Spaghetti con Pangrattato: Un Classico della Cucina Italiana

Per cambiare volto alla nostra pasta, spesso la soluzione è proprio davanti ai nostri occhi: il pangrattato. Che, in cucina, è un po' l'uovo di Colombo. Oggi voglio parlarti di un piatto super semplice ma davvero saporito: gli spaghetti ammollicati con pangrattato e pomodorini. Questo è uno di quei primi che preparo quando ho pochissimo tempo ma voglio portare in tavola qualcosa di sfizioso.

La cucina italiana è conosciuta in tutto il mondo per riuscire a creare sapori straordinari con ingredienti semplici e ricette facili. Un esempio sono gli spaghetti alla carrettiera. Questo piatto di pasta creato in pochi minuti ha un sapore intenso.

Origini e Tradizioni

L'ispirazione arriva dalla Sicilia, e precisamente dalla “pasta ca'muddica”. Ossia l'anima povera della cucina siciliana, contrapposta a quei barocchi timballi di maccheroni descritti da Giuseppe Tomasi di Lampedusa nel suo Gattopardo. Un'anima particolarmente viva nell'interno dell'isola, risalendo la Piana di Catania lungo la Valle del Dittaino verso Enna, in quello che nell'antichità era - assieme all'Egitto - il “granaio di Roma”.

Si tratta di una ricetta nata quando i carrettieri dovevano consumare i loro pasti velocemente. Per loro era spesso impossibile sostare per un pasto in una locanda. Quello che avevano sempre a disposizione erano ingredienti che si conservavano facilmente (olio, aglio, pasta secca, a volte del pecorino o un pezzo di pane spesso raffermo) e quello che trovavano sul loro cammino. Proprio seguendo questo principio la ricetta varia leggermente a seconda della zona e della disponibilità stagionale. In estate sulle colline che si affacciano sulla Valle dei Platani maturano pomodori succosi e dolci.

Si sa: il tocco finale alla pasta è data da una grattata di formaggio. Eppure in passato il formaggio era spesso un lusso per ricchi o per occasioni. Del pane secco, al contrario, era spesso nella sacca da viaggio. Grattato e dorato in olio d’oliva (muddica atturrata) il pangrattato fungeva da formaggio completando la pasta con una nota croccante e appagante.

Consigli Utili

Ma l'intuizione della cucina povera siciliana può essere applicata a un gran numero di ricette. Il pangrattato, solitamente, si aggiunge quando la cottura del condimento è terminata, in modo da far tostare il pane leggermente. Oppure si fa tostare a parte o si aggiunge a crudo.

L'unica accortezza è quella di evitare che il pangrattato, assorbendo l'olio e i condimenti in genere, non asciughi troppo i nostri primi: ecco perché è meglio utilizzarlo solo in presenza di salse molto liquide o con molto olio, per evitare l'effetto-secco. E, preferibilmente, con paste lunghe.

Come Preparare gli Spaghetti Ammollicati

La cosa bella di questa ricetta è che è fatta con ingredienti che ho sempre in dispensa. Il pangrattato, ad esempio, è uno di quei “salvavita” in cucina: basta un pizzico per trasformare un piatto basico in qualcosa di croccante e irresistibile. Quando lo tosti in padella con un filo d’olio e magari un po’ d’aglio (io non lo uso mai per intolleranze famigliari), diventa la parte crunchy che rende speciale ogni boccone.

Poi ci sono i pomodorini, dolci e succosi, che aggiungono quel tocco di freschezza e colore. Questa ricetta mi ricorda tanto la cucina della nonna, quei piatti poveri ma ricchi di sapore, dove con poco si otteneva tantissimo. Ed è perfetta anche se hai voglia di qualcosa di più leggero rispetto a un piatto con un sugo complesso.

Per me, gli spaghetti ammollicati sono uno di quei piatti che non richiedono grandi preparazioni o lunghe attese, ma che portano in tavola un piatto sfizioso. Perfetti per una cena veloce dopo una giornata di lavoro o quando hai ospiti all’ultimo minuto e vuoi fare bella figura senza impazzire in cucina.

