Differenza tra Lievito per Torte Salate e Lievito per Dolci: Guida Completa

Il lievito è uno degli ingredienti più utilizzati in cucina, sia per ricette dolci che salate. Esistono diversi tipi di lievito ed è fondamentale conoscerli e capirne le differenze per scegliere quello più adatto ad ogni preparazione. Se vi siete sempre chiesti quanti tipi di lievito esistono e i vari usi in cucina, siete nel posto giusto! Scopriamo insieme quale lievito scegliere per dolci e salati.

Cos'è il Lievito e a Cosa Serve

Il lievito è un ingrediente di cucina utilizzato per la realizzazione di ricette sia dolci che salate, come torte, pane, pizze e focacce. Composto da microorganismi, il lievito è una sostanza che attiva un processo chiamato “fermentazione”, ovvero la produzione di anidride carbonica all’interno dell’impasto, che permette a quest’ultimo di crescere di volume.

Esistono diversi tipi di Lievito e per chi ama cucinare è necessario conoscerli e capirne le differenze, così da poter scegliere sempre quello più adatto ad ogni preparazione.

Tutti i Tipi di Lievito

Come vi abbiamo anticipato, esistono tanti tipi di Lievito diversi e ognuno di loro è indicato per determinate preparazioni. Qui di seguito scopriremo insieme tutti i Lieviti esistenti (o almeno quelli più utilizzati in cucina), le loro caratteristiche e come si utilizzano.

Lievito di Birra Fresco

Il Lievito di Birra Fresco è uno dei Lieviti più comuni e viene molto utilizzato nell’industria alimentare. Dall’odore particolarmente caratteristico, viene solitamente venduto in panetti e si trova nel banco frigo di tutti i supermercati. È particolarmente economico e, seppur abbia una scadenza breve (solitamente si parla di un mese), può essere tranquillamente congelato.

Per utilizzarlo solitamente lo si fa sciogliere in acqua o latte tiepidi e successivamente si aggiunge agli altri ingredienti. Il lato negativo è che l’utilizzo del Lievito di Birra comporta un tempo di riposo dell’impasto di almeno un paio d’ore, o comunque fino al raddoppio del volume.

Lievito di Birra Secco

Il Lievito di Birra Secco è semplicemente del Lievito di Birra Fresco disidratato. Venduto in granuli, si può conservare in dispensa per circa un anno. Anche in questo caso si tratta di un prodotto abbastanza economico e al supermercato si trova nel reparto dedicato alla pasticceria, proprio accanto agli altri tipi di Lievito in Polvere.

Per utilizzarlo è necessario mescolare i suoi granuli con acqua tiepida zuccherata e attendere la formazione di schiuma, che avviene dopo qualche minuto circa. Esiste anche il Lievito di Birra Secco Istantaneo, che si fa semplicemente sciogliere in acqua tiepida e poi si può aggiungere immediatamente nell’impasto.

Se poi vi state chiedendo come sostituire il Lievito di Birra Secco con quello Fresco, c’è una semplice equivalenza da seguire: 1 grammo di Lievito di Birra Secco si può sostituire con 3 grammi di Lievito di Birra Fresco, e ovviamente viceversa.

Lievito Istantaneo (o Chimico)

Il Lievito Istantaneo, chiamato anche Lievito Chimico, è una polvere bianca simile alla farina di cui esistono varie versioni: alcune più indicate per le ricette dolci e altre specifiche per le ricette salate.

Il Lievito Istantaneo si aggiunge direttamente nell’impasto, solitamente setacciato insieme alla farina. Permette al piatto che vogliamo preparare di lievitare direttamente durante la cottura in forno, a patto che il forno sia preriscaldato e che la cottura avvenga ad una temperatura compresa tra i 140°C e i 180°C.

Venduto solitamente in bustine monodose, il Lievito Istantaneo si trova nel reparto del supermercato dedicato alla pasticceria, accanto agli altri Lieviti. Come vi abbiamo anticipato, di questo tipo di Lievito ne esistono varie versioni, anche se la divisione principale consiste in Lievito Istantaneo per Dolci e Lievito Istantaneo per Torte Salate.

Lievito Istantaneo per Dolci

Il Lievito Istantaneo per Dolci è, proprio come dice il nome, specifico per le preparazioni dolci come torte, biscotti e plumcake. Esiste anche in versione Lievito per Dolci Vanigliato e ultimamente sono disponibili anche Lieviti per Dolci specifici per le determinate preparazioni, come ad esempio il Lievito per Biscotti e il Lievito per Pan di Spagna.

