Coltivare Patate Dolci: Guida Completa

La batata, conosciuta anche come patata americana o patata dolce, è un ortaggio originario dell'America Centrale, coltivato e selezionato dagli Incas. Il suo sapore zuccherino ricorda un po' quello della castagna.

Nonostante le assonanze nel nome, questa pianta non è una varietà di patata comune, ma una coltura completamente differente, appartenente a tutt'altra famiglia botanica. La patata americana non è esattamente un tubero, bensì una radice tuberosa o rizotubero, formato dall'ingrossamento di radici avventizie ricche di amido.

Coltivare patate, quattro metodi. Le patate sono una vera ghiottoneria nell’orto per questo che ci piace coltivarle. Da tradizione contadina si seminano il giorno di San Giuseppe, il 19 marzo.

Vediamo quattro tecniche per coltivare le nostre patate.

Storia della Patata

Prima di cimentarsi con la loro coltivazione, bisogna conoscerle per evitare delusioni. Le patate provengono da molto lontano. Sono originarie dell’America meridionale, più precisamente della regione delle Ande. Quindi sono nate ad alta quota e conoscere questo particolare è importante per la loro coltivazione.

In Europa, prima di diventare un alimento base nelle diete umane, sono state coltivate come pianta ornamentale e come alimento per gli animali. Questa pianta erbacea della famiglia delle solanaceae cresce da 50 cm a 1 m ed è una pianta perenne, in quanto i suoi stoloni si diffondono sotto terra, accumulando nutrienti nei tuberi, che noi mangiamo. Da noi si coltiva soprattutto come specie annuale.

Il patataio viene creato ogni anno interrando le patate raccolte in estate e conservate fino al momento dell’emissione dei germogli. Ma chi vive ad alta quota può permettersi di lasciare il patataio nello stesso posto per molti anni, basterà non raccogliere tutti i tuberi e quelli rimasti a terra daranno vita a nuove piante.

A basse quote però le patate sono facile preda di insetti e malattie, per questa ragione si preferisce ogni anno scegliere una posizione diversa, così da schivare i nemici. Esistono tante varietà e cultivar ed è divertente scoprire le patate tipiche di ogni territorio.

La batata (Ipomea batata) fa parte della famiglia delle convolvulacee. Si caratterizza per il fusto strisciante, che può allungarsi fino a 5 metri, ed è capace di emettere nuove radici nei vari punti in cui tocca terra. Quando la pianta colonizza l’aiuola coltivata ha anche un suo pregio ornamentale, formando un manto abbastanza fitto, con le sue foglie lobate o cuoriformi, di un verde intenso e i bellissimi piccoli fiori a campana, tra il bianco e il viola da cui poi si originano dei semini neri.

La parte sotterranea della pianta è quella che viene raccolta per il consumo, anche se sembra un tubero si tratta di una radice tuberosa. Questa radice infatti si ingrossa per contenere una grande riserva di risorse: acqua e varie sostanze nutritive, utili per lo sviluppo della pianta. La radice della batata è assimilabile ai tuberi perché in grado di sviluppare germogli, quindi, come vedremo, può essere impiegata per ottenere nuove piante.

In zone calde la pianta potrebbe durare anni, ma dal punto di vista dell’agricoltore conviene in ogni caso coltivarla annualmente, visto che col passare del tempo la radice diventa fibrosa e quindi non più interessante come verdura.

Cosa Serve per Coltivare Patate

La patata si coltiva partendo dal tubero, e il periodo migliore è marzo. Da tradizione contadina le patate si piantano nel giorno di San Giuseppe, il 19 marzo. La coltivazione dal tubero non è l’unico modo perché potremmo farlo anche utilizzando i semi, ma in questo caso dovremmo avere pazienza perché le piante di patate impiegano anni per arrivare a produrre tuberi di buona pezzatura.

Se siete pazienti potreste sviluppare, con questo metodo, una patata personalizzata adattata alle caratteristiche del vostro orto. Crescono meglio a quote alte, vista la loro origine, ma sono diffuse ovunque.

Il terreno che prediligono è sciolto e drenante e sono piuttosto esigenti in fatto di concimazione. Si possono integrare al suolo letame maturo o compost per nutrirle. Le patate hanno anche delle strategie proprie per procurarsi il nutrimento, in quanto sono piante protocarnivore.