Quando prepari gli spaghetti ammollicati, un trucco fondamentale è cuocere la pasta in abbondante acqua salata, così si insaporisce bene. Mentre la pasta cuoce, puoi dedicarti a tostare il pangrattato in padella con un po’ d’olio e, se ti piace, uno spicchio d’aglio. Continuiamo cuocendo i pomodorini in padella con un po’ d’olio e peperoncino, così rilasciano tutto il loro sapore. Quando iniziano a diventare teneri, sfumali con del vino bianco per un tocco di freschezza.

Dopo aver scolato gli spaghetti, aggiungili direttamente nella padella con i pomodorini e mescola bene. Qui entra in gioco il pangrattato: lo aggiungi alla fine, per dare quella croccantezza deliziosa. Se ti è piaciuta questa ricetta e vuoi scoprire altre idee veloci e gustose, seguimi su Instagram! Lì condivido tanti piatti facili, consigli in cucina e momenti della mia vita da food lover. Non vedo l’ora di vedere le tue creazioni e di condividere con te ispirazioni sempre nuove!

Inizia mettendo a bollire abbondante acqua salata in una pentola. Mentre aspetti, prendi una padella e aggiungi un filo d’olio con un po’ di peperoncino. Lava e taglia a metà i pomodorini, poi mettili nella padella con un pizzico di sale. Dopo qualche minuto, puoi aggiungere un po’ d’acqua e, se ti va, un goccio di vino bianco (questo passaggio è opzionale, ma ci sta benissimo!). In un’altra padella, tosta il pangrattato fino a renderlo croccante e dorato.

Quando l’acqua in pentola bolle, butta gli spaghetti e scolali al dente. Uniscili alla padella con il sugo di pomodorini e mescola bene per farli insaporire. Infine, aggiungi il pangrattato tostato: ti assicuro che dà una croccantezza deliziosa! Se ti piace, metti anche un po’ di basilico fresco, che aggiunge un profumo straordinario e un tocco di freschezza. Voilà, il tuo piatto di spaghetti ammollicati è pronto!

Pasta con la Mollica / Pasta "ca Muddica" Ricetta Siciliana

10 Idee per Condire la Pasta con il Pangrattato

Ecco allora dieci idee per condire la pasta con il pangrattato. Partendo, ovviamente, dall'originale.

  1. Bucatini ca'muddica: Si preparano semplicemente con un soffritto di aglio e peperoncino in abbondante olio extravergine d'oliva, a cui poi si aggiunge la polpa di pomodoro, i filetti d'acciuga, del prezzemolo tritato e un mestolo d'acqua. La mollica va tostata (“muddica atturrata”) a parte con un po' d'olio e aggiunta alla fine assieme al pecorino grattugiato. C'è anche la variante con i capperi, oltre a quella che prevede l'utilizzo dei pomodorini.
  2. Spaghetti aglio, olio, peperoncino e pangrattato: È la versione senza pomodoro della ricetta siciliana, che si può preparare anche senza l'acciuga. Il pangrattato, in questo caso, si può far rosolare direttamente nella padella con l'olio e l'aglio, subito prima di gettarvi gli spaghetti per la ripassata finale.
  3. Linguine con sgombro e pangrattato: Si possono utilizzare sia i filetti di pesce fresco che lo sgombro sottolio: basta aggiungerlo al sugo di pomodoro. Il pangrattato qui invece va tostato a parte in un goccio d'olio extravergine d'oliva e poi aggiunto alla pasta assieme al prezzemolo tritato, dopo averla saltata in padella.
  4. Spaghetti aglio, pomodori secchi e pangrattato: Questa ricetta prevede che i pomodori secchi vengano tritati e poi tostati assieme al pangrattato. L'aglio va fatto invece rosolare a parte nell'olio. I due condimenti vanno uniti solo alla fine, aggiungendo dell'acqua di cottura e del basilico tritato.
  5. Spaghetti con tonno, olive e pangrattato: Si può preparare sia nella versione bianca che in quella rossa. C'è anche la variante con l'aggiunta dei pomodori secchi a filetti.
  6. Penne ai carciofi e pangrattato: Stavolta l'aglio viene sostituito dalla cipolla: si può utilizzare anche la pasta corta, rinforzando ulteriormente i sapori aggiungendo anche delle olive nere.
  7. Tagliatelle con tonno, bottarga e pangrattato: Il primo passo è la preparazione di un semplice sugo a base di pomodorini, con l'aggiunta del tonno. Il pangrattato si mescola nel condimento un minuto prima del termine della cottura. Mentre la bottarga arriva per ultimo, assieme al prezzemolo tritato.
  8. Penne con melanzane, pomodoro e pangrattato: Anche qui il pangrattato va aggiunto dopo aver completato la cottura del sugo di melanzane.

