Dieta per Intolleranza al Lievito: Alimenti Consentiti e Vietati

Un disturbo sempre più diffuso, ma ancora poco conosciuto, è l'intolleranza al lievito. Quando si parla di disturbi legati all’alimentazione, un’attenzione particolare viene dedicata alle cosiddette intolleranze. Presenti in tutte le epoche e di natura anche molto diversa, la loro diffusione ha registrato una rapida crescita negli ultimi anni, anche a causa di regimi alimentari non sempre salutari. Non sempre è facile riconoscerne i sintomi e per molte di esse non esistono ancora cure specifiche.

Tra le intolleranze forse meno conosciute, una menzione particolare va riservata all’intolleranza al lievito. Nonostante si tratti di un disturbo piuttosto recente, i casi segnalati hanno conosciuto negli ultimi anni un rapido aumento. Per molto tempo si è dibattuto se inserire l’intolleranza al lievito tra le malattie legate al campo della nutrizione e ancora oggi molti specialisti non la riconoscono come tale. Questo perché, nonostante diverse somiglianze con le altre intolleranze alimentari, l’intolleranza al lievito presenta uno sviluppo e una progressione molto diverse.

Nonostante questo, le cause dell’insorgere di questo tipo di intolleranza sono anch’esse da ricercare nella produzione e diffusione sempre più consistente di farine raffinate e lieviti di produzione industriale, che presentano proprietà chimiche ed organolettiche più complesse rispetto alle farine integrali e al lievito madre, e dunque più difficilmente digeribili ed assimilabili da parte dell’organismo. Questo, unito a metodi di cottura spesso complessi e che vanno ad alterare significativamente la composizione degli alimenti, ha contribuito a incrementare tale fenomeno.

Intolleranza al Lievito: Di Cosa Si Tratta

Intolleranza al lievito? Non esiste!

Con il termine intolleranza al lievito viene indicata in ambito medico una disbiosi intestinale della flora batterica presente con sovra-crescita della componente di funghi, in particolare del lievito Candida albicans. Si tratta, in realtà, di una definizione piuttosto generica, che indica l’intero complesso di disturbi legati all’assunzione di questi nutrienti. A differenza di altre intolleranze alimentari, come ad esempio quelle al lattosio e al glutine, nel caso di intolleranza al lievito si è davanti, nella maggior parte dei casi, ad una condizione reversibile.

Proprio quest’ultimo aspetto ha portato diversi studi a sottolineare l’incorrettezza della definizione stessa di “intolleranza al lievito”. Secondo queste osservazioni, i sintomi solitamente citati dalle persone affette da questo disturbo sono riconducibili a un malessere passeggero, dovuto nella maggior parte dei casi ad una dieta sbilanciata e al conseguente squilibrio della flora batterica. Questo dato sembra essere confermato anche dall’analisi immunologica: a differenza di altre intolleranze alimentari, quella legata al lievito non sarebbe, infatti, collegata al sistema immunitario, bensì provocata da altri fattori esterni e quindi, per questo, non direttamente ricollegabile alle intolleranze alimentari conosciute.

Ciò nonostante, i disagi provocati da questi sintomi possono variare significativamente da persona a persona ed influenzare le condizioni di vita di chi ne è affetto. Inoltre, le intolleranze alimentari, da quella al lattosio all’intolleranza al lievito, presentano sintomatologie molto simili tra di loro. Per questo motivo, è di fondamentale importanza chiedere consiglio ad un medico specialista, il quale attraverso esami specifici (tra cui il test sulle cellule del sangue) potrà fornire una diagnosi definitiva.

