo dopo l’uso, perchè le croste che si vengono a formare e i grassi rilasciati, possono essere sia nocivi per la nostra salute, ma sicuramente diventano maleodoranti con il passare del tempo.

Frytop Professionali: Igiene e Manutenzione

Un frytop efficiente e sicuro è prima di ogni cosa un frytop pulito. Da una rigorosa igiene quotidiana dipendono infatti le alte performance, l’affidabilità e la durata nel tempo di un’attrezzatura grande protagonista delle cucine professionali in moltissimi locali.

Come Pulire i Frytop Professionali

La pulizia del frytop è una pratica che va svolta con grande cura dopo ogni utilizzo e, quindi, al termine del servizio. Per pulire un frytop professionale al meglio senza danneggiare la superficie, devi sapere che esistono diversi prodotti per la pulizia del frytop da utilizzare a seconda del tipo di materiale di cui è costituita la sua superficie, che può essere in acciaio, in ferro, in cromo lucido o in superchrome. In linea generale, i prodotti per la pulizia del frytop più appropriati sono i detergenti neutri.

Le operazioni di pulizia del frytop vanno sempre eseguite in fase di spegnimento dell’apparecchio quando la piastra è ancora calda, ma non bollente, a una temperatura tra i 50 e i 70 gradi. In tal modo i residui di cottura si ammorbidiscono e possono essere rimossi dalla superficie con maggiore facilità aiutandosi con un raschietto specifico acquistabile come accessorio.

Il primo step è versare sulla piastra abbondante acqua pulita e distribuire sul frytop un detergente neutro da lasciar agire per qualche secondo. Quindi, si passa a risciacquare con acqua pulita, verificando che non rimangano residui di prodotto sgrassante sulla superficie della piastra.

Altra cosa importante. Per pulire il frytop in acciaio bisogna sapere ad esempio se la superficie è in acciaio cromato lucido oppure in altre tipologie di acciaio, come nel caso del nostro frytop SuperChrome, la cui superficie è realizzata con un particolare sistema di cromatura che la rende leggermente crespa e ruvida per garantire migliori performance di cottura, grande antiaderenza, maggiore resistenza agli urti e all’ossidazione.

Nel caso del SuperChrome, la superficie della piastra va pulita con una normale paletta in metallo e dei saponi neutri. Per la pulizia del frytop con superficie in cromo lucido, il consiglio è di non utilizzare la paglietta o la comune spugnetta giallo-verde, perché si rischia di rovinare la superficie isolante del cromo. Meglio usare utensili specifici, come spatole o materiali più teneri e non ferrosi che non graffiano la superficie.

Diverse ancora sono le indicazioni su come pulire il frytop in ferro. Si possono usare pagliette abrasive o oggetti appuntiti per la rimozione dello sporco. Dopo aver asciugato con cura la superficie, è indispensabile passare la superficie stessa con uno straccio imbevuto d’olio alimentare. Ungendola, infatti, si favorisce la formazione di uno strato isolante che protegge dall’ossidazione del ferro e quindi dalla formazione della ruggine.

Metodi Naturali per Frytop

In alternativa ai detergenti chimici, puoi ricorrere ai metodi naturali per igienizzare e mantenere efficienti i frytop. Diluendo un decimo di aceto in un litro d’acqua si ottiene un efficace detergente e sgrassante. Mettendo, invece, il ghiaccio direttamente sulla piastra calda si determina uno shock termico che favorisce un più facile distacco dello sporco dalla superficie della piastra.

Può succedere che la superficie del nostro frytop si ossidi e compaia della ruggine. Non c’è dubbio che la migliore soluzione rimanga sempre quella di prevenire il problema dell’ossidazione seguendo una corretta pratica di pulizia del frytop, un’accurata asciugatura della sua superficie dopo il lavaggio e, nel caso di materiali ferrosi, ungendo la superficie, soprattutto se la piastra non viene usata da un po’.

E se si provocano dei graffi o rigature sulle superfici? Vuoi avere maggiori informazioni su come pulire i frytop professionali?

Precondizionamento della Ghisa

La ghisa è uno dei materiali migliori per cucinare, ma affinché renda al meglio è necessario adottare alcuni accorgimenti. Il precondizionamento è un procedimento che interessa gli utensìli in ghisa (non solo piastre e griglie, ma anche pentole e padelle). Grazie al calore, si accelera un processo chimico chiamato polimerizzazione (se volete approfondire l’aspetto chimico, ecco la relativa pagina di Wikipedia) che trasforma lo strato di grasso rendendolo duro e resistente.

