Panini Palermitani con Panelle: Ricetta Tradizionale, Conservazione e Segreti

Pane e panelle è uno street food siciliano di grande spessore per gusto, sapore e semplicità degli ingredienti. Le panelle in Sicilia sono un’istituzione, un piatto di strada a base di farina di ceci, acqua e prezzemolo: fatto quasi di niente, ma incredibilmente gustoso e appetitoso. Le panelle siciliane sono molto facili da preparare e una tira l’altra: la ricetta è tipica della zona di Palermo e, da tradizione, vanno servite dentro alle mafalde, dei panini siciliani di semola di grano duro ricoperti di semi di sesamo.

A Palermo è possibile trovarle ovunque, dalle friggitorie ai food track, i carrettini che troviamo per strada, e vengono consumate a ogni ora del giorno. Ma cosa sono le panelle siciliane? Fare in casa le panelle è facilissimo e richiede solo acqua, farina di ceci, prezzemolo, sale e pepe e olio per friggere. Si realizza una pastella che poi si fa addensare sul fuoco e successivamente raffreddare e compattare in uno stampo rettangolare.

Pane e panelle, come gli spitini palermitani, le arancine o le ravazzate sono un tipico street food di Palermo. Si tratta di gustose frittelline di farina di ceci servite in un morbido panino, anche assieme ai cazzilli.

La Ricetta Tradizionale delle Panelle Palermitane

Oggi vediamo ingredienti e preparazione con foto passaggi e videoricetta: con questa ricetta, panelle siciliane per tutti!

Ingredienti:

  • Farina di ceci
  • Acqua
  • Prezzemolo
  • Sale
  • Pepe
  • Olio di semi per friggere

Preparazione:

  1. Cominciate setacciando la farina di ceci.
  2. In un pentolino, versate 750 millilitri d’acqua e, a freddo, versateci a pioggia la farina mentre mischiate velocemente con una frusta in modo che non si formino grumi.
  3. Accendete il fuoco e regolatelo su un calore medio. Non dovete mai smettere di girare, o correrete il rischio di far attaccare il composto al fondo della pentola e di bruciarlo. Aggiungete poi sale e pepe.
  4. Quando l’impasto delle panelle comincerà ad addensarsi, cuocete per altri dieci minuti. Per evitare schizzi, abbassate leggermente la fiamma o proteggetevi con un guanto da cucina.
  5. Alla fine il composto deve essere sodo e ben fermo.
  6. Versate la pastella in una teglia da forno ricoperta di carta oleata e livellatelo sino ad avere uno strato sottile dello spessore di circa tre millimetri. Lasciate completamente raffreddare per 30-40 minuti.
  7. Poi, tagliate l’impasto in quadrati, o se preferite in rettangoli, con lati di circa sette centimetri.
  8. Versate dell’olio di semi in una padella e portatelo a temperatura di frittura (circa 80°C).
  9. Friggete le panelle un po’ alla volta, rigirandole ogni tanto. Dovrebbero essere pronte in un paio di minuti, appena sono ben dorate.
  10. Nel frattempo, tostate i panini di sesamo tagliati a metà in forno a 180 °C per 4-5 minuti o su una padella antiaderente.
  11. Farcite i panini con una generosa dose di panelle e serviteli caldi.

La panella palermitana si può gustare così com’è, magari insieme ad altre fritture e come antipasto, oppure si può usare per farcire dei panini. Noi abbiamo aggiunto delle foglioline di prezzemolo fresco come decorazione, ma a piacere si può aggiungere anche del succo di limone.

Chi non ha mai assaggiato il pane e panelle? Come anticipato, non servono che due ingredienti per preparare le panelle in casa: acqua e farina di ceci. E, naturalmente, olio di gomito. Versate la farina di ceci in una ciotola abbastanza capiente. Unite l’acqua fredda poco per volta e continuando a mescolare con una frusta elettrica per evitare la formazione di grumi. Adesso condite con sale e pepe e trasferite in un tegame dal fondo spesso.

Qui arriva il lavoro duro: dovete continuare a mescolare con una frusta evitando la formazione di grumi per circa 15 minuti, senza mai smettere. (Ecco perché qualcuno preferisce realizzarle con la ricetta Bimby). Non appena il composto inizierà a staccarsi dalle pareti potete spegnere la fiamma. A questo punto dovete trasferirlo su un piano, preferibilmente di marmo (inumidito) o comunque liscio, come può essere una comune teglia da forno. Una volta freddo, tagliatelo ottenendo dei rettangoli da 10x5 cm.

Questa è la versione per chi è dotato di particolare pazienza. Tagliare le panelle è un’operazione che va fatta con attenzione e cura in quanto tutte dovrebbero risultare uguali e sottili per garantire una cottura uniforme.

Panelle siciliane fatte in casa: consigli per un risultato perfetto!

Strumenti Utili

Cos’è l’attrezzo taglia panelle? Si tratta di uno strumento dotato di un manico in legno, un filo di acciaio e un cilindro che ruota. Per gli stampi per panelle vale la stessa considerazione. Possono risultare utili ma non imprescindibili. Ne esistono alcuni che si presentano come una teglia con annessi incavi nei quali versare e livellare le panelle (hanno sia forma tonda che rettangolare).