Intolleranza al Lievito: Sintomi

L’intolleranza al lievito può avere effetti anche molto fastidiosi sul benessere dell’organismo, e influenzare in maniera significativa la qualità della vita. Vediamo insieme nel dettaglio i sintomi principali:

  • Stanchezza: uno dei primi sintomi che si manifestano in presenza di questo disturbo è la mancanza di forze. Questa condizione, comune a tutte le intolleranze alimentari, è principalmente dovuta alla risposta di tipo infiammatorio scatenata dal sistema immunitario quando si ingeriscono alimenti contenenti sostanze non tollerate dall’organismo.
  • Spossatezza: discorso simile vale anche nel caso di fenomeni di spossatezza, dovuti anche in questa occasione alle reazioni provocate dal sistema immunitario. Queste infiammazioni, in misura più o meno ampia, debilitano il fisico facendoci sentire privi di energia.
  • Difficoltà di digestione: tra i principali sintomi dell’intolleranza al lievito troviamo anche quelli legati ai processi digestivi, che riguardano sia stomaco che intestino. Questo provoca, nei soggetti affetti da intolleranza al lievito, diversi sintomi di natura neurologica, quali depressione, ansia, insonnia ed emicrania.
  • Gonfiore addominale: spesso accompagnato da fenomeni di meteorismo e seguito da episodi di diarrea o stitichezza, il gonfiore addominale è generalmente provocato da un consumo eccessivo di lieviti. Quest’ultimi infiammano la mucosa dell’intestino, compromettendo la salute della flora batterica e il corretto equilibrio di tutto il corpo.

Intolleranza al Lievito: Cause

Benché le condizioni che portano allo sviluppo di forme di intolleranza al lievito possano variare anche significativamente da paziente a paziente, è comunque possibile osservare come queste siano nella quasi totalità dei casi connesse a determinate scelte alimentari. Nello specifico, l’adozione di una dieta caratterizzata da un alto contenuto di lievito di birra e alimenti fermentati favorisce l’insorgere della disbiosi intestinale.

L’alimentazione non rappresenta, tuttavia, l’unica possibile causa dell’insorgere di questo disturbo. Diversi studi hanno evidenziato, infatti, la stretta connessione tra uno stile di vita sedentario e l’intolleranza al lievito. Lo stesso dicasi per il consumo di alcolici, come birra o vino, che contribuiscono allo squilibrio della flora batterica intestinale.

Un altro fattore che può influire significativamente quando si parla di flora batterica è l’utilizzo di farmaci. Tra quest’ultimi troviamo gli antibiotici, i corticosteroidi e le terapie ormonali, come la pillola anticoncezionale o la terapia sostitutiva orale. Se assunti per periodi prolungati, tali medicinali alterano la composizione batterica dell’intestino, esponendolo ad una maggiore sensibilità ai nutrienti introdotti tramite l’alimentazione.

Alimenti da Evitare e Alimenti Consentiti

Se si soffre di intolleranza al lievito, è importante rivolgersi ad un medico per una diagnosi precisa di intolleranza e ad un Nutrizionista per adottare un regime alimentare adatto per l’intolleranza al lievito. È importante seguire inizialmente una dieta priva o a consumo ridotto di lievito, sostituendo tutti gli alimenti che lo contengono con prodotti non lievitati per un periodo; è possibile poi provare a reintegrare il lievito gradualmente e monitorando i sintomi.

Alimenti da Evitare

  • Prodotti da forno: pane, biscotti, torte lievitate, salatini.
  • Condimenti: aceto e salse, specialmente senape e maionese.
  • Frutta secca: mandorle, pistacchi, noci, nocciole.
  • Frutta: agrumi, fichi, datteri, uvetta e prugne.
  • Funghi e tartufi.
  • Pomodori in scatola e conserva.
  • Carni affumicate e verdure in salamoia.
  • Cioccolato.
  • Bevande alcoliche: birra, vino ed alcuni superalcolici fermentati.
  • Brodi e dadi che contengono estratto di lievito.
  • Formaggi stagionati e muffati.

Alimenti Consentiti

  • Verdure e frutta fresca.
  • Cereali e legumi.
  • Carne magra, pesce fresco e uova.
  • Formaggi freschi e burro.
  • Oli e grassi.
  • Bevande: acqua, tisane, caffè.
  • Pane senza lievito, come piadine e pane azzimo.
  • Dolcificanti quali miele, stevia e sciroppo d’acero puro.
  • Spezie ed erbe: rosmarino, curcuma, aglio, pepe.
  • Cereali alternativi prodotti dalla farina di cocco, mandorle, tapioca.
  • Prodotti sostitutivi senza lievito.