I grassi da utilizzare sono i cosiddetti grassi polinsaturi. Senza entrare nel dettaglio, si tratta di grassi che presentano all’interno della loro struttura molecolare più doppi legami di carbonio (C=C). In linea di massima, qualsiasi grasso con le caratteristiche sopra descritte va bene e, infatti, ogni persona ha il suo preferito o quello con cui si trova meglio. Alcuni utilizzano grassi animali come strutto, lardo o grasso di pancetta, altri usano grassi vegetali (i vari olii di semi, olio di avocado, olio di canola, ecc.). Tra i vari olii di semi, l’olio di lino ha spopolato grazie a questo articolo della blogger Sheryl Canter. Tuttavia, leggendo vari forum americani e partecipando a qualche discussione, sembra che i risultati ottenuti siano molto diversi. Ci sono persone molto entusiaste e altre, invece, che hanno avuto pessime esperienze, con il rivestimento che tendeva a sfaldarsi. Dopo aver letto decine di post e articoli, personalmente ho scelto l’olio di vinacciolo raffinato.

A proposito del punto di fumo, se non deve essere superato durante la cottura dei cibi, nel caso del precondizionamento è utile andare oltre. Non esiste una procedura corretta in assoluto. Di seguito vi illustro quella che utilizzo io e con la quale ho sempre ottenuto ottimi risultati.

  1. Il precondizionamento va fatto sulla ghisa pulita e libera dalla ruggine. Eliminate eventuali residui di cibo. Se presente della ruggine, effettuate un bagno di 30 minuti in una soluzione composta da una parte d’acqua e una parte di aceto bianco, avendo cura di immergere completamente la piastra. Strofinate con una paglietta d’acciaio e risciacquate con acqua fredda.
  2. La piastra in ghisa è stata asciugata solo superficialmente. E’ necessario che tutta l’umidità trattenuta dal materiale venga fatta evaporare. Per fare questo, mettete la piastra nel forno che avrete precedentemente riscaldato, in modalità statica, a una temperatura di 100°C. Tenete la porta del forno socchiusa e fate andare per 15 minuti. La ghisa è un materiale che soffre gli shock termici.
  3. Facendo molta attenzione a non ustionarvi, prendete la piastra dal forno (utilizzando apposite protezioni come presine o guanti idonei) e appoggiatela su un ripiano stabile e resistente al calore (o, comunque, opportunamente protetto). Utilizzando un panno o un pennello, applicate su tutto il pezzo (non solo sulla superficie di cottura) un sottile strato di olio. Questo passaggio è fondamentale. Lo strato di olio deve essere sottilissimo quindi è necessario eliminare tutto quello in eccesso.
  4. Per ottenere uno strato più spesso, è possibile ripetere il procedimento, dal punto 2, ancora una o due volte. Non siate tentati di formare subito un rivestimento spesso. Eseguite correttamente il punto 3 pulendo bene con il panno di cotone l’eccesso di olio. Ricordate che abbiamo steso un sottile strato di olio e non di teflon, quindi non pensate di raggiungere un’antiaderenza assoluta. Se possibile, misurate la temperatura del forno utilizzando un termometro di quelli a sonda.

Dopo l’uso, lasciate raffreddare la piastra a temperatura ambiente (mi raccomando, niente funghi atomici sotto il rubinetto), quindi lavatela con acqua tiepida e una spugnetta non abrasiva. Per sporco ostinato o se sono stati cucinati cibi con odori forti (es. Dopo il lavaggio, asciugate accuratamente la piastra. Qualcuno, prima di conservare la piastra, usa ungerla con dell’olio in modo da proteggerla e dare lucentezza.

Seguendo questi consigli e metodi, potrai mantenere la tua piastra per hamburger sempre pulita, efficiente e pronta per preparare deliziosi piatti.

Come pulire le griglie del BBQ - lorenzorizzieri.it

Tabella Riepilogativa dei Metodi di Pulizia
Tipo di Piastra Metodo di Pulizia Prodotti Consigliati
Pietra Ollare Acqua e aceto/limone, panno morbido Aceto bianco, limone
Alluminio Aceto o bicarbonato, retina d'acciaio Aceto bianco, bicarbonato di sodio
Ghisa Spazzola, olio di semi Spazzola per ghisa, olio di semi
Acciaio Inox Acqua calda, BBQ clean BBQ clean
Frytop Detergente neutro, raschietto Detergente neutro

tags: #come #pulire #la #piastra #per #hamburger