La pasta al pomodoro è uno dei piatti italiani più conosciuti e apprezzati all’estero, protagonista della dieta Mediterranea, riconosciuta in tutto il mondo come un vero modello nutrizionale utile per rimanere sani e in forma. Oltre a essere buona da mangiare, la pasta al pomodoro, cucinata in modo corretto e consumata nelle giuste quantità, può essere un’ottima alleata della salute e della linea.
Valori Nutrizionali della Pasta al Pomodoro
Dal punto di vista nutrizionale, un piatto di pasta al pomodoro condita con un cucchiaio di olio extravergine d’oliva assicura una buona quota di carboidrati complessi, nutrienti fondamentali per far funzionare bene il metabolismo e aiutare l’organismo a bruciare i grassi. Inoltre, ha un buon potere saziante: i carboidrati complessi della pasta forniscono l’energia all’organismo in modo lento e aiutano a sentirsi sazi prima e più a lungo.
La pasta al pomodoro è altamente energetica.
Non tutte le calorie sono uguali dal punto di vista nutrizionale. I condimenti più semplici (pomodoro, pesto, burro e salvia, …) potrebbero venire complementati da una fonte proteica, come legumi, uova, formaggi, carne … oltre che dalla verdura, sempre nel rispetto dell’equilibrio calorico complessivo necessario al soddisfacimento del proprio fabbisogno calorico.
«Questo piatto fornisce vitamine, fibre e carboidrati “buoni” che danno energia e favoriscono il corretto funzionamento dell’organismo», spiega la nutrizionista Valentina Schirò.
Pasta Integrale vs. Pasta Raffinata
La pasta integrale è preparata con farina integrale, che conserva più nutrienti naturali del grano, inclusi fibre, vitamine e minerali. Grazie al suo più elevato contenuto di fibre, la pasta integrale ha inoltre un indice glicemico leggermente più basso rispetto alla sua controparte raffinata.
Il senso di sazietà aumenta se la pasta è integrale. Rispetto a quella bianca, quella di colore scuro fornisce energia in modo costante, permettendo all’organismo di assorbire e usare più lentamente gli zuccheri perché è maggiormente ricca di fibre. Quella integrale fa aumentare anche la quota di antiossidanti presente nel piatto che aiutano a rimanere giovani, fornendo una maggiore quantità di polifenoli che svolgono una vera e propria azione protettiva sulla salute del cuore e dell’organismo in generale.
Sebbene la pasta integrale mostri indubbi vantaggi in termini di apporto nutritivo e gestione della fame, la chiave per la perdita di peso rimane il bilancio calorico complessivo.
La pasta integrale offre diversi vantaggi:
- Maggiore apporto di fibre: La pasta integrale è ricca di fibre, un componente essenziale per una sana digestione. Le fibre aiutano a regolarizzare l’intestino, prevenendo problemi come la stitichezza.
- Benefici per la salute a lungo termine: L’alto contenuto di fibre nella pasta integrale è associato anche a benefici per la salute a lungo termine, tra cui una riduzione del rischio di malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2, e alcune forme di cancro, come il cancro al colon.
- Apporto migliorato di nutrienti: Oltre alle fibre, la pasta integrale conserva una maggiore quantità di nutrienti naturalmente presenti nel chicco di grano, inclusi vitamine del gruppo B, ferro, magnesio, e antiossidanti.
- Indice glicemico più basso: La pasta integrale ha un indice glicemico (IG) più basso rispetto alla pasta raffinata. Questo significa che causa un rialzo più lento e meno marcato dei livelli di zucchero nel sangue.
- Favorisce la salute del microbiota intestinale: Le fibre alimentari presenti nella pasta integrale possono agire da prebiotici, sostanze che nutrono il microbiota intestinale benefico.
