La lattuga gentile è tra le più dolci e amabili insalate dell’orto. Ottima sia cruda che cotta, non richiede delle cure da esperti e può essere tranquillamente trapiantata e coltivata in pieno inverno. Insomma, è una lattuga adatta a tutti i farmer!
Varietà e Caratteristiche
Il nome scientifico dell’insalata gentile è Lactuca sativa secalina. Sia la gentile che la gentile rossa si trapiantano per buona parte dell’anno, da gennaio-febbraio fino a settembre inoltrato. La lattuga gentile classica forma un bel cespo di grandi dimensioni (quella rossa si mantiene leggermente più contenuta). Per quanto riguarda la prima varietà, potrete raccoglierla, di norma, da giugno fino a novembre.
La lattuga gentile, conosciuta anche con il nome di canasta, è una varietà di insalata caratterizzata dal sapore dolce e delicato. Il sapore della gentilina è delicato e la croccantezza delle sue foglie la rendono adatta in vari usi in cucina. La lattuga gentile (o gentilina o canasta) è una varietà di lattuga dal sapore dolce che può essere consumata sia cruda sia cotta.
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Trapianto e Distanze
Ricordate di trapiantare la vostra gentilina (Lactuca sativa secalina, se volete chiamarla con il suo nome scientifico) mantentendo una distanza di almeno 25 centimetri sulla fila e almeno 30 tra le file stesse. La distanza tra le piantine dovrà essere di circa 30 cm e lo stesso spazio deve essere mantenuto anche tra le file.
Distanze: il sesto consigliato è di 20-25 cm sulle file e 40 cm tra le file. Per le varietà più vigorose si disporranno i sesti più radi.
Tecniche di Trapianto
Le piantine in cubetto Orto Mio non si trapiantano in profondità, ma in superficie. Almeno 1/3 della zolletta di terriccio della piantina deve sporgere all’esterno dal suolo. Questa modalità contribuisce a prevenire le patologie alla base della pianta.
Delle insalate và piantata solo la zolletta evitando l’interramento del colletto per impedire che si verifichino ripercussioni negative sulla qualità del prodotto.
Protezione e Cure
Predisponete solo una protezione con un telo (in tessuto-non tessuto) per le gelate e per l’eccessivo gelo notturno. Dopo il trapianto, per un più rapido attecchimento delle piantine, ripararle per 2-5 giorni con TNT, dall’autunno alla primavera e con TNT o altro materiale ombreggiante in estate. Il TNT è molto utile anche nelle zone ventose, dove deve essere sostenuto da archetti.
Da gennaio e marzo, nelle zone più fredde, la lattuga si giova della protezione con TNT, per una crescita più rapida. Nei trapianti autunnali e di pieno inverno, e nelle raccolte invernali, la coltivazione in tunnel plastici permette un accrescimento più rapido delle piante e previene i danni da freddo ai cespi maturi. Nei periodi di gelo molto intenso e prolungato è consigliato applicare anche il TNT, appoggiato sopra la chioma delle piante.
Terreno e Clima Ideali
La lattuga si adatta a tutti i tipi di terreno, ma preferiscono quelli leggeri o di medio impasto, profondi e ricchi di sostanza organica, ben drenati. Gradisce pH tra 6-7. Il suolo deve essere lavorato fino ai 30 cm di profondità e ben livellato. Nei terreni argillosi è consigliata la coltivazione su aiuole rialzate, per prevenire i ristagni.
IL TERRENO: sciolto (non troppo compatto) e molto fertile (ben dotato di sostanza organica). Questo gruppo di piante preferisce un pH 6,7-7 con una idonea dotazione di calcio. Terreni acidi o salini non sono adatti.
La lattuga ama il clima temperato, crescendo al meglio tra 15-25°, ma si adatta anche alle condizioni climatiche difficili. Alcune varietà resistono al freddo invernale fino a -5/-10°. Le varietà estive tollerano temperature di 25- 30°, occasionalmente oltre 35°.
