Dolci Tradizionali Sardi di Pasqua: Un Viaggio nel Gusto e nella Storia

La Sardegna, isola di antiche tradizioni, custodisce un patrimonio dolciario unico che narra la sua storia millenaria e la sua identità culturale. Un mondo di sapori inconfondibili e rituali secolari, dove ogni dolce è una vera e propria opera d'arte, custode di secoli di cultura e passione.

Ogni angolo della Sardegna vanta le proprie peculiarità, strettamente legate ai prodotti che la generosa terra offre. Nel cuore dell'isola, i dolci sardi sprigionano le intense fragranze della macchia mediterranea, con ingredienti che evocano il profumo di terre incontaminate. Miele, latte, ricotta, formaggi, mandorle, noci, confetture, sapa e scorze di agrumi si fondono in un'armonia perfetta di sapori.

Ingredienti Semplici e Naturali: Il Segreto dei Dolci Sardi

Ciò che rende inimitabili i dolci tipici sardi è l'utilizzo di ingredienti semplici e naturali, sapientemente lavorati dalle mani esperte delle donne sarde. Tutti i dolci sardi nascono perché legati a momenti particolari dell’anno o a celebrazioni di diverso genere.

Tutti i dolci sardi sono amati ed apprezzati, ognuno per diverse caratteristiche. Certamente tra i più noti ci sono le gli amaretti, le pardulas -alla ricotta o al formaggio acidulo-, le seadas, i gueffus, i papassini e le classiche ciambellinas.

Amaretti Sardi

Per rispettare la tradizione per la ricetta degli amaretti sardi è fondamentale scegliere ingredienti di qualità: le mandorle devono essere dolci e fresche, alcune mandorle amare vengono poi aggiunte per dare un tocco intenso di sapore e contrasto. Croccanti fuori e morbidi all’interno, hanno un caratteristico colore dorato e una superficie ruvida. Sono a base di mandorle tritate, dolci e amare, miscelate secondo una precisa proporzione, zucchero e albumi. Prima di infornare, si usa inserire sopra ogni amaretto una mandorla pelata. Degli amaretti sardi abbiamo parlato tanto qui.

Pardulas

Le pardulas, o casadinas, sono dei dolcetti sardi tradizionalmente preparati a Pasqua. Le pardulas sarde o casadinas, sono graziosi dolci di Pasqua tipici sardi: sono piccoli gioiellini che ricordano un cestino, o forse anche un bocciolo di margherita e, cosa più importante, sono un vero concentrato di sapori mediterranei. Si tratta di piccoli cestini di semola golosamente farciti con un composto a base di ricotta, aromatizzata con la scorza grattugiata degli agrumi e lo zafferano.

Il segreto delle buone pardule è un’ottima ricotta fresca, saporita e asciutta. I cestinetti delle pardulas prevedono l’utilizzo di strutto che viene anche sostituito con il burro.

Le pardulas sarde o casadinas, sono graziosi dolci di Pasqua tipici sardi: sono piccoli gioiellini che ricordano un cestino, o forse anche un bocciolo di margherita e, cosa più importante, sono un vero concentrato di sapori mediterranei. La versione classica di questo dolce pasquale prevede l’uso dello strutto nell’impasto, ma se desiderate evitarlo potete provare questa versione più leggera con Vallé Pasticceria che ha meno calorie dello strutto.

La tipica forma dei taralli.

Mettele le pardulas su una teglia rivestita con carta forno e fatele cuocere in forno statico a 180° per circa 40 minuti, regolatevi sempre con i vostri forni per tempi e temperature.Ed eccole pronte! Potete decorarle come volete, anche solo con una spolverata di zucchero a velo, a me piacevano con miele e confettini, sono più carine da vedere, provatele perché sono buonissime e a Pasqua non possono mancare! Parola della vostra Vale”

VARIANTI E CONSIGLI: Essendo le pardulas una ricetta regionale non mi sento di darvi varianti, va rispettata la ricetta tradizionale.

Da Cagliari a Nuoro, non è Pasqua senza le pardulas, croccanti cestini di pasta aromatizzati al limone, ripieni di ricotta cremosa e decorati con confettini colorati: semplici e scenografiche, le formaggelle fanno rima con genuinità e gusto.

Seadas

Originario piatto preparato nel periodo pasquale nella zona tra l’Ogliastra e la Gallura è oggi diventato un dolce apprezzatissimo e consumato in tutta la Sardegna e nel mondo. Nel Satyricon di Petronio è descritta una pietanza che Trimalcione offre dopo un funerale: questa richiama gli ingredienti base delle sebadas, farina e formaggio intriso di miele.

Chi è stato almeno una volta in Sardegna li avrà assaggiati in qualsiasi trattoria, ristorante o festa paesana.

Alcuni esempi? Iniziamo dai famosi seadas, conosciuti anche come sebadas: tipici della zona dell' Ogliastra settentrionale e diffusi in tutta l'isola, questi dolcetti vengono realizzati con una sfoglia a base di farina di semola, strutto e acqua, farciti poi con del miele e serviti ancora bollenti, ricoperti di miele, una ricetta goduriosa che non può mancare nei giorni di festa sardi e che possiamo preparare facilmente anche nelle nostre cucine.

Papassini

I papassini si preparavano tradizionalmente per la festa di Ognissanti ma ormai si trovano tutto l’anno e deliziano le estati di chi viene sull'isola per trascorrere le vacanze. Conosciuti anche come pabassinas o papassinos, prendono il nome dall’uva sultanina, in sardo pabassa o papassa. Sono nati probabilmente come dolce autunnale, legato al Giorno dei Morti, ma ora vengono preparati quasi tutto l’anno. In molte zone si usa averne sempre in casa un vassoio per offrirli agli ospiti.