In pratica secernono sostanze capaci di avvelenare alcuni insetti per farli morire vicino a loro. A differenza delle piante carnivore non sono capaci di digerire le prede, ma attendono che la decomposizione avvenga per mezzo dei batteri, per poi nutrirsi dell’azoto reso disponibile.

Dobbiamo ricordarci di rincalzarle più volte con la terra (ma anche con un materiale diverso, per esempio la paglia) intorno al fusto per evitare che il sole raggiunga i tuberi (in questo caso le patate diventano verdi e sono tossiche per via della solanina) e per stimolare lo sviluppo di altri stoloni dal fusto coperto.

Non sono molto esigenti in termini di acqua, ma servono almeno 10 gradi per avviare la coltivazione e anche di notte non si deve scendere sotto gli 8-10 gradi.

Tecniche di Coltivazione

Coltivazione Tradizionale

Il metodo più tradizionale per coltivare patate, usato anche dalla mia famiglia, prevede la preparazione di un solco e l’interramento dei tuberi a distanza di 25, 30 centimetri l’uno dall’altro e almeno il doppio tra le file. La patata si interra coprendola con almeno 10 centimetri di terra.

Man mano che la pianta cresce si provvede a creare un cumulo di terra intorno al suo fusto prelevandola dall’aiuola di coltivazione. Per ogni ciclo colturale servono almeno due rincalzature, la prima più leggera quando la piantina ha solo 20 giorni, la seconda più alta da effettuarsi circa un mese dopo.

Questa operazione apporta altri benefici: rompe l’eventuale crosta del terreno favorendo l’ossigenazione, contrasta le erbe spontanee e si può approfittare per aggiungere un altro po’ di nutrimento alla terra.

È consuetudine tagliare le patate grandi in più pezzi (ciascuno provvisto di un paio di germogli) per creare diverse piante dallo stesso seme. Questa operazione non è consigliabile, perché si favorisce l’ingresso di patogeni. Se decidete di dividere le patate, dopo il taglio aspettate qualche giorno perché si asciughi prima di interrarle.

Può convenire preparare il terreno in autunno, invece che in primavera, perché sarà più semplice averlo in tempera e fare meno danni con la lavorazione.

Uso della Cenere

Il taglio della patata si effettua per i tuberi più grandi, ricordate sempre di lasciare almeno una gemma per spicchio e riporla verso l’alto quando la seminate. Si può anche immergere la parte tagliata nella cenere per dare un ulteriore strato protettivo.

La cenere viene indicata nella coltivazione della patata perché apporta molti minerali, tra cui soprattutto il potassio. Fate massima attenzione però sull’uso della cenere nel terreno, infatti questa se usata in quantità troppo elevate tende ad alcalinizzare il terreno.

Per avere una idea di quanta cenere usare, non superate mai un chilo di cenere per 10 metri quadrati di terreno (100 grammi a metro quadro). La patata ama dei terreni subacidi con un ph indicativo tra 6 e 6,5. In questa forchetta di acidità del suolo la patata cresce in maniera più sana, donandoci migliori raccolti.

Coltivazione nel Sacco

Le patate si prestano a metodi di coltivazione inconsueti e divertenti. Si riempie un sacco di juta con uno strato di terra e compost (almeno 20 centimetri), si mettono a dimora le patate e si copre con altra terra. Il bordo del sacco resta arrotolato all’inizio, per poi farlo salire un po’ alla volta.

Quando la pianta cresce si aggiungono altra terra o terriccio e via così per stimolare la crescita dei tuberi lungo il fusto. Se tutto va bene, al momento del raccolto, il sacco sarà pieno di patate per tutta la sua profondità. Si possono usare sacchi di altri materiali o bidoni, purché non si creino ristagni d’acqua e non manchi il sole alle foglie.

RACCOLGO LE PATATE NEL SACCO

Coltivazione Sotto Cartone

Le patate si coltivano anche sotto cartone e paglia. Il suo metodo prevede un letto permanente rialzato e ricco di buona terra da coprire con del cartone. Sopra al cartone si mette un altro strato, questa volta di paglia, bello spesso.