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Lievito Istantaneo per Torte Salate

Il Lievito Istantaneo per Torte Salate, che sarebbe meglio chiamare Lievito Istantaneo per Preparazioni Salate, è l’equivalente salato di quello per dolci e si utilizza in particolare per ricette come pizze, torte salate e plumcake salati. Dal sapore neutro, anche il Lievito Istantaneo Salato è disponibile in versione specifica per determinate ricette, come ad esempio il Lievito per Torte e Piadine e il Lievito per Pizze.

Lievito Madre

Il Lievito Madre, chiamato anche Pasta Madre, è uno dei lieviti naturali più antichi, anche se è tornato in auge solo negli ultimi anni. Solitamente si riceve in dono da chi l’ha già realizzato, ma mantenere in vita la Pasta Madre è un impegno che va assolutamente mantenuto.

Spesso utilizzato in sostituzione del Lievito di Birra, il Lievito Madre è perfetto per la preparazione di tutti quegli alimenti sia dolci che salati caratterizzati da una lunga lievitazione, come ad esempio pane, pizze, focacce, ma anche brioche e bomboloni.

Molto amato perché più facilmente digeribile, il Lievito Madre è un prodotto davvero particolare: ne abbiamo parlato in maniera molto approfondita nella nostra guida su Come Fare il Lievito Madre, che vi consigliamo di non perdervi.

Baking Powder o Lievito al Cremor Tartaro

Il Baking Powder, chiamato spesso anche Lievito al Cremor Tartaro, è il famoso Lievito Baking Americano che troviamo spesso nella lista degli ingredienti delle ricette sia dolci che salate americane.

È difficilmente reperibile in Italia, ma si può sostituire con un altro tipo di Lievito oppure semplicemente preparare in casa. Per acquistarlo già pronto è possibile rivolgersi ai negozi che rivendono alimenti tipici americani (che solitamente sono di importazione), nei supermercati di alimenti biologici oppure nei negozi specializzati in prodotti di pasticceria.

Vi abbiamo parlato in modo approfondito di questo tipo di Lievito nella nostra guida su Come Preparare il Baking Powder in Casa, dove potete non solo scoprire come realizzare questo Lievito Americano in casa, ma anche come sostituirlo con altri tipi di Lievito.

Che Tipo di Lievito Utilizzare?

Spesso durante la preparazione di alcune ricette ci capita di fermarci e chiederci “ma qual è il Lievito adatto per questa ricetta?“. Se anche a voi è capitato, niente paura! Quando ci si avventura nell’arte della panificazione e della pasticceria, il lievito istantaneo diventa un compagno fidato, offrendo la promessa di impasti soffici e gonfi.

Tuttavia, dietro a quelle piccole bustine di polveri bianche, si cela una scienza affascinante che spesso rimane incompresa. La lievitazione è un processo che si basa sulla creazione di anidride carbonica, un gas inerte che fa gonfiare l’impasto, creando le caratteristiche bolle e alveoli. Questo fenomeno è fondamentale per ottenere la consistenza desiderata in prodotti come torte, biscotti, pizze e focacce.

Il primo, che include la pasta madre e il lievito di birra, conferisce il caratteristico sapore a pane e pizza, ma è meno adatto ai dolci. I lieviti istantanei sono comodi e hanno una lunga durata di conservazione. Composti da un sale acido e uno basico, reagiscono con l’impasto acquoso e l’aumento della temperatura nel forno, producendo rapidamente anidride carbonica.

Le bustine di lievito istantaneo contengono una serie di ingredienti, tra cui amido di mais, che regola la reazione tra gli agenti acidi e basici, evitando la formazione di anidride carbonica prima del tempo. Alcuni lieviti possono contenere anche bicarbonato di sodio e cremortartaro, che regolano ulteriormente la reazione chimica. Alcuni contengono difosfato disodico, che rallenta la lievitazione, mentre altri possono includere ammoniaca, che si disperde completamente durante la cottura.

Gli ingredienti possono variare anche tra prodotti convenzionali e biologici. I lieviti per dolci, noti come “vanigliati“, spesso contengono aromi aggiunti come l’etilvanillina. Dall’altra parte, i lieviti per impasti salati di solito non contengono aromi aggiunti.

In conclusione, dietro le apparentemente semplici bustine di lievito istantaneo si nasconde una complessa scienza culinaria. Comprendere le differenze tra i vari tipi di lievito e i loro ingredienti è fondamentale per ottenere risultati culinari soddisfacenti.

Scegliere un lievito oppure un altro dipende da tanti fattori: una lievitazione più lenta modifica l’impasto e lo rende più digeribile; inoltre, il lievito di birra (e ancor di più il lievito madre), conferisce all’impasto un sapore particolare, di solito preferito per le preparazioni salate.