Nascono da un impasto di farina, uova, strutto, uva passa, mandorle e/o noci tritate. Una volta pronti, vengono ricoperti con della glassa e cosparsi di diavolini colorati o argentati. Oppure si spennellano col tuorlo d’uovo prima della cottura e in questo caso non si decorano. Nel sud dell’isola sono aromatizzati con cannella e vaniglia, mentre nel nord vengono maggiormente usate scorze d’arancio e di limone insieme a semi di finocchio selvatico.

Gateau di Mandorle

Nel dialetto sardo il nome francese subisce una storpiatura e diventa ‘gattò de mendula’, ovvero gateau di mandorla. La caratteristica principale è certamente la deliziosa croccantezza. Il gateau veniva tradizionalmente preparato in occasione di cerimonie particolari come matrimoni, battesimi ed atri eventi religiosi, anche perché si poteva preparare con largo anticipo e conservare in scatole di latta.

Aranzada

L'Aranzada è un dolce tipico dell’entroterra nuorese, in particolare dei comuni di Dorgali ed Orgosolo. Dolce di una delicatezza e semplicità rare è preparato artigianalmente con dei sottili fili di scorza di arancia lasciati a cuocere dolcemente nel miele, impreziositi con dei deliziosi bastoncini di mandorle. Questo dolce, immancabile durante qualsiasi festa sarda, ed ambasciatore della raffinata semplicità dell'arte dolciaria sarda, è addirittura riconosciuto dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sardegna.

Savoiardi di Fonni

I Savoiardi sardi sono conosciuti anche come Savoiardi di Fonni o Biscotti di Fonni, dal nome del paese in cui sarebbero nati, in provincia di Nuoro. Questi grandi, saporiti e fragranti biscotti sono soffici ed irresistibili: possono essere gustati in ogni momento della giornata, dalla colazione inzuppati nel latte alla merenda con un ottimo the.

Torrone Sardo

Tonara è un delizioso e suggestivo paese nella Barbagia, nel cuore della Sardegna: 1000 metri d’altezza, grandi boschi, aria salubre, tante sorgenti fresche e purissime. Fino agli anni sessanta gli artigiani ‘turronargios’ lavoravano in casa piccole quantità di prodotto, secondo le tecniche tradizionali. Loro stessi vendevano il torrone in tutta l’isola in occasione delle feste paesane. Non esiste una festa in Sardegna senza i banconai artigianali -venditori di dolci- che tagliano con forza e decisione il torrone sardo.

Su turroni, morbido e molto dolce, ormai è presente in tantissime occasioni, in particolare nelle sagre paesane. Gli ingredienti sono molto semplici: frutta secca (soprattutto mandorle, ma anche noci o nocciole), bianchi d’uovo e miele. Può essere aromatizzato con vaniglia o scorza di limone grattugiata. Quello originale, a differenza di altri torroncini prodotti nel resto d’Italia, è fatto con solo miele, niente zucchero! A Tonara, in provincia di Nuoro, ogni lunedì di Pasquetta si celebra la Sagra del Torrone.

Ne esistono diverse versioni: la versione di pasta ‘piena’ e quella di pasta vuota all’interno, che prendono il nome di ‘pirichittus ‘e entu’, cioè pirichittus di vento.

Altri Dolci Tradizionali Sardi

La Sardegna ha una tradizione molto ricca e variegata di dolci fritti carnascialeschi! I culurgiones dolci sono raviolini fritti ripieni di pasta di mandorle o ricotta aromatizzata all’arancia vi riporteranno indietro nel tempo... Queste ‘nuvolette’ -variante dolce dei famosissimi culurgiones- dopo fritti possono essere cosparsi di zucchero a velo o di miele e scorza di arancia grattugiata.

Tra i dolci tipici ci sono il torrone, il Flan di latte e i biscotti tipo savoiardi in versione sarda chiamati Pistoccus. A base di mandorle sono anche gli Amaretos, dei dolci amaretti a base di mandorle dolci e amare, zucchero, albume d’uovo e scorza di limone.

Ecco una tabella riassuntiva di alcuni dei dolci tradizionali sardi:

Pardulas o pardule di ricotta

Nome del Dolce Ingredienti Principali Caratteristiche Periodo/Occasione
Amaretti Mandorle dolci e amare, zucchero, albume, limone Croccanti fuori, morbidi dentro, sapore intenso Tutto l'anno
Pardulas Semola, ricotta, zucchero, uova, agrumi, zafferano Cestini ripieni di ricotta aromatizzata Pasqua
Seadas Semola, strutto, formaggio fresco, miele Sfoglia ripiena di formaggio fritto, servita con miele Tutto l'anno (originariamente Pasqua)
Papassini Farina, uova, strutto, uva passa, mandorle/noci Biscotti con uvetta e frutta secca, glassati Ognissanti, ma ora tutto l'anno
Torrone Miele, mandorle/noci/nocciole, albumi Dolce a base di miele e frutta secca Feste paesane, Pasquetta (Tonara)

Dove Assaporare i Dolci Sardi

Oltre che nelle pasticcerie, bar e ristoranti locali i migliori dolci sardi si possono assaggiare nelle loro ricette più tradizionali durante le sagre che tutto l’anno tengono l’isola in festa. Anche gli agriturismi offrono spesso dolci fatti in casa, accompagnati coi tipici vini dolci sardi come il Moscato.

La pasticceria sarda, seppur poco conosciuta rispetto alle altre varietà regionali, si basa principalmente sulla tradizione contadina e pastorale dell’Isola.

Tramandata di generazione in generazione, la ricetta delle ciambelline sarde, fragranti biscotti di pasta frolla ripieni di profumata marmellata, un dolce della cucina povera che non smette di stupire e conquistare ogni palato.

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