Marmellata di Prugne Coscia di Monaca: Ricetta Tradizionale

Le cosce di monaca sono una varietà di susine molto comune in Toscana. Di forma ovale e a pasta gialla, sono estremamente dolci e impiegate quindi nella preparazione di confetture. La loro caratteristica patina bianca, non è altro che un modo del tutto naturale di difesa della pianta stessa. Questa specie di condensa infatti viene prodotta automaticamente quando c’è evaporazione di acqua dai frutti, in modo tale da proteggerli e far sí che non vadano a male troppo in fretta.

È quindi una sostanza naturale al 100% e non è sinonimo di utilizzo di pesticidi, come erroneamente si è soliti pensare. Questa varietà di prugna sembra avere origini molto antiche. E il suo nome è legato senza dubbio ad un’allusione di tipo sessuale e trasgressiva. Infatti la forma della prugna è da sempre stata associata all’organo sessuale femminile. E qualcuno con ironia ha voluto disturbare le monache! Di colore giallo ma anche viola o rosso, questa prugna è stata inserita tra i prodotti tradizionali toscani.

La marmellata di prugne coscia di monaca è diffusa, perché questa susina cresce di frequente negli orti toscani. E’ molto utilizzata a guarnizione dei dolci: crostate, dolci ripieni e dolcetti da forno.

La marmellata di prugne è una confettura deliziosa e molto semplice da preparare. La ricetta della marmellata di prugne è facilissima e richiede solo 3 ingredienti: prugne, zucchero e limone. Se preferite, potete aggiungere cannella o zenzero per aromatizzarla e renderla più profumata e irresistibile. Per prepararla, scegliete sempre prugne biologiche e limoni non trattati. Bastano davvero pochi passaggi e circa 40 minuti di cottura, per realizzare una confettura di prugne buonissima e perfetta per farcire i vostri dolci.

Settembre è il periodo migliore per preparare la marmellata con le prugne nere chiamate anche "cosce di monaca", maturano tra fine agosto e settembre, sono dolci succose dal retrogusto leggermene asprigno, perfette per la preparazione di confetture da conservare per l'inverno. Da sempre è tradizione preparare marmellate in estate, per poterle gustare in inverno, monopolio assoluto di mamma e papà! Quest'anno anche io ho voluto provare a prepararla, ovviamente con la ricetta di mia madre, super super testata e, apprezzatissima da tutti! Devo confessarvi che la riuscita è stata entusiasmante, sono veramente soddisfatta, vi consiglio di provarla, è super facile, sana con poco zucchero, meno della metà del peso della frutta e senza aggiunta di addensanti. Bastano pochi fondamentali accorgimenti e il risultato sarà perfetto!

La Marmellata di prugne coscia di monaca è perfetta per farcire crostate e da spalmare a colazione su pane tostato o fette biscottate.

Ricetta completa della marmellata di prugne

Ingredienti e Preparazione

Per realizzare questa semplicissima confettura avremo bisogno solo di frutta, zucchero e un po’ di cannella in polvere. La preparazione è velocissima e potremo poi mettere la marmellata in forno per un’ora e mezza senza doverla mescolare. Inoltre, le prugne sono un frutto tipicamente estivo, possiamo quindi acquistarne la quantità desiderata e prepararne una scorta golosa, non solo confettura ma anche prugne sciroppate, sotto forma di marmellata da avere sempre a disposizione durante l’inverno.

Ecco i passaggi per preparare la marmellata di prugne coscia di monaca:

  1. Preparate le susine. Lavate le prugne privatele del picciolo e del nocciolo, tagliatele a pezzettoni e pesatele. (così da regolarvi con lo zucchero).
  2. Cottura iniziale. Trasferitele in una pentola con mezzo bicchiere di acqua, portate a bollore mescolando di tanto in tanto per almeno 10 minuti.
  3. Aggiunta di zucchero e limone. Dopodiché aggiungete lo zucchero semolato e il succo del limone, mescolate bene e fate cuocere a fuoco dolce mescolando, (deve sobbollire) almeno 40-45 minuti.
  4. Verifica della consistenza. Raggiunta la giusta consistenza, dovrete ottenere un composto denso e gelatinoso con pezzi di prugna. (Fate la prova piattino: mettete un cucchiaio di marmellata su un piattino, aspettate qualche minuto, il tempo che si raffreddi, e provate a mettere il piatto a coltello per verificare la consistenza.). Se preferite una consistenza vellutata e senza pezzi frullate con un minipimer.
  5. Imbottigliamento. Spegnete il fuoco, mescolate e versate la marmellata ancora bollente nei vasetti sterilizzati, ben asciutti.
  6. Raffreddamento e conservazione. Chiudeteli bene, copriteli con un canovaccio e fateli raffreddare. Conservate i vasetti in un luogo asciutto per almeno 3-4 settimane prima di gustare la vostra marmellata fatta in casa. Una volta aperto il vasetto, consumate la marmellata in pochi giorni.