Spaghetti con Acciughe e Pangrattato

Però sappiate che oggi allungheremo la lista aggiungendone uno nuovo che ci ha proprio deliziato: gli spaghetti con le acciughe e il pangrattato! Un primo piatto velocissimo preparato con solo due ingredienti, oltre alla pasta, perfetto per una cena all'ultimo minuto con gli amici che vi hanno fatto un’improvvisata oppure per quelle famose spaghettate di mezzanotte tra buone forchette!

Per preparare gli spaghetti con le acciughe e il pangrattato mette sul fuoco un tegame con acqua e portate a bollore (non dovrete salare): servirà poi per cuocere la pasta. Intanto versate 10 g di olio d'oliva extravergine in una padella, poi unite gli spicchi d’aglio sbucciati interi 1 e i filetti di acciughe scolati dall'olio di conservazione 2. Pelevatene un mestolo di acqua calda e versatelo in padella, così potrete sciogliere al meglio le acciughe 3.

A questo punto cuocete la pasta nell'acqua oramai bollente; potee aggiungere al massimo pochissimo sale grosso se preferite, poiché le acciughe sono molto saporite. Cuocete gli spaghetti soltanto per 5 minuti 7. Risottate gli spaghetti versando l’acqua di cottura al bisogno, mescolate di tanto in tanto per cuocere in maniera omogenea 10. Quando la pasta sarà pronta, spegnete la fiamma e aggiungete una parte della panure per poi mescolare 11.

Personalizzate i vostri spaghetti con le acciughe aggiungendo degli ingredienti a vostro piacimento. I nostri preferiti?

"À pasta cà muddica atturrata" è un primo piatto molto diffuso in tutto il meridione. Dissalate le acciughe; diliscatele e spezzettatele. Tostate il pangrattato con un filo d’olio. Fate imbiondire l’aglio in padella con abbondante olio extravergine; eliminatelo e sciogliete le acciughe nel condimento, fino ad ottenere un composto omogeneo. Ammorbiditelo con un mestolino del liquido di cottura della pasta; cospargete di pepe e spegnete la fiamma. Lessate gli spaghetti in acqua bollente salata e scolateli al dente; conditeli con la salsa preparata e completatecon il pangrattato.

Spaghetti al Pangrattato: l'Alternativa Veloce

Gli SPAGHETTI AL PANGRATTATO sono l’alternativa ai classici spaghetti AGLIO OLIO E PEPERONCINO, un primo piatto super veloce da preparare soprattutto la sera a mezzanotte.. eheh scherzo! Sono perfetti nelle pause pranzo brevi o quando non si ha molta voglia di cucinare primi piatti elaborati, che richiedono tempo per la preparazione dei condimenti e per la cottura.

Un sapore semplice, delicato e “piccante” al tempo stesso. Gli spaghetti al pangrattato hanno un effetto “crumble” davvero sfizioso, piccanti al punto giusto, una rivisitazione dei classici spaghetti con aglio, olio e peperoncino.