LE ESIGENZE CLIMATICHE: le insalate preferiscono un clima temperato con temperatura media di 15-18°C e minima di 6-8°C. Nelle zone a clima mite si possono allevare tutto l’anno in pieno campo.
Concimazione e Irrigazione
La lattuga richiede concimazioni moderate. Alcune settimane prima del trapianto, si apporterà stallatico (in alternativa: letame maturo, pollina, compost, agrogel o borlanda), oppure un concime NPK ricco in azoto (es. 2-1-1). Nel corso della coltivazione, si potrà intervenire nuovamente, dopo 2-3 settimane, con borlanda, agrogel o stallatico macerato, ripetendo in caso di necessità dopo 2 settimane.
LE CONCIMAZIONI DI COPERTURA: ogni 7-10 giorni nutrire la pianta con concimi minerali equilibrati contenenti azoto, fosforo, potassio, ferro, magnesio, calcio e microelementi.
La lattuga esige terreno sempre fresco e irrigazioni frequenti, ma senza ristagni: prima della bagnatura successiva il suolo dovrà asciugarsi in superficie; la pianta non deve manifestare stress per carenza idrica. In primavera e autunno privilegiare annaffiature mattutine (2-4 volte alla settimana, in funzione della piovosità). In piena estate, in assenza di precipitazioni, gli interventi saranno quotidiani, evitando le ore più calde.
LE IRRIGAZIONI: si consiglia, per una migliore gestione e un risparmio idrico, l’impianto a goccia con manichetta forata che evita di bagnare la vegetazione riducendo le problematiche fitosanitarie. Considerato il loro apparato radicale superficiale, questo gruppo di piante richiede annaffiature frequenti evitando eccessi e squilibri idrici mantenendo costante il livello di umidità nel terreno se si vogliono ottenere delle buone produzioni.
Raccolta e Conservazione
La raccolta classica avviene tagliando i cespi maturi al raggiungimento della maturità. Un metodo che permette di anticipare la raccolta è quello della “sfogliatura”, che consiste nel cogliere gradualmente le foglie più esterne, prelevandone 4-5 per pianta, settimanalmente, iniziando quando la pianta è ben sviluppata ma ancora ancora lontana dalla maturazione.
Tempi di raccolta: la raccolta dei cespi maturi richiede 30-40 giorni in estate e 80-100 giorni in inverno. Con la sfogliatura i tempi vanno dai 20-30 giorni in estate e autunno ai 40-50 in inverno e la raccolta si effettua settimanalmente.
La lattuga è matura quando la pianta è ben sviluppata non solamente alla base, ma anche il cuore è pieno e ricco di foglie.
La raccolta dei cespi si effettua preferibilmente al mattino o alla sera, tagliandoli alla base con un coltello a maturazione. Poi si scartano le foglie basali danneggiate.
Ricorda però: la gentile è una lattuga molto tenera e delicata, che non si conserva a lungo in frigo: conservala per una settimana al massimo, chiusa dentro un sacchetto per alimenti o un telo umido, già lavata.
Va fatta quando il cespo raggiunge le dimensioni ottimali tipiche della varietà. Il cespo nelle varietà a rosetta e il grumolo nelle varietà incappucciate vanno raccolti con un taglio netto alla base del piede (colletto) con successiva eliminazione delle foglie più esterne.
Tabella Riassuntiva Coltivazione Insalata Gentile
| Aspetto | Dettagli |
|---|---|
| Periodo di Trapianto | Da gennaio-febbraio fino a settembre inoltrato |
| Distanza tra le piante | 25 cm sulla fila, 30 cm tra le file |
| Esposizione | Pieno sole, tollera mezz'ombra |
| Tipo di Terreno | Leggero o medio impasto, ben drenato, ricco di sostanza organica |
| pH del Terreno | 6-7 |
| Concimazione | Stallatico o concime NPK ricco in azoto prima del trapianto; borlanda, agrogel o stallatico macerato durante la coltivazione |
| Irrigazione | Frequente, evitando ristagni d'acqua |
| Protezione | Telo in tessuto non tessuto (TNT) per gelate e freddo eccessivo |
| Raccolta | Da giugno a novembre |
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