Le patate si mettono sotto al cartone sul quale si effettua un taglio a croce. La piantina sarà capace di uscire attraverso il taglio, mentre i tuberi crescono al riparo. Se non si raccolgono tutte le patate, il patataio torna a produrre l’anno successivo.

Un altro consiglio prezioso è piantare patate più volte nella stagione giusta, a distanza di 15 giorni. In caso di freddo o altre avversità il rischio sarà distribuito e eventualmente perderemo solo una parte delle patate.

Metodo Ruth Stout

Ruth Stout, una famosa coltivatrice e divulgatrice vissuta negli Stati Uniti nel secolo scorso, racconta il suo metodo anarchico di coltivare le patate. La sua tecnica prevede l’utilizzo di abbondante pacciamatura di fieno per tutti gli ortaggi.

In particolare Ruth Stout racconta di spargere al suolo le patate, lanciandole a terra casualmente, per poi coprirle con il fieno. Per le patate quindi possiamo risparmiare la fatica di lavorare la terra e scegliere anche parti dell’orto non lavorate, facendo magari diventare le patate anche delle piante decorative per il giardino (come erano nei secoli dopo il loro arrivo dall’America).

Per Ruth le patate si possono tagliare tranquillamente per ottenere più piante da un unico tubero e racconta che qualcuno riesce a far crescere patate persino dalle bucce.

Un grande vantaggio della coltivazione sotto al fieno è di poter raccogliere le patate novelle senza danneggiare la pianta madre, che proseguirà a vivere per completare la crescita dei tuberi rimanenti.

L’operazione di rincalzare le patate viene sostituita in questo caso da una periodica aggiunta di fieno: ricordiamo che perché le patate siano commestibili non devono prendere il sole.

Nel mio orto ho sperimentato con successo il metodo Ruth Stout, usando solo fieno e senza fare lavorazioni. Il risultato del raccolto è stato sorprendente.

Come e Quando Rincalzare le Patate

La rincalzatura della patata è necessaria per evitare che il nostro tubero prenda troppo sole. Tenere le patate ben sottoterra infatti è fondamentale per poi ottenere un ortaggio commestibile.

I raggi di sole sulle patate agevolano la produzione di solanina, rendendo la patata alla vista di colore verde e tossica per l’uomo. Questo può avvenire soprattutto se la produzione è molto importante e se avete più piante in poco spazio.

Nel corso della crescita delle nostre patate è sempre bene controllare che la parte del colletto sia ben coperta con della terra.

Indicativamente possiamo fare questa operazione almeno due volte nel corso del ciclo colturale della pianta. Se si coltiva le patate nel metodo classico, con una zappa o zappetta si sposta la terra smossa verso il colletto della pianta, creando un piccolo cumulo.

La rincalzatura ci permette anche di contenere le erbe spontanee. Mentre se abbiamo scelto gli altri due metodi, il metodo Ruth Stout o la coltivazione delle patate sotto al cartone, andremo semplicemente ad aggiungere abbondante pacciamatura.

Si può usare sempre del fieno o il materiale che abbiamo a disposizione per tenere sempre bene al coperto le nostre patate.

Quando Seminare le Patate

Il periodo di semina delle patate va indicativamente da febbraio a metà aprile, questo dipende molto dalla zona, del clima e delle temperature raggiunte che non dovrebbero mai scendere sotto gli 8,10 gradi durante la notte. Anche la varietà delle patate incide sui tempi di semina. Di tradizione le patate si seminano il 19 marzo, giorno di San Giuseppe.

In Sicilia è norma seminare le patate anche a febbraio, mentre in zona di montagna, al nord, si mettono in terra molto più tardi e si dovrà aspettare aprile per la semina. Per chi segue la Luna è bene piantare nei giorni di Luna calante, i più adatti sono quelli del primo quarto.

Coltivazione della Patata Americana: Istruzioni Dettagliate

La coltivazione della patata americana è abbastanza semplice, si tratta di una specie che ben si adatta a diversi ambienti e non richiede molte cure. Possiamo provare a metterla nell’orto per scoprire un nuovo ortaggio, gustoso e nutriente.