Mentre l’acqua per la cottura degli spaghetti viene a bollore, in una padella scaldate l’olio di oliva con l’aglio sminuzzato e il peperoncino. Lasciate assorbire e aggiungete del prezzemolo fresco e tritato. In questo modo non dovrete neanche salarlo. Se lo preferite potete usare dell’olio piccante piuttosto che il peperoncino intero.

Spaghetti con Alici, Limone e Pangrattato

Ecco che avrai preparato una ricetta che dimostra quanto la semplicità possa diventare eleganza! Gli spaghetti con alici, limone e pangrattato sono un trionfo di sapori ben bilanciati, ideali per chi ama i piatti saporiti e allo stesso tempo leggeri. Il pangrattato dona croccantezza, il limone illumina ogni forchettata, le alici legano tutti gli ingredienti con carattere. E per una nota fragrante in più, prova anche ad aggiungere delle nocciole!

La buona cucina è fatta così: pochi ingredienti, ma grande soddisfazione!

Variante con Pecorino e Pangrattato

Variante con pecorino: Servite la pasta con abbondante pecorino.

Variante con pangrattato: Grattugiate il pane all’ultimo momento per evitare che abbia un retrogusto. Rosolate dell’olio in una casseruola, versate il pangrattato e mescolate fine a che il pangrattato non abbia preso leggermente colore. Servite la pasta con abbondante pangrattato.

Più a lungo si lasciano gli ingredienti nell'olio, più intenso è l’aroma dell’olio. Rimuovete l’anima all’aglio per facilitarne la digestione. Mettete olio, aglio tritato finemente, origano, peperoncino tritato, pepe, sale e pomodorini tagliati a pezzettini in una ciotola capiente. Cuocete gli spaghetti al dente e conditeli con gli altri ingredienti.

Spaghetti, Acciughe, Pan Grattato, Extravergine, Prezzemolo, Aglio

Ieri sera ho trovato semplicità e paradiso in soli 23 minuti. 23 minuti, c-r-o-n-o-m-e-t-r-a-t-i. Detto, fatto. Ecco la ricetta.

Tempo di esecuzione: 23 minuti. Prendiamo (la ricetta old style qui usa l’imperativo prendi) una pentola, riempiamola con un litro e mezzo d’acqua, saliamo (leggermente meno del solito, il sugo rimarrà saporito) e adagiamola sul fuoco col suo coperchio. Le acciughe vanno diliscate, sciacquate in abbondante acqua corrente e tagliate a pezzetti. Non ci vuole un genio per fare questo in 12 minuti.

Dopo aver buttato gli spaghetti e avergli dato una bella girata, facilitando il naturale afflosciamento e il conseguente annegamento nell’acqua ribollente, versiamo il pane grattagiato nella padella, muovendolo spesso, per non farlo bruciare.

Aggiugiamo allora le acciughe, quasi tutto il prezzemolo (una parte l’useremo a piatto finito) e l’aglio. Oh: fumo in aria e bolle nella padella! Lasciamo evaporare parte dell’acqua, muovendo il sugo, facendo sciogliere le acciughe.

Mettiamo allora da parte il pan grattato e nella padella versiamo l’extravergine, poi le acciughe e il trito di prezzemolo e aglio. Lasciamo sciogliere il tutto a fiamma moderata per tre-quattro minuti. Tiriamo via gli spaghetti decisamente al dente, scoliamo, e buttiamoli nella padella.

Il piatto fotografato è stato preparato seguendo la variante numero uno, che attualmente prediligo. Il pane grattugiato inserito a inizio cottura è più caratterizzante e mi ricorda (in parte) il procedimento usato da Tonino Cannavacciuolo in un suo celebre piatto (le linguine di Gragnano con salsa di pane nero di Fobello e calamaretti spillo). Semplicità.

Un piatto di pasta così, mangiato in solitudine, regala pensieri salati di mare e papille erranti di soddisfazione. Mangiato in due è preludio d’amicizia o amore. Mangiato in tre (o quattro, o cinque, fino a otto - di più no, c’è troppa cagnara) garantisce brillante prosieguo.

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