La Pasta di Gragnano è un prodotto secolare, un autentico rappresentante della cultura gastronomica italiana. Ma chi conosce la sua storia? Scopriamo insieme le origini e l'evoluzione di questa eccellenza.
Le Antiche Origini
La tradizione pastaia di Gragnano risale addirittura all’epoca dei Romani. Chiaramente la tradizione della pastificazione a Gragnano data ben più indietro, quando già i Romani macinavano il grano: le acque del torrente Vernotico, che scendevano lungo la Valle dei Mulini, azionavano le pale che macinavano le messi in arrivo via mare dalle colonie romane.
L’esigenza delle popolazioni più povere di avere a disposizione un alimento che si conservasse nel tempo e che riuscisse anche ad assicurare un buon apporto calorico e soprattutto un costo contenuto, portò alle prime produzioni di pasta secca. Köyhimpien luokkien tarpeesta saada edullisia ja nopeasti kyllästäviä elintarvikkeita syntyi uusi tuotanto, kuivatusta pastasta, joka mahdollisti semolan pitkän säilytyksen.
Il XVI Secolo: Nascita della Pasta di Gragnano
La produzione della pasta tipica di Gragnano risale al XVI secolo: fu infatti in questa epoca che furono costruiti i primi pastifici a conduzione familiare in Campania. Pasta di Gragnano -tuotannon juuret, kuten sen tänä päivänä tunnemme, juontavat juurensa XVI vuosisadalle. In questa epoca d’oro sorsero grandi pastifici che esponevano i maccheroni ad essiccare nelle strade: il 75% della popolazione lavorava nell’industria dei maccheroni, i pastifici erano più di cento e producevano oltre mille quintali di pasta al giorno.
Olemme Napolin kuningaskunnassa, jossa "Maccheronari" (tai oikeammin pastan myyjät) hallitsivat jo paikallista markkinaa matalan pastahinnan ansiosta, jota kasvava kysyntä suuren kansanväestön vuoksi kannusti.
Il Riconoscimento Reale
Il primo riconoscimento della pasta di Gragnano è dovuto al Re Ferdinando di Borbone che nel 1845 diede la possibilità ai produttori della cittadina di fornire la pasta lunga per un pranzo di corte. Vuonna 1845 tapahtui käänne: Ferdinando II Borbone, lounaan aikana, myönsi gragnanolaisille pastantekijöille oikeuden toimittaa pitkät pasta keittiöihin. Da quel momento, Gragnano ebbe l’appellativo di “Città dei Maccheroni“.
Tämän jälkeen Gragnano sai lempinimen "Maccheronien kaupunki"; 75% Gragnanon väestöstä työskenteli pastan parissa, tuottaen yli 1000 quintali pastaa päivässä. Gragnanon kaduilla pastaa kuivattiin, ja kaupungin kehitys ja rakentaminen tapahtuivat pastan tuotannon helpottamiseksi, tehden kaduista tuulevia ja aurinkoisia. Lyhyesti sanottuna Gragnano muuttui suureksi luonnolliseksi kuivuriksi, jossa pastan kuivattamiseen käytettiin bambukeppejä.
L'Espansione e l'Industrializzazione
Sul finire dell’800, anche grazie all’arrivo della rete ferroviaria, ci fu un notevole aumento delle esportazioni di pasta, soprattutto verso i paesi dove c’erano i maggiori flussi migratori italiani, come ad esempio gli Stati Uniti. Viennit kasvoivat eksponentiaalisesti noin kahdenkymmenen vuoden ajan, kunnes vuonna 1913 saavutettiin huippu 709.000 quintalia. Gragnanon nimi vakiintui Yhdysvalloissa, tehden pasta di Gragnanosta erittäin tunnetun ja arvostetun tuotteen.
Gli industriali pastai tra il 1892 e il 1913-14, prima dello scoppio della Grande Guerra, fecero grandi investimenti per la meccanizzazione della lavorazione, incrementando le produzioni. Gragnanon pastateollisuus teki suuria investointeja tuotannon mekanisoimiseen vuosina 1892 ja 1913-14, ennen Suuren Sodaan puhkeamista, mikä lisäsi tuotantoa merkittävästi. Kyseessä oli tehtaissa, joissa oli höyrykoneita, sähkövaloa ja paljon työntekijöitä. Si trattava di fabbriche fornite di motori a vapore, luce elettrica e molti dipendenti.
Nel 1900 il confronto fra la produzione artigianale e la nascente industria del nord determinò una drastica diminuzione dei pastifici gragnanesi.
Le Difficoltà del XX Secolo
Con il fascismo, la situazione peggiorò: nel Luglio 1925 Benito Mussolini diede il via alla Battaglia del Grano per colmare il divario che c'era tra il consumo di grano e la sua produzione nel territorio. Vuonna 1915 ensimmäisen maailmansodan syttyminen johti kriisiin ei vain Gragnanon pastateollisuudessa, vaan myös koko niemimaalla. Fasismin myötä tilanne heikentyi entisestään. 4. heinäkuuta 1925 Benito Mussolini käynnisti Vihannes-sodan, jonka tavoitteena oli kuroa umpeen ero vehnän kulutuksen ja tuotannon välillä Italiassa.
Dal secondo dopoguerra fino ai nostri giorni, i pastifici di grandi dimensioni del centro Nord hanno conosciuto una notevole espansione, a discapito di quelli meridionali. Ensimmäisen sodanjälkeisen ajan alussa alkoi laajentua suurikokoisten pastateollisuuksien toimintaa Pohjois- ja Keski-Italian alueilla. Edellisen kriisin läpikäyneet käsityöläispastatehtaat sopeutuivat voimakkaasti.
La Pasta di Gragnano IGP Oggi
Oggi pasta di Gragnano on sertifioitu I.G.P. , merkki, joka takaa maantieteellisen alkuperän suojelun. La zona di produzione e confezionamento della Indicazione Geografica Protetta I.G.P. È questo il momento più delicato di tutto il ciclo produttivo.
Gli ingredienti base di questa pasta sono caratterizzati dalla semola di grano duro e dall’acqua della locale falda acquifera. Sotto il profilo delle caratteristiche fisiche e organolettiche la Pasta di Gragnano I.G.P. ha un aspetto esterno omogeneo, senza macchie, tagli, fessure o bolle d’aria. La pasta di Gragnano si caratterizza per un colore giallo paglierino, per la completa assenza di malformazioni sulla forma e sul taglio, non deve avere macchie o bolle.
Anche se nel corso degli anni, i maestri dei pastifici si sono dilettati con diversi tipi di formati, quelli maggiormente comuni sono rappresentati da spaghetti, pacciarielli, scialatielli, penne rigate, linguine, fusilloni. Uno dei principali punti di forza della pasta di Gragnano è data dal fatto di presentare una superficie rugosa che da un lato assicura una cottura perfettamente al dente e dall’altro, favorisce il legarsi del condimento alla pasta. Negli ultimi anni, inoltre, la pasta di Gragnano è presenta anche senza glutine e quindi