Sushi: Fa Ingrassare o Dimagrire? La Verità Dietro il Piatto Giapponese

Negli ultimi anni, il sushi ha conquistato le tavole degli italiani, diventando un piatto popolare consumato anche più volte a settimana. Molti lo considerano dietetico, nutriente e salutare. Ma è davvero così? Tutti gli amanti del sushi almeno una volta nella loro vita si sono chiesti se il sushi fa ingrassare oppure no. Oggi siamo qui per darvi una risposta.

Il sushi, ormai conosciuto come il simbolo della tradizione culinaria giapponese, in poco tempo è riuscita a conquistare un gran numero di persone, dai più grandi ai più piccoli. Inoltre in poco tempo è entrata a far parte delle nostre abitudini quotidiane. C’è chi lo mangia in maniera più saltuaria, c’è chi invece lo riserva come appuntamento fisso una volta a settimana.

Andiamo a scoprire insieme qual è la sua tabella nutrizionale e se il sushi fa davvero ingrassare o può essere un alleato nella dieta.

Valori Nutrizionali del Sushi

Di norma, il sushi è composto da tre ingredienti principali:

  • Riso
  • Avocado
  • Pesce crudo

Analizziamo nel dettaglio ciascun elemento.

Riso

Il riso è la base di questa ricetta ed è preparato con aceto di riso e zucchero. Nonostante questi ingredienti aumentino le calorie del piatto, questo rimane comunque una scelta sana in quanto contiene la vitamina B, è ricco di potassio, scarso di lipidi e aiuta a riequilibrare la flora intestinale. Un altro grande aspetto positivo del riso è che ha un grande potere saziante, perciò permette di sentirsi sazi mangiando meno rispetto a quando mangiamo altri alimenti.

Avocado

L’avocado è una fonte di “grassi buoni”, facilita la digestione, ed è un’ottima fonte di vitamine A, D, E, K, B. Nonostante a livello di calorie sicuramente il frutto non è ipocalorico, è in grado di apportare numerosi benefici al nostro corpo, non solo come alimento, e per questo viene consigliato il suo utilizzo.

Pesce Crudo

Sul pesce saremo riduttivi perché le sue proprietà sono ormai riconosciute. Ricco di Omega3 e ottima fonte di proteine, il pesce ha anche un ridotto apporto calorico.

Il pesce crudo contiene (rispetto al pesce cotto) una maggior quantità di omega-3, un acido grasso essenziale che può avere molti benefici sulla salute, per esempio, riducendo il rischio di diabete e malattie cardiache.

Sfatiamo un Mito: Il Sushi Non Fa Ingrassare

Come descritto sopra, il sushi non fa ingrassare, come in realtà nessun cibo fa ingrassare. Quello che determina l’aumento di peso sono soprattutto le quantità. Il sushi oltre ad essere composto da ingredienti nutrienti, ha anche un alto potere saziante. Motivo per il quale il sushi è un ottimo alleato, anche durante la dieta, il tutto sempre nelle giuste quantità.

In aggiunta possiamo dire che il sushi è un alimento ipocalorico: ha quindi un basso contenuto calorico che vi consentirà di mangiarlo senza dovervi preoccupare troppo per la linea. Il sushi ha calorie differenti, un pezzo di nigiri può avere dalle 35 kcal (branzino) alle 80 kcal (anguilla); nel mezzo troviamo i più consumati: il salmone con 50-55 kcal per pezzo ed il tonno con 45-50kcal.

Ora che sapete che il sushi non fa ingrassare non avete più scuse. Il nostro obiettivo è quello di far vivere ai nostri clienti un’esperienza sensoriale a 360°.

SUSHI FATTO IN CASA - Ricetta ORIGINALE GIAPPONESE di Sai Fukayama

Sushi e Dieta: Consigli e Accortezze

La risposta alla fatidica domanda “posso mangiare il sushi a dieta?” è quindi una sola: sì, con le dovute accortezze potrete rendere il vostro sushi dietetico! Basta privarsi del sushi seguendo la finta convinzione che sia impossibile conciliarlo con una dieta sana ed equilibrata. Il sushi può essere dietetico e favorire il dimagrimento e anche se non esiste una vera e propria dieta del sushi vi basterà seguire le nostre dritte per trarne benefici da subito.

Vediamo ora come integrare il sushi nella dieta analizzando due diete molto diffuse: la dukan e la dieta a zona.

  • Dieta Dukan: Sappiamo che la dieta Dukan preclude l’uso dei carboidrati, per questo non potrete concedervi il vero e proprio sushi (a meno che non siate nella fase di stabilizzazione o consolidamento se volete rendere il sushi il vostro pasto di gala!) ma niente paura, ci sono tantissime alternative. Se volete gustarvi una prelibatezza giapponese la soluzione è il sashimi, il pesce alla piastra o una squisita zuppa di miso.
  • Dieta a Zona: Se seguite invece un regime alimentare non eccessivamente restrittivo e molto variabile, vi daremo preziosi consigli per mantenere il pesoforma ed aggiungere nella dieta il sushi più adatto alle vostre esigenze.

Quali Piatti Giapponesi Posso Mangiare Durante la Dieta?

