Pizza Integrale per Diabetici: Un Piacere Possibile

La pizza è uno degli alimenti più amati e diffusi al mondo, simbolo della cucina italiana. Tuttavia, quando si parla di diabete, la gestione dell’alimentazione diventa cruciale e molti si chiedono quale tipo di pizza possa essere consumato senza correre rischi per la propria salute.

L'Importanza dell'Impasto

Per rispondere alla domanda, è essenziale partire dalla base, ovvero l’impasto. Gli impasti tradizionali, ricchi di carboidrati semplici, possono causare picchi glicemici indesiderati. Una soluzione può essere quella di optare per impasti a bassa fermentazione o realizzati con farine integrali, che grazie alla loro ricchezza in fibre, rallentano l’assorbimento dei carboidrati, moderando così l’impatto sulla glicemia.

Inoltre, il mio consiglio è di prediligere una pizza con farine non raffinate e meglio ancora a lievitazione con pasta madre, queste accortezze non solo le faranno scegliere un prodotto di qualità migliore ma contribuiscono a controllare l'impatto glicemico.

Il Segreto è nel Condimento

La scelta del topping è altrettanto fondamentale. È consigliabile prediligere ingredienti freschi e naturali, evitando cibi processati e ricchi di zuccheri aggiunti. Verdure a basso indice glicemico come spinaci, broccoli, peperoni, e proteine magre come pollo o pesce, sono opzioni eccellenti.

Associ sempre buoni quantitativi di verdure ai suoi pasti. Diminuisca di un poco la porzione di pizza e aumenti quella delle verdure.

Un esempio di pizza adatta a chi soffre di diabete potrebbe essere una pizza in teglia con impasto integrale, ricoperta da una selezione di verdure grigliate e mozzarella light.

Consigli Aggiuntivi per Gestire la Glicemia

  • Iniziare con Verdure Crude: Per abbassare un poco gli effetti le consiglio di iniziare il pasto con della verdura cruda senza nessun accompagnamento se non un cucchiaino d’olio e limone.
  • Porzioni Moderate: Fai attenzione alle porzioni: Le porzioni abbondanti di pizza possono essere particolarmente problematiche.
  • Monitoraggio Glicemico: È importante che tu continui a monitorare la glicemia per comprendere come reagisce il tuo corpo e discuterne con il tuo medico o nutrizionista per eventuali adattamenti.

In generale, a causa del contenuto di carboidrati complessivo della pizza il suo consumo può portare a picchi glicemici a distanza di qualche ora. Le consiglio, quando possibile, di consumare una pizza fatta con farina integrale, di mangiare una quantità ridotta rispetto a quella che abitualmente consuma e consideri l’idea di mangiare la verdura prima della pizza, le fibre li contenute l’aiuteranno a gestire i picchi glicemici.

L'Importanza dell'Amido Resistente

Inoltre prepari la pasta ( p.e. con pomodoro ) la sera prima e poi la metta in frigo coperta in modo che si freddi bene bene. Il giorno dopo scaldi la pasta in padella aggiungendo un uovo battuto a fare una frittata di pasta che cuocerà in padella . Per essere più precisi : la pasta fredda riduce l'assimilazione dei glicidi, e la pasta freddata e poi successivamente riscaldata ( bene ) riduce ancora di più l'assimilazione dei glicidi.

Questo è valido anche per il riso - provate a fare i supplì con risotto appena fatto, è impossibile, vi si apriranno tutti. con il riso raffreddato una notte si formerà amido resistente e i supplì saranno perfetti-. La glicemia post prandiale sarà più bassa, unitamente quindi alla risposta insulinemica. Quando raggiunge il colon, l'amido resistente favorisce inoltre la crescita dei batteri " amici " che loro sì lo digeriscono formando butirrato che riduce gli stati infiammatori non solo dell'intestino ma di tutti gli organi, e diminuisce la permeabilità intestinale rinforzandone le pareti.

Ricetta Pizza Integrale

Ingredienti:

  • 8 g Lievito di birra fresco
  • 3 cucchiai Olio extravergine d’oliva
  • 350 ml Acqua
  • 8 g Sale

Preparazione:

  1. Nella ciotola capiente, mettere la farina e poi il lievito.
  2. Mescolare e aggiungere a filo l’acqua tiepida, poi il sale ed infine l’olio.
  3. Quando l’impasto risulta essere ben amalgamato, coprire la ciotola con un panno di stoffa e lasciarlo lievitare nel forno spento con la luce accesa per 30 minuti.
  4. Impastare nuovamente per qualche minuto. Non usare la farina se l’impasto risulta essere appiccicoso, ma ungerlo con l’olio.
  5. Riponete nuovamente l’impasto per la pizza nella ciotola, e quest’ultima, coperta con un panno di stoffa, ancora nel forno spento con luce accesa per altri 30 minuti.
  6. Impastate per la seconda volta, altri 30 minuti di lievitazione e reimpastate per la terza volta.
  7. Dopo il terzo reimpasto della pizza, riponetela per l’ultima volta nella ciotola e fate fare l’ultima lievitazione, questa volta dalla durata di 3 ore.
  8. Una volta completate tutte le fasi sopraelencate, prendete la pasta per la pizza ormai bella gonfia e dividetela in tanti panetti quante pizze volte fare.
  9. Stendete e tirate il panetto di pasta per pizza a mano (non con il mattarello che distrugge i legami creati durante la fase di lievitazione), e dategli una forma quanto più rotonda possibile.
  10. Ponete la pizza cruda su una teglia da forno e conditela a piacere.
  11. Infornate a 250° (o se non ci arriva, alla temperatura massima del vostro forno) per circa 20 minuti.

Pizza e Glicemia: I Consigli del Nutrizionista

«Di solito, con l’accordo del proprio medico, anche chi ha problemi di glicemia, seguendo una dieta equilibrata e bilanciata, può mangiare la pizza», dice la dottoressa Michela C. Speciani. «Una caramella o l’aggiunta di zucchero al caffè può fare decisamente più danni rispetto a una buona pizza con le giuste proteine una volta ogni tanto. Per ridurre il carico glicemico di questo alimento e l’impatto sulla glicemia l’ideale è scegliere una pizza preparata con sola farina integrale e condita con ingredienti che apportano proteine, nutrienti in grado di modulare la risposta glicemica. Quindi meglio orientarsi su una pizza farcita con prosciutto e formaggio piuttosto che una marinara. Le proteine come i grassi buoni, ad esempio quelli contenuti nell’olio extravergine aggiunto a crudo, modulano la risposta metabolica agli zuccheri, rendendola meno violenta».

Poi occorre fare attenzione alle quantità e alla frequenza di consumo. «Il suggerimento, in particolare se sussistono problemi metabolici, è di affidarsi a un professionista che possa indirizzare in modo efficace a una nutrizione personalizzata, rispetto alle necessità che spesso variano molto da persona a persona».

La pizza da scegliere se si hanno problemi di peso

«Se il consumo di pizza è occasionale e non sussistono particolari problemi di salute il consiglio è di scegliere la pizza preferita. Una nutrizione sana lascia spazio alla gioia e al gusto e anche a qualche momento di trasgressione. Se invece l’obiettivo è quello di rendere il consumo della pizza il meno trasgressivo possibile, meglio scegliere una pizza non fritta o che non sia farcita di cibi fritti come le classiche patatine. I grassi trans presenti nella frittura peggiorano infatti la risposta metabolica agli zuccheri.

Impasto per pizza integrale metodo Bonci

tags: #pizza #integrale #per #diabetici