Come Sostituire il Lievito nelle Preparazioni

Vi sono molti prodotti in commercio, senza lievito, ad esempio prodotti per la prima colazione come biscotti con farina di grano duro, di orzo o d’avena, di riso, alla frutta o comunque al cacao (senza cioccolato); cracker al miglio, quinoa, sesamo, riso, grano duro, mais, pane azzimo o pane fatto con lievito in polvere. Controllare gli alimenti fermentati perché potrebbero contenere lievito, ad esempio yogurt e kefir.

Il lievito in polvere, o chimico, è composto da bicarbonato di sodio ed un acido, il cremon tartaro di solito; è utilizzato nella lievitazioni di pane e dolci, ma non in tutte le preparazioni che richiedono il lievito naturale. Rimedio più naturale ed economico, il binomio di acqua frizzante e bicarbonato è una soluzione ideale per sostituire il lievito, se si soffre di intolleranza al lievito. Per impastare è necessario che l’acqua minerale sia molto fredda in modo che l’anidride carbonica sia più solubile e riesca a far crescere l’impasto una volta a contatto col calore del forno. Non trascurate anche questo binomio in sostituzione del lievito.

Mescolando 70 ml di succo di limone con 10 g di bicarbonato si avrà un’alternativa ideale per la lievitazione e per reintegrare la vitamina C difendendosi dall’influenza. Le uova aiutano la lievitazione dei prodotti da forno e rendono leggere le ricette di dolci e torte quando vengono montate a neve. Il lievito madre è formato da lieviti naturali, ma è tollerato da molte persone che soffrono di intolleranza al lievito per la diversa composizione e la lunga fermentazione. Lo yogurt, il kefir e la panna acida aiutano la fermentazione dei prodotti grazie alla loro acidità, quando vengono combinati con il bicarbonato di sodio.

Come Curare l'Intolleranza al Lievito

Chi soffre di intolleranza al lievito deve disinfiammare la mucosa intestinale e potenziare le difese immunitarie: un consiglio può essere quello di introdurre nella propria dieta dei fermenti lattici per depurare l’intestino. Per rafforzare la flora batterica intestinale, è importante non mangiare per un periodo il lievito, poiché il lievito stesso produce dei gas che ristagnano nell’intestino creando uno stato di gonfiore e inadeguatezza.

Si consiglia anche di consumare alimenti antifungini naturali, come aglio e olio di cocco, ed evitare il consumo di zuccheri semplici per controllare il livello del lievito; per migliorare la digestione invece, preferire un ambiente rilassato e ricordarsi di masticare bene gli alimenti. Questi accorgimenti non devono essere considerati sostitutivi delle indicazioni del Medico. Per una dieta personalizzata si consiglia di consultare il Nutrizionista.

Esempio di Dieta Settimanale Senza Lieviti e Latticini

Di seguito è riportato un esempio di dieta settimanale senza lieviti e latticini. Questo piano alimentare è solo un esempio e dovrebbe essere adattato alle tue esigenze e preferenze individuali. Ricorda di bere abbondante acqua durante tutto il giorno e adattare le porzioni alle tue esigenze individuali e livello di attività fisica.

Giorno Colazione Pranzo Cena Spuntini
Lunedì Porridge di avena con latte di mandorle e frutta fresca Insalata di quinoa con verdure grigliate e pollo Salmone al forno con patate dolci e broccoli Frutta fresca, frutta secca
Martedì Smoothie con latte di cocco, spinaci, banana e semi di chia Zuppa di lenticchie con pane azzimo Pollo saltato in padella con riso integrale e verdure miste Verdure crude con hummus
Mercoledì Toast di riso con avocado e uovo Insalata di ceci con pomodori, cetrioli e olive Sogliola al vapore con asparagi e patate Yogurt di cocco con frutta
Giovedì Porridge di quinoa con latte di riso e frutti di bosco Pasta di riso con pesto senza formaggio e verdure Tacchino arrosto con cavolfiore e carote Frutta fresca, gallette di riso
Venerdì Pancake di farina di riso con sciroppo d'acero Insalata di tonno con fagiolini e patate Pizza senza lievito con verdure grigliate Frutta secca
Sabato Toast di grano saraceno con marmellata senza zucchero Riso basmati con curry di verdure Spiedini di gamberi con zucchine e peperoni Yogurt di soia con semi di girasole
Domenica Muffin senza lievito con farina di mandorle e mirtilli Insalata di quinoa con avocado, mais e fagioli neri Zuppa di verdure con pane di mais Frutta fresca, popcorn fatti in casa

Seguire una dieta senza lieviti e latticini può comportare diversi costi, sia a livello finanziario che personale. Innanzitutto, i prodotti senza lieviti e latticini spesso tendono ad avere un prezzo più elevato rispetto ai loro omologhi tradizionali. Questo è dovuto alla domanda più limitata per questi alimenti e ai processi di produzione più specifici richiesti per garantire la loro assenza di lieviti e latticini.