I cinque tipi di sushi che possono essere mangiati durante la dieta sono:

  • Rolls con verdure: cetrioli, asparagi e avocado sono sempre ben accetti
  • Rolls con riso integrale o riso nero
  • California rolls: polpa di granchio, avocado, cetriolo e alga nori, evitate la maionese o le salse
  • Tuna rolls: tonno e verdure senza la salsa piccante
  • Nigiri: totale libertà di scelta, dovrete solo limitare i pesci con più calorie, ma non evitarli del tutto

A questi tipi di sushi aggiungiamo il sashimi, preferibilmente di salmone, tonno e trota: poche calorie e tanti Omega 3.

Se, invece, state seguendo la dieta Dunkan, che preclude l’assunzione di carboidrati la soluzione perfetta per voi è il sashimi, il pesce alla piastra o la zuppa di miso (un brodo, aromatizzato con alga wakame e il miso, un condimento a base di semi di soia e altri cereali).

Inoltre, bisogna evitare i cibi che contengono molti grassi e calorie come i roll contenenti cibi fritti o in tempura, formaggi spalmabili, salse come la maionese o la salsa piccante ( unione di salsa chili e maionese). La soia va usata con molta moderazione per il suo alto contenuto di sale.

Come Mangiare Sushi Senza Correre Rischi

Come tutti i cibi crudi anche il sushi presenta un alto rischio se il pesce in è in condizioni igieniche precarie, non è fresco o non è ben pulito.

Il pesce per preparare il sushi non va consumato appena pescato: deve essere prima passato in abbattitore, in modo da poter uccidere germi o batteri. Inoltre, se il pesce non è correttamente conservato a una temperatura che consenta la morte di tutti i microrganismi potenzialmente tossici, di solito tra i meno venti e i meno trentacinque gradi, potrebbe essere pericoloso, favorendo la contaminazione del cibo.

Uno tra i batteri più pericolosi e nocivi in cui possiamo incappare mangiando sushi è l’anisakis, un parassita che si trova in diversi pesci e produce larve pericolose. Ingerirle può portare a spiacevolissime conseguenze: nausea, dolori addominali, febbre, vomito e, nei casi più gravi, emorragie interne, peritonite, blocchi intestinali. La buona notizia è che l’anisakis muore se il pesce viene correttamente conservato, così come un altro dei batteri che può contaminare il pesce crudo, l’escherichia coli.

Attenzione anche a mercurio e diossina, sostanze che possono venire ingerite o assorbite dai pesci tramite l’acqua, e che possono produrre in noi un’intossicazione abbastanza difficile da smaltire.

I rischi del sushi per la salute, quindi, sono molti, ma bastano solo semplici accorgimenti per stare tranquilli. Primo tra tutti quello di scegliere solo posti conosciuti, certificati (dal passaparola, da siti di opinioni degli utenti, ecc.). Se si cucina il sushi in casa, congelare il pesce per almeno 4 giorni a una temperatura inferiore ai -15/-20 gradi.

Tipologie di Sushi

Nonostante siamo soliti raggruppare tutte queste preparazioni sotto il nome di sushi, a seconda del procedimento e della distribuzione degli ingredienti il nome del piatto cambia.

Sulla tavola dei ristoranti italiani troviamo:

  • Il nigiri: una polpettina di riso ricoperta con una fettina di pesce fresco crudo o cotto. Il pesce utilizzato è polipo, salmone, tonno, gambero o sogliola e spesso si accompagna con l’alga nori, uno degli ingredienti principali del sushi
  • L’hosomaki: è perfetto per i primi approcci con il sushi, essendo il più piccolo e semplice bocconcino di riso con dentro pesce, bastoncini di avocado o carota, gamberi o uova di storione avvolto in alga nori
  • Il futomaki: è, invece, un hosomaki versione gigante, una specie di roll di riso ripieno di 4 ingredienti, sempre scelti tra verdure, uova di pesce o vari tipi di molluschi o pesce, che è avvolto in alga nori ed è uno tra i più grandi pezzi che si possono trovare in un vassoio di sushi misto
  • L’uramaki: si chiama anche California Roll, ed è chiamato così perché è stato creato negli anni ‘70 da un cuoco giapponese negli stati uniti. Presenta l’alga nori al centro con pesce, molluschi o verdure, e attorno del riso con sesamo o spezie. Le due versioni più famose sono gli uramaki california (con avocado, gamberi e maionese), e l’uramaki ebiten (con gamberi in tempura e maionese).
  • Il temaki: infine, in Giappone, è concepito come cibo da passeggio ed è un cono di alga nori, ripieno di riso, verdure e pesce. Si mangia a morsi, vista ovviamente l’impossibilità di prenderlo con le bacchette.
  • Il sashimi: infine, non è altro che un piatto di fettine di salmone, tonno, o spigola crude, che vengono adagiate su un letto di ghiaccio
Tipologie di Sushi e Ingredienti Principali
Tipologia di Sushi Ingredienti Principali
Nigiri Polpettina di riso, pesce (salmone, tonno, polpo), alga nori
Hosomaki Riso, pesce, avocado, carota, gamberi, uova di storione, alga nori
Futomaki Riso, verdure, uova di pesce, molluschi, alga nori
Uramaki (California Roll) Alga nori, pesce, molluschi, verdure, riso, sesamo, spezie
Temaki Cono di alga nori, riso, verdure, pesce
Sashimi Fettine di pesce crudo (salmone, tonno, spigola)

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