Trovare semi di batata è difficilissimo, ma questo non è un problema: è possibile infatti ottenere nuove piante grazie alla radice. Cerchiamo quindi le batate da semina, che possono essere ordinate via web o in negozi di agraria forniti. In alternativa possiamo anche comprare la verdura, che si trova nei supermercati, anche se sarebbe meglio scegliere materiale da propagazione selezionato e certificato.

La batata è una pianta molto adattabile in termini di suolo, purché vi sia un buon drenaggio dell’acqua in eccesso. Il clima deve essere mite, sopra i 18°C. Nel nord Italia è opportuno scegliere varietà a ciclo colturale breve (120 giorni), in modo da riuscire ad arrivare al raccolto sfruttando i mesi più caldi dell’anno.

Prima di piantare le batate conviene effettuare una lavorazione profonda con la vanga o preferibilmente con una forca foraterra. In seguito andiamo a zappettare lo strato superiore, incorporando una moderata quantità di concime organico (compost o letame), passeremo poi con un rastrello ad affinare e livellare la superficie.

La pianta di patata americana non vuole un eccesso di azoto nel terreno, che favorirebbe la sua parte vegetativa a scapito della radice, mentre beneficia del potassio.

I semi di batata ipomea sono molto difficili da far germinare, la loro scorza esterna nera è durissima, tanto che il germoglio fatica a vincerla. Procuriamoci quindi delle batate, se le abbiamo coltivate l’anno precedente possiamo provare a preservarne alcune, anche se non è semplicissimo conservarle fino alla primavera, occorre un luogo abbastanza fresco e ventilato.

Da ogni radice-tubero possiamo aspettarci di ottenere una dozzina di germogli, da cui ricavare altrettante piantine. A inizio marzo bisogna mettere la radice in un vaso di 15/20 cm di diametro, riempito con terriccio, lasciando emergere solo l’estremità superiore, da cui vedremo spuntare i germogli. Il vaso deve stare al riparo, la temperatura ideale è di 20°C, bisogna bagnare ogni giorno perché la terra resti umida.

Le piante di batata così ottenute, oppure i germogli da far radicare vanno trapiantati in campo a partire da fine aprile, o comunque quando le temperature minime sono stabilmente sopra ai 15°C.

La patata americana ha il grande pregio di richiedere pochissime cure: nel primo mese di vita sarà utile tener pulito l’appezzamento da erbe spontanee, ma poi la pianta andrà a colonizzare il terreno e sarà in grado di coprire autonomamente la superficie.

Per ottenere ortaggi di maggiori dimensioni e migliore qualità bisogna evitare che le sue diramazioni vadano a radicarsi in più punti, visto che questo distoglierebbe risorse dalla radice principale.

Le esigenze idriche della patata americana sono maggiori all’inizio della coltivazione, in seguito quando la radice arriva in profondità acquisisce più autonomia.

La patata dolce può esser coltivata con successo in vaso, anche se il contenitore deve esser di grande dimensione, soprattutto profondo. Si possono usare allo scopo bidoni o direttamente dei sacchi di terriccio forati.

Parassiti e Malattie

Come molti ortaggi insoliti, anche la batata non presenta grandi problemi in fatto di parassiti. Tra le malattie più comuni che interessano la pianta, segnaliamo la virosi, che però non è possibile curare con nessun metodo naturale. Per contrastare queste patologie bisogna eliminare tempestivamente le piante malate, mentre per la prevenzione è importante effettuare la rotazione colturale e scegliere materiale di propagazione sano.

Raccolta e Conservazione

La raccolta delle patate dolci avviene indicativamente tra settembre e ottobre, a seconda del clima e della varietà piantata. Quando le foglie inferiori cominciano a ingiallire si può cogliere, scalzando l’intera pianta dal terreno, la parte aerea verrà poi tagliata via.

La batata si consuma soprattutto cotta, anche se volendo la si può grattugiare nelle insalate. Può essere impiegata allo stesso modo della patata: cucinata in forno, saltata in padella, lessata oppure fritta, e come alimento è molto ricco di vitamine e di altri elementi nutritivi. Per il suo gusto zuccherino si può utilizzare anche nei dolci, nella preparazione di torte e marmellate.