C’è, ancora, chi prepara le panelle in bottiglia, ovvero versando l’impasto in una bottiglia di plastica (inumidita con dell’acqua fredda) e tagliata a metà attendendo che il tutto si rapprenda, ci vorranno circa 5 ore. Un consiglio spassionato? Come anticipato, il composto, una volta pronto ed ancora caldo, si può versare in uno stampo da plumcake nel quale va fatto riposare fino a completo raffreddamento.

Un cenno merita il metodo più antico, quello utilizzato dalle nonne. Non avendo a disposizione i classici stampini e per la serie “di necessità virtù” erano solite spalmare il composto sul fondo di piatti appena inumiditi.

Cottura

Per friggere le panelle basta versare abbondante olio di semi di oliva o di arachide in una padella ed attendere che arrivi a temperatura. Una volta ben caldo, quindi, immergete le panelle e fatele friggere fino a doratura girandole una vola volta. Perché le panelle si sfaldano in cottura? Sicuramente per via della consistenza sbagliata dell’impasto. Può accadere che sia troppo morbido provocandone la disgregazione.

Non dovremmo neanche nominarlo, il forno, quando si parla di panelle: sarebbe irrispettoso scegliere un metodo di cottura diverso dalla frittura. Ma se proprio volete provare, le panelle al forno vanno cotte a 180°C per circa 15 minuti.

Conservazione delle Panelle

Le panelle, sia dolci che salate, è meglio consumarle ancora calde e appena pronte. Se, però, ne avanza qualcuna, conservatela per 1 giornata in frigorifero avvolta dalla pellicola trasparente. Sconsigliamo la congelazione in freezer. La pastella o le panelle già magliate ma crude si possono conservare senza problemi per 1 giorno intero in frigo e friggerle il giorno dopo prima di servirle.

Le panelle siciliane crude si conservano in frigo per un paio di giorni coperte con della pellicola trasparente per alimenti. In alternativa si possono anche congelare.

Ovviamente puoi conservare le mafalde non farcite in freezer, mentre ti sconsiglio di congelare la farcitura a base di farina ci ceci. È talmente facile e veloce da preparare che vale la pena farla espressa!

Varianti Gustose

Lo sappiamo: la ricetta originale delle panelle è perfetta così com’è. Ma, per chi vorrebbe un variante leggermente meno calorica, può provare a cuocerle al forno invece che friggerle. In forno caldo a 200°C, modalità grill, ponete una teglia foderata di carta forno su cui avrete versato l’impasto. Fate cuocere per circa 5 minuti: saranno morbide dentro e croccanti all’esterno. Una variante meno conosciuta è quella delle panelle dolci: se volete realizzarle dovete semplicemente aggiungere 100 g di burro e 100 g di zucchero all’impasto neutro. Vanno poi servite con abbondante e golosa crema pasticcera.

Il Pane Siciliano: Un'Arte Antica

Il pane siciliano, più che un semplice alimento, è un simbolo della cultura e della storia di un'isola ricca di sapori e tradizioni. Ogni provincia, ogni paese, custodisce la sua ricetta, tramandata di generazione in generazione. Preparare il pane siciliano in casa significa riportare in vita un'arte antica, riscoprire profumi dimenticati e condividere un'esperienza autentica.

Le Radici Storiche del Pane Siciliano

La storia del pane in Sicilia affonda le sue radici in tempi antichissimi. L'isola, crocevia di popoli e culture, ha visto l'influenza di Fenici, Greci, Romani, Arabi e Normanni, ognuno dei quali ha contribuito a plasmare le tradizioni panarie locali. L'utilizzo di grani autoctoni, come il Timilia, il Russello e il Maiorca, conferisce al pane siciliano un sapore unico e inconfondibile. La coltivazione di questi grani, spesso in territori impervi e difficili, rappresenta un atto di resistenza e di amore per la terra.

Varietà di Pane Siciliano: Un Mosaico di Sapori

La Sicilia offre una varietà di pane che riflette la diversità del suo territorio. Ogni tipologia di pane racconta una storia, un legame con la terra e con le tradizioni locali.

  • Pane di Monreale: La Corona di Semola
  • Pane Nero di Castelvetrano: Un Tesoro della Valle del Belice
  • Mafalda (o Mafalde): L'Eleganza in Tavola
  • Vastedda: Il Pane da Strada Palermitano
  • Cunzato: L'Arte del Condimento

Consigli e Varianti per un Pane Siciliano Perfetto

  • Utilizzate farine di qualità: La scelta della farina è fondamentale per la riuscita del pane siciliano. Utilizzate semola rimacinata di grano duro di provenienza siciliana, se possibile.
  • Lievitazione naturale: Per un sapore più intenso e una maggiore digeribilità, potete utilizzare la pasta madre al posto del lievito di birra.
  • Aromi: Potete arricchire l'impasto con erbe aromatiche, come origano, rosmarino o finocchietto selvatico.
  • Farina integrale: Per un pane più rustico e ricco di fibre, potete sostituire una parte della semola rimacinata con farina integrale.
  • Conservazione: Il pane siciliano si conserva meglio avvolto in un canovaccio di lino o in un sacchetto di carta. Evitate di conservarlo in frigorifero, perché si seccherebbe rapidamente.

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