In tutti i casi, nel lievito istantaneo sono presenti una componente acida e una basica, poi amido di mais che favorisce una miscelazione omogenea e spesso sali di calcio degli acidi grassi, come stabilizzanti. Nella maggior parte delle bustine, il composto acido è difosfato disodico e quello basico carbonato acido di sodio (detto anche “bicarbonato”).

Oltre che come agenti lievitanti, sono utilizzati come umettanti e stabilizzanti, per questo sono piuttosto diffusi negli alimenti industriali e li troviamo in prodotti come salumi cotti, formaggi fusi, preparati per budini, carne in scatola e piatti pronti impanati.

L’Efsa (Autorità europea per la sicurezza alimentare) ha riesaminato nel 2019 la sicurezza dell’uso dei fosfati come additivi e ha stabilito per la prima volta una dose giornaliera ammissibile (RDA) che è stata fissata a 40 mg per chilogrammo di peso corporeo al giorno.

Secondo la stessa agenzia, tenendo conto di tutte le fonti di fosforo, l’apporto di questo elemento potrebbe superare l’RDA per i neonati e i bambini con un’assunzione media di fosfati, così come per gli adolescenti con una dieta ricca di fosfati.

Il difosfato disodico non è ammesso nei prodotti per l’infanzia (0-3 anni) e in quelli certificati da agricoltura biologica, dove è sostituito di solito da cremore tartaro (o tartrato di potassio), una sostanza acida ricavata dall’uva.

Il cremore tartaro si può trovare in commercio tal quale e in questo caso, perché abbia effetto lievitante, deve essere miscelato con bicarbonato. Di solito, però le bustine di polvere lievitante a base di cremore tartaro contengono già anche il bicarbonato, nella giusta proporzione. Il lievito istantaneo per pizze e torte salate a marchio Baule Volante, per esempio, contiene amido di mais, tartrato monopotassico e bicarbonato di sodio.

I diversi tipi di lievito istantaneo hanno prezzi differenti, forse a causa dei diversi processi produttivi. Le bustine a base di difosfato disodico di solito contengono 16-18 g di polvere, sono proposte in confezioni da 3 o 4 pezzi e la spesa va da 0,75 € a poco più di 1 € a confezione (15-24 €/kg). Per una confezione da tre bustine di lievito a base di cremore tartaro a marchio San Martino, ognuna del peso di 16 g, si spendono 1,20 € (25 €/kg), mentre 54 g di prodotto a marchio Baule Volante (certificato bio) costano 1,90 € (35 €/kg).

Torte e biscotti, pizze e focacce: per ogni necessità, ecco pronta una bustina di lievito istantaneo - detta anche "lievito chimico". Ma spesso si hanno dubbi sulle polverine bianche - proposte dall’industria alimentare già da metà ‘800 - contenute in bustine su cui compaiono nomi e numeri astrusi.

I primi, pasta madre e lievito di birra, sono costituiti da batteri e funghi che fermentano i carboidrati producendo anidride carbonica e alcol (nel caso del lievito madre, anche acidi organici). Contribuiscono a definire il tipico sapore a pane e pizza.

E qui scendono in campo i lieviti istantanei, pratici e di lunga conservazione. Sono costituiti da un sale acido e un sale basico, il cui incontro in un impasto acquoso, e con l’aumento della temperatura nel forno, porta a una reazione chimica da cui si origina l’ anidride carbonica.

Il bicarbonato è una sostanza molto usata e conosciuta. Il cremortartaro è un sale acido derivato tradizionalmente dal sedimento del vino nelle botti; l’estrazione è naturale nel biologico. È detto anche bitartrato di potassio o idrogenotartrato di potassio e ha come sigla E336.

Un altro tipo di lievito istantaneo si distingue per la presenza di difosfato disodico (E 450), il cui scopo è rallentare la lievitazione, piuttosto rapida con i due sali precedenti - che perciò vanno aggiunti alla fine. I fosfati sono additivi piuttosto usati industrialmente come emulsionanti, tanto che è previsto un limite per chilo corporeo; solo ad alte dosi hanno effetti collaterali.

Nelle bustine ci può essere anche la cosiddetta ammoniaca, che tale non è ma così viene definita per l’odore. I prodotti convenzionali possono contenere sali degli acidi grassi (E 470a) usati come stabilizzanti; privi di effetti collaterali noti, possono però essere di origine animale.

Tranne rari casi di prodotti “neutri”, la maggior parte dei lieviti istantanei ha usi specifici. Gli ingredienti sono più o meno gli stessi, ma alcuni aromi possono fare la differenza. Invece, i lieviti per dolci sono spesso definiti “vaniglinati”, con cioè l’aggiunta dell’aroma etilvanillina.

Concludendo, le bustine di lievito sono pratiche, ben dosate e pronte all’uso. In alternativa si può però utilizzare un buon cremortartaro bio, che è piuttosto versatile e non lascia cattivi sapori.