Perché Fa Bene
Una pasta al pomodoro saltata in padella con dell’olio extravergine d’oliva è meglio di un piatto di penne o spaghetti con olio a crudo o sconditi. Oltre a essere più buona al palato, è maggiormente ricca di preziosi nutrienti. Il pomodoro è una buona fonte di licopene. Questo antiossidante, utile per combattere l’invecchiamento, con la cottura diventa maggiormente disponibile. L’olio extravergine invece fornisce acidi grassi essenziali che aiutano a tenere a bada la glicemia, i livelli di zuccheri nel sangue, responsabile degli attacchi di fame improvvisi.
Ogni cereale ha un proprio profilo unico di vitamine, minerali, fibre e antiossidanti.
Pasta al pomodoro e basilico | La più semplice e più buona del mondo!!!
Come Cucinare la Pasta al Pomodoro in Modo Sano
Ecco alcuni consigli per preparare una pasta al pomodoro gustosa e salutare:
- Scegliere ingredienti di qualità: Utilizzare pasta integrale, pomodorini freschi, olio extravergine d’oliva e basilico fresco.
- Cuocere la pasta al dente: L’ideale è cuocer la pasta al pomodoro al dente. Rispetto a quella ben cotta ha un indice glicemico più basso. La cottura prolungata infatti rende l’amido di cui è ricca più velocemente assorbibile dall’organismo.
- Preparare un sugo leggero: Scaldare una padella capiente o una casseruola (in pietra o antiaderente): quando avrà raggiunto la temperatura desiderata, versare un goccio di olio ed aromatizzare con uno spicchio di aglio. Versare i pomodorini e cuocere a fiamma sostenuta per 3-4 minuti. Aggiungere a piacere del pepe macinato al momento. Rimuovere lo spicchio di aglio. Come alternativa ai pomodorini freschi, si possono usare dei pomodori ramati oppure, per velocizzare i tempi, è possibile preferire dei pomodorini in scatola, dei pelati o semplice passata di pomodoro.
- Cuocere la pasta nel sugo: Unire la pasta direttamente nel sugo (non nell’acqua): con questo metodo di cottura, la pasta assumerà un sapore dolciastro eccellente, completamente differente dalla tipica pasta al pomodoro.
- Idratare la pasta lentamente: Idratare la pasta lentamente come fosse un risotto: con un mestolo, aggiungere gradatamente l’acqua bollente nella pasta, facendo attenzione a non far perdere il bollore alla pasta quando si apre il coperchio. Dopo aver aggiunto il mestolo d’acqua, mescolare e coprire nuovamente la pentola della pasta con il coperchio; abbassare la fiamma, mantenendo sempre il bollore.
- Aggiungere verdure: A circa metà cottura, unire le olive nere ed i capperi: si consiglia di non aggiungere le verdure alla pasta fin dall’inizio della cottura per evitare che le olive diventino mollicce e di sfaldare i capperi. Continuare la cottura aggiungendo lentamente acqua.
- Asciugare il sughetto: Quando la pasta sarà quasi pronta, togliere il coperchio dalla pentola ed alzare la fiamma per far asciugare il sughetto di pomodoro, facendo attenzione che questa non si attacchi alla pentola.
- Completare con basilico e grana: A questo punto, spegnere il fuoco ed insaporire con grana grattugiato ed aromatizzare con del basilico fresco.
I tempi di cottura della pasta “risottata” sono leggermente più lunghi rispetto a quelli riportati sulla confezione perché la pasta viene idratata molto più lentamente. Normalmente, per cucinare la pasta integrale con questo procedimento, sono necessari circa 18-20 minuti.
Come Consumarla
«Il modo migliore per consumare la pasta al pomodoro senza compromettere la linea è di evitare di abbinarla nello stesso pasto ad altre fonti di carboidrati come il pane o la pizza», aggiunge l’esperta. Attenzione anche alle quantità.
È un colpo mortale alla glicemia: la pasta raffinata ha sicuramente un indice glicemico importante, attorno ai 60, ma attraverso piccole accortezze nella scelta e nella preparazione, questo può essere modulato efficacemente verso il basso; quello che importa davvero non è tanto l’indice glicemico del singolo alimento, ma il carico glicemico del pasto nel suo insieme.
Mangiare la pasta tutti i giorni si può fare?