Inoltre, trovare alternative senza lieviti e latticini può richiedere del tempo e uno sforzo maggiore nella selezione degli alimenti e nella lettura delle etichette. Molti prodotti confezionati possono contenere ingredienti nascosti, quindi è necessario essere molto attenti durante gli acquisti. L’accessibilità dei prodotti senza lieviti e latticini può variare notevolmente a seconda delle regioni o dei paesi, rendendo a volte più difficile reperire questi alimenti in alcuni luoghi.

Seguire una dieta senza lieviti e latticini potrebbe anche comportare il bisogno di preparare più cibi in casa, poiché spesso i prodotti preconfezionati possono contenere lieviti o latticini. Questo può richiedere una maggiore pianificazione delle spese alimentari e del tempo dedicato alla preparazione dei pasti. Tuttavia, i costi potrebbero variare notevolmente da persona a persona, in base alle proprie esigenze e preferenze.

Oltre ai costi finanziari, seguire una dieta senza lieviti e latticini può comportare sfide sociali ed emotive. Mangiare al ristorante o partecipare a eventi sociali potrebbe richiedere una maggiore comunicazione con gli altri riguardo alle proprie restrizioni alimentari. Questo potrebbe creare situazioni di disagio o isolamento in alcune occasioni. Inoltre, la dieta senza lieviti e latticini potrebbe richiedere una maggiore consapevolezza della propria alimentazione e della scelta degli ingredienti.

Domande Frequenti sull’Intolleranza alla Farina

Ecco alcune domande frequenti sull'intolleranza al lievito:

  • Quali sono le cause dell'intolleranza al lievito? L’intolleranza al lievito può essere causata da una carenza di enzimi digestivi, da squilibri della flora intestinale, da sensibilità allergica o da fattori genetici. Un eccesso di lieviti nell’intestino può contribuire allo sviluppo dell’intolleranza.
  • Quali sintomi provoca l’intolleranza al lievito? I sintomi includono gonfiore, diarrea, stitichezza, gas intestinali, nausea, dolori addominali, cefalea, prurito, stanchezza, difficoltà di concentrazione, dolori articolari e disbiosi intestinale. I sintomi variano molto da persona a persona.
  • Come si può gestire un’intolleranza al lievito? È consigliabile iniziare con una dieta priva o povera di lievito, escludendo temporaneamente gli alimenti che lo contengono. È utile rivolgersi a un nutrizionista per definire un piano alimentare adatto e valutare la possibilità di reintroduzione graduale.
  • Che alimenti evitare con l’intolleranza al lievito? È importante evitare pane, biscotti, torte lievitate, birra, vino, brodi con estratti di lievito, formaggi stagionati, funghi, pomodori in scatola, cioccolato, condimenti fermentati e alcuni insaccati.
  • Cosa si può mangiare in caso di intolleranza al lievito? Chi è intollerante al lievito può consumare verdura, frutta fresca, carne magra, pesce, uova, pane senza lievito, formaggi freschi, legumi, cereali alternativi e prodotti sostitutivi senza lievito.
  • Come sostituire il lievito nelle ricette? È possibile usare lievito chimico, acqua frizzante con bicarbonato, succo di limone con bicarbonato, uova, lievito madre (in casi tollerati), oppure yogurt, kefir e panna acida in alcune preparazioni dolci o salate.
  • Come si cura l’intolleranza al lievito? Per trattare l’intolleranza si consiglia di depurare l’intestino con fermenti lattici, evitare lievito per un periodo, rafforzare la flora batterica e introdurre alimenti antifungini. È importante limitare gli zuccheri semplici e masticare bene il cibo.

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