Coltivare Patate Dolci in Casa

GERMOGLIARE LA PATATA DOLCE IN CASA. Molte persone si dedicano al giardinaggio come hobby, principalmente perché hanno bisogno di un’attività rilassante per iniziare o terminare la giornata. Uno dei preferiti da tutti è coltivare in casa le patate dolci, normalmente, si vedono queste verdure crescere nei campi, ma quando si trova un poco spazio in casa, i vasi in vetro sono la soluzione migliore per la nostra passione.

Anche se può sembrare complicato, coltivare e prendersi cura di queste piante incasa è piuttosto semplice. Ecco una guida approfondita e adatta ai principianti per coltivare patate dolci in vaso, pertanto è fondamentale disporre in anticipo dei materiali e degli strumenti necessari.

Materiali Necessari

  • Patate dolci SIPO
  • Stuzzicadenti
  • Acqua
  • Terriccio
  • Un vaso
  • Concime a lenta cessione

Strumenti Necessari

  • Coltello
  • Piatto poco profondo
  • Contenitori di vetro (uno per ogni tubero)

Passaggi per la Coltivazione

  1. Preparare le patate dolci: Usa il coltello per tagliare i tuberi a pezzi un po’ più piccoli dell’apertura del tuo vaso di vetro. Quindi, trova il centro di ogni patata d infilaci tre stuzzicadenti cerca di entrare in profondità di circa 2-3 centimetri.
  2. Posizionare le patate dolci in acqua: Posiziona ogni tubero in modo che gli stuzzicadenti si appoggino sul bordo del contenitore di vetro. L’estremità appuntita del tubero dovrebbe guardare in basso all’interno del contenitore. Quindi, aggiungi abbastanza acqua in modo da coprire la metà inferiore del tubero. Poi, metti il vaso in un luogo soleggiato e cambia l’acqua ogni due giorni. Potrebbe essere necessario attendere fino a un mese prima che il tubero germogli dall’alto. Questi sono conosciuti come “slip” e sono ciò che utilizzerai per coltivare le tue patate dolci.
  3. Separare i germogli di patate dolci: Una volta che il tubero di patata dolce ha prodotto i germogli, è necessario separarli accuratamente dal tubero uno per uno torcendoli delicatamente per liberarli. Quindi, prendi un piatto fondo pieno d’acqua e adagia ogni slip all’interno. Assicurati che l’acqua copra il fondo dello stelo e che le foglie pendano oltre il bordo. Dopo pochi giorni, vedrai crescere nuove radici e non appena hanno raggiunto una lunghezza di circa 3 centimetri, puoi piantare nel terriccio.
  4. Pianta i germogli nei vasi: Il tuo prossimo passo sarà riempire un vaso con terriccio, quindi, mescola del fertilizzante a lenta cessione in quanto questo darà alla pianta la spinta di cui ha bisogno per crescere. Con le dita, fai un buco nel mezzo del terreno abbastanza profondo da coprire le radici. Metti uno o due germogli e richiudi il terreno circostante delicatamente.
  5. Annaffia la tua pianta: Infine, per i primi due giorni, annaffia leggermente la pianta due volte al giorno. Tenerlo lontano dalla luce solare diretta per evitare shock da trapianto. Dopo un paio di giorni, posiziona il vaso in un luogo soleggiato. Assicurati che il terreno sia umido ma non innaffiarlo eccessivamente. Per capire se devi annaffiare o meno la tua pianta, metti il dito nel terreno fino alla prima nocca se, quando lo togli, la punta del dito è bagnata, significa che la pianta ha ancora sufficientemente bagnata. Se è asciutto, significa che è il momento di annaffiarlo.
  6. Spostare le tue piante all’esterno: Se vuoi tenere le tue piante di patate dolci fuori casa, ci sono alcune cose che devi tenere a mente. Innanzitutto, amano il calore, quindi prima di spostarli, assicurati che non ci siano rischi di gelo, poiché le patate dolci sono estremamente sensibili al gelo. La temperatura ottimale è compresa tra 20º 28ºC, in questo modo si acclimatano gradualmente al clima esterno.

Tabella Riassuntiva della Coltivazione

Aspetto Dettagli
Periodo di semina Febbraio - Aprile (dipende dalla zona e dal clima)
Terreno Sciolto e drenante, pH tra 6 e 6.5
Esposizione Pieno sole
Irrigazione Moderata, evitare ristagni
Raccolta Settembre - Ottobre (quando le foglie ingialliscono)

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