Lievito di Birra: Domande Frequenti

Ultimamente leggendo i vostri commenti sulle ricette con il lievito di birra ho notato un po’ di confusione. “Benedetta posso sostituire il lievito di birra disidratato con quello fresco? “Posso usare il lievito istantaneo al posto del lievito di birra?” “Posso congelare il lievito di birra?”.

Il lievito di birra si utilizza per fare pane, pizza, focacce, pan brioche sia dolci che salati, croissant, etc. E’ indicato quindi per tutte quelle preparazioni che richiedono una lunga lievitazione prima di essere cotte in forno. Ci sono invece alcune preparazioni come ad esempio ciambelloni, crostate, alcuni tipi di biscotti, plumcake dolci e salati, torte rustiche salate, etc. per le quali è necessario usare il lievito istantaneo. In questo caso la lievitazione avverrà durante la cottura in forno.

Per quanto riguarda il lievito istantaneo, in commercio si può trovare sia quello per preparazioni salate che dolci. Rispondendo quindi alla domanda iniziale la risposta è… assolutamente no! Il lievito di birra viene abitualmente venduto fresco in panetti oppure disidratato in bustine. Entrambi hanno la stessa identica funzione ovvero quella di permettere le lunghe lievitazioni. L’unica differenza è che al lievito di birra disidratato è stata tolta l’acqua, pesando così molto meno di quello fresco. Ed è proprio per questo motivo che spesso mi chiedete in che quantità sostituire l’uno con l’altro.

Il lievito disidratato pesa all’incirca un terzo del lievito di birra fresco. Se la ricetta, per esempio, richiede 3 grammi di lievito di birra disidratato ed io voglio sostituirlo con il lievito fresco, basterà moltiplicare per 3 la quantità di lievito indicata nella ricetta, quindi dovrò usare 9 grammi di lievito di birra fresco.

Molte ricette richiedono di sciogliere il lievito di birra fresco in un liquido, in genere acqua o latte, prima di essere utilizzato. E’ importante che il liquido sia appena tiepido, in quanto se è troppo caldo, il lievito, rischia di essere meno vitale compromettendone la sua efficacia. Altre ricette richiedono di sbriciolare il panetto di lievito direttamente nella farina: questo metodo, anche se meno utilizzato, è comunque efficace, poiché il lievito si scioglierà perfettamente durante la lavorazione dell’impasto. Io uso per le mie ricette il Lievito di Birra Mastro Fornaio Paneangeli che aggiungo direttamente alla farina e, come per il lievito fresco, è consigliato aggiungere un paio di cucchiaini di zucchero per farlo funzionare meglio. E’ comodo perché rispetto a quello fresco si conserva in dispensa per molto tempo ed è subito pronto all’uso!

Come abbiamo visto il lievito fresco e quello disidratato sono esattamente la stessa cosa… quindi uno non è migliore dell’altro. Piuttosto è meglio dire che il lievito disidratato è più sicuro nell’efficacia rispetto a quello fresco, dato che quest’ultimo è estremamente delicato e tende a “rovinarsi” facilmente.

In molti mi scrivete che ultimamente trovate nei supermercati confezioni da mezzo kg di lievito di birra fresco e non sapete come conservarlo. Vi consiglio di porzionarlo in dosi da 20 - 25 grammi, avvolgerlo nella pellicola trasparente oppure metterlo in sacchetti per il gelo e conservarlo in freezer. Al momento del bisogno potete tirare fuori dal freezer la dose di cui avete bisogno e sbriciolarlo direttamente nell’acqua o nel latte tiepido.

Questa è una delle domande che mi fate più spesso, e la risposta è assolutamente sì! Spesso le ricette di lievitati richiedono solo una piccola parte di lievito disidratato come nel caso del pane comodo 2 grammi di lievito. Quindi come conservare il lievito rimasto nella bustina?

Tabella Riassuntiva dei Tipi di Lievito

Tipo di Lievito Utilizzo Caratteristiche
Lievito di Birra Fresco Pane, pizza, focacce Si conserva in frigo, lievitazione lenta
Lievito di Birra Secco Pane, pizza, focacce Si conserva in dispensa, lievitazione lenta
Lievito Istantaneo per Dolci Torte, biscotti, plumcake dolci Lievitazione in forno, spesso vanigliato
Lievito Istantaneo per Torte Salate Pizze, torte salate, plumcake salati Lievitazione in forno, sapore neutro
Lievito Madre Pane, pizza, focacce, brioche Lievitazione molto lunga, sapore caratteristico
Baking Powder (Cremor Tartaro) Ricette americane dolci e salate Lievitazione rapida, si può fare in casa

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