Salumi e Insaccati: Differenze, Caratteristiche e Consigli

Capocollo, prosciutto, salame, coppa: chi non ne va pazzo? Generalmente, si utilizza la parola "salumi" per riferirsi a diverse tipologie di carne e affettati. Volendo essere più precisi, a questo termine andrebbe aggiunta una seconda parola, che specifichi l’identità del prodotto, il tipo di lavorazione e le sue caratteristiche: stiamo parlando dei salumi insaccati e dei salumi non insaccati.

Salumi Insaccati: Cosa Sono?

I salumi insaccati sono prodotti in cui le carni lavorate, generalmente carni tritate crude o cotte, vengono racchiuse all’interno di un involucro di origine naturale: l’insacco avviene all’interno dell’intestino di un animale, come il budello di pollo o di maiale. Sempre più spesso, diverse aziende produttrici nel settore hanno iniziato, però, a impiegare anche involucri sintetici, quali film plastici in collagene o in materiale cellulosico fibroso.

Durante la loro lavorazione, subiscono l’aggiunta di vari ingredienti come erbe aromatiche, spezie e sale. La lavorazione degli insaccati è un processo delicato che si compone di diverse fasi.

Fasi di Lavorazione degli Insaccati

  1. La prima, probabilmente la più importante, è la scelta delle carni.
  2. In secondo luogo, la carne viene disossata e pulita, eliminandone cartilagini e tendini.
  3. La terza fase prevede la triturazione e il conseguente mescolamento, per poi ultimare la lavorazione con il confezionamento e l’essiccazione: quest’ultima fase dura generalmente tra le 30 e le 50 ore, poi il prodotto viene fatto stagionare in locali e ambienti adatti.

Ma quali sono le più prelibate tipologie di insaccati? Con questa tecnica si producono principalmente salami, soppressate, coppa, salsicce, mortadella e cotechini.

Salumi Non Insaccati: Caratteristiche

L’unica caratteristica che accomuna i salumi insaccati e non insaccati riguarda la loro provenienza: entrambe le tipologie si presentano, infatti, come degli alimenti a base di carne sottoposti a processi di trasformazione, quali la stagionatura, l’affumicatura o specifici trattamenti, destinati ad aumentare la conservabilità.

Durante la lavorazione dei salumi non insaccati si procede con le fasi di frollatura del taglio, con la rafilatura e la salagione: quest’ultima, consiste nel passare la superficie del salume con del sale grosso. Successivamente il prodotto viene asciugato in locali molto areati e, a seconda del tipo di salume, si può prevedere anche la cottura e l’affumicatura.

I salumi invece non insaccati, sono salumi fatti con pezzi interi quasi sempre coscia. In questo caso la superficie del pezzo scelto e selezionato viene cosparsa di sale grosso. Il sale in questo caso ha la funzione di asciugarlo dall'acqua presente nel muscolo e in questo modo si procede alla stagionatura e se ne aumenta la conservabilità! Gli animali utilizzati per questo scopo sono suini, bovini, ma anche ovini e volatili.

I salumi che si ottengono in questo caso sono famosissimi! Prosciutto cotto e crudo, pancetta, guanciale, speck, fesa di tacchino, bresaola, culatello arricchiscono i nostri taglieri spesso, ma possono anche essere utilizzati, così come quelli della precedente tipologia per farcire torte salate , oppure per completare primi e secondi.

La Stagionatura: Un Elemento Chiave

Ciò che però fa la differenza di un buon salume, partendo dal concetto che la materia prima con cui esso viene fatta sia eccellente è la stagionatura. In questo periodo in cui il salume è a riposo si va a fissare l'aromaticità caratteristica che l'azienda vuole dare al prodotto. Un salume più stagionato ovviamente avrà un sapore migliore, ed è per questo che spesso in salumeria leggiamo 24 o 36 mesi...questo è proprio il periodo di stagionatura, più alto è, più costerà e più sarà buono.

La stagionatura dei salumi è un importantissimo processo che segue l’insacco e serve per conferire l’aroma, il sapore e le caratteristiche tipiche di un prodotto finito di qualità, che sia pronto a stupire i nostri palati.

Video Tutorial: Conservare il Prosciutto di Parma

Come Conservare i Salumi Correttamente

I salumi possono essere conservati in diversi modi, a seconda della tipologia del prodotto acquistato. Se non avete a disposizione una cantina (per i pezzi interi) vi consiglio di metterli in frigorifero perchè qui è regolata perfettamente la combo temperatura umidità. Se non li consumate subito, potete anche pensare di farveli confezionare sottovuoto, in modo da non alterare le caratteristiche organolettiche.