Prugne Coscia di Monaca pronte per essere trasformate in marmellata.

Consigli Utili

  • Scelta delle prugne: Scegliete prugne mature al punto giusto, preferibilmente biologiche.
  • Sterilizzazione dei vasetti: Assicuratevi che i vasetti siano perfettamente sterilizzati per una conservazione ottimale.
  • Prova del piattino: Effettuate la prova del piattino per verificare la consistenza giusta della marmellata.
  • Conservazione: Conservate i barattoli in un luogo fresco e buio per circa 2 mesi.

Marmellata di Susine Senza Zucchero

Avete mai provato a fare la marmellata di susine rosse senza zucchero? Vi svelo la ricetta che ogni anno (salvo gelate), faccio al Bosco di Ogigia dove crescono numerosi alberi di una varietà di susina molto dolce chiamata tradizionalmente “scosciamonaca“, un nome usato in varie parti d’Italia anche per frutti diversi tra loro. La mia susina, tipica a Montepulciano, è stata battezzata di recente come Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Toscana “moscina o mascina di Montepulciano“. Matura tra la fine di luglio e l’inizio di agosto, è molto dolce e buona da mangiare, ma anche da trasformare in marmellata di susine, appunto, che io faccio senza usare lo zucchero.

Utilizzo susine ben mature per avere una maggiore percentuale di zucchero. Inizio lavando le susine, basta sciacquarle con acqua, visto che non hanno ricevuto trattamenti con veleni chimici, anche se trovandosi immerse in un ambiente comunque inquinato non posso dire che siano incontaminate.

Apro i frutti con un coltello per estrarre il nocciolo e metto la polpa con tutta la buccia in una pentola dal fondo spesso (aiuta a non far attaccare la marmellata). Accendo il fornello e faccio partire il bollore. Si crea presto molto succo, perciò non serve girare la frutta fino a cottura avanzata. Servono circa tre ore di bollitura, ma il tempo dipende da tante variabili e quindi ogni volta ci si dovrà regolare in modo diverso controllando spesso la pentola.

Quando il liquido comincia a scarseggiare e le susine a disgregarsi comincio a girare la marmellata con un mestolo e controllo che non abbia cominciato ad attaccarsi alla pentola. Se serve faccio restringere ancora il succo, mescolando spesso.

Questa è la fase più delicata nel fare la marmellata di susine, se dovesse attaccarsi sarebbe necessario cambiare pentola per non rovinare il sapore di tutta la marmellata con quello della parte bruciata. Quando mi accorgo che la marmellata è pronta, spengo il fuoco e passo subito a inserirla nel barattoli, ben puliti. L’alto calore crea spontaneamente il sotto vuoto nei barattoli chiusi a vite. Non serve neppure girare i barattoli a testa in giù e il tipico stock dei coperchi mi dice quando il sottovuoto è pronto. Con questo metodo la marmellata si conserva a lungo, ma, una volta aperto il barattolo, va consumata in pochi giorni e conservata in frigo.

La mia ricetta è molto semplice e ha un solo ingrediente. Si fa bollire per tre ore a fuoco lento, si gira solo a fine cottura per evitare che la marmellata di susine si attacchi alla pentola. Alla fine della cottura con la marmellata ancora bollente si riempiono i barattoli (che abbiamo fatto precedentemente bollire per farli sterilizzare). Il sottovuoto si creerà per il caldo senza problemi. Io non adotto la tecnica di rovesciare i barattoli, non è mai stata necessaria nella mia famiglia affinché si creasse il sottovuoto. Rovesciando i barattoli inoltre sporcheremo il coperchio.

Il sapore non è mai identico perché dipende dall’andamento della stagione, dal grado di maturazione, dal tempo di cottura, e così via. Ogni marmellata è una piccola opera unica e irripetibile, un po’ come accade per il vino. La uso spalmata sul pane e anche per fare crostate. In questo caso evito di mettere lo zucchero anche nella pasta frolla, la mia marmellata è in grado da sola di rendere sufficientemente dolce la crostata.

Marmellata di Susine senza Zucchero, un'alternativa sana e gustosa.

Ricetta Alternativa: Marmellata di Prugne al Forno

Oggi vi presento la ricetta per fare la marmellata di prugne semplice al forno fatta in casa. Per realizzare questa semplicissima confettura avremo bisogno solo di frutta, zucchero e un po’ di cannella in polvere. La preparazione è velocissima e potremo poi mettere la marmellata in forno per un’ora e mezza senza doverla mescolare.

Tabella Nutrizionale delle Prugne Coscia di Monaca

Nutriente Valore approssimativo per 100g
Potassio 200mg
Fosforo 25mg
Calcio 10mg
Magnesio 10mg
Fibre 2g
Vitamine Variabile

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