  • Generalmente, l’ambiente ideale per conservare i salumi insaccati al meglio è il frigo, specialmente se la confezione è già aperta: l’importante è cercare di consumare il prodotto entro 5 giorni.
  • In alternativa, gli insaccati possono essere conservati sottovuoto, una tecnica che aiuta a prevenire la proliferazione dei batteri e l’ossidazione degli alimenti: in questo modo il vostro salume potrà conservarsi fino a 4-6 mesi!
  • I salumi interi, invece, possono essere conservati in un ambiente fresco, asciutto e areato, preferibilmente appesi e non appoggiati sulle superfici.

Salumi Santoro: Un'Eccellenza Italiana

Capocollo, salame e soppressata: da oltre vent’anni Salumificio Santoro è espressione dell’eccellenza gastronomica italiana, producendo alcuni degli affettati e salumi insaccati più famosi e rinomati.

  • Soppressata pugliese: dolce o piccante, la “subburséte” pugliese predomina con la sua forma allargata e il suo sapore tenero, ricco e profumato.
  • Salame casereccio della Murgia: esplosione di sapori, che si sciolgono in bocca.
  • Capocollo di Martina Franca: ovvero, sua maestà! Le carni dei suini più pregiati della Murgia, il profumo dell’affumicatura con corteccia di fragno e mallo di mandorla.
  • Santorella: molto più di una semplice mortadella! Produzione artigianale, profumo tondo, consistenza unica al palato.

Salumi in Cucina: Idee e Abbinamenti

Appena tagliati o in vaschetta, come antipasto o semplice snack, abbinati a un buon vino rosso o bianco: le declinazioni dei salumi insaccati a tavola sono molteplici. Una delle più antiche forme di conservazione della carne, storicamente consumato con pane e polenta, il salame è oggi impiegato anche in deliziose pizze rustiche o pizze bianche, soprattutto nel Sud Italia.

La mortadella in cucina è considerata un insaccato eclettico, che può essere consumata in purezza, tagliata a cubetti o a fettine sottili tagliate a mano. Numerosissime preparazioni possono beneficiare del vellutato e delicato aroma di questo salume: dagli involtini alla pasta fresca all’uovo o al forno, dalle polpette agli antipasti e ai primi piatti, oppure come farcitura per torte salate.

Aspetti Nutrizionali e Consigli

Negli ultimi anni l’attenzione verso il cibo è notevolmente cresciuta e nel tempo il benessere e l’attenzione verso gli abbinamenti di gusto hanno comportato una ricerca esperienziale di sapori e profumi sempre più intensa. Per quanto riguarda i salumi, l’attenzione del consumatore si è spostata sempre più sulle caratteristiche organolettiche del prodotto, dando il là a innumerevoli sperimentazioni gastronomiche.

Tuttavia, è bene tenere a mente alcuni aspetti nutrizionali:

  • Alto contenuto di grassi saturi e sodio: gli insaccati, specialmente quelli non magri come il salame, la pancetta e alcune salsicce, possono essere ricchi di grassi saturi e sodio.
  • Additivi e conservanti: alcuni insaccati possono contenere additivi e conservanti come nitrati e nitriti, che vengono aggiunti per prolungare la conservazione e migliorare il colore e il sapore.
  • Potenziale contaminazione batterica: gli insaccati crudi o non completamente cotti possono essere fonte di contaminazione rispetto ad alcuni batteri, come la Salmonella o il Listeria.

Per ridurre al minimo gli effetti negativi, è consigliabile consumare gli insaccati con moderazione e fare attenzione alla qualità e alla provenienza del prodotto.

Salumi e Insaccati: Un Panorama Vasto e Delizioso

Gli insaccati sono ampiamente consumati in tutto il mondo e possono variare notevolmente in termini di ingredienti utilizzati, metodi di preparazione e tradizioni culinarie.

Salame: è una varietà di salumi a base di carne di maiale, macinata finemente e mescolata con spezie, sale e altri aromi.

Prosciutto: è la carne di maiale stagionata e spesso affumicata, che può essere consumata cruda o cotta.

Pancetta: è preparata con carne di maiale stagionata e affumicata, che proviene dalla pancia dell’animale.

Salsicce: sono insaccati di carne macinata fresca, affumicata o stagionata.

La distinzione tra salumi insaccati e non insaccati influisce anche sul sapore e sulla consistenza del prodotto finale. I salumi insaccati tendono ad avere una consistenza più compatta ed una gamma più ampia di sapori, dovuti alla presenza di spezie, erbe aromatiche e processi di stagionatura.

Salume Tipo Caratteristiche
Salame Milano Insaccato Gusto dolce, macinatura fine
Salame Napoli Insaccato Gusto più speziato
Prosciutto Crudo Non Insaccato Coscia di maiale stagionata
Mortadella Insaccato Macinatura fine, gusto delicato
Speck Alto Adige IGP Non Insaccato Affumicato con legno di faggio

tags: #salami #e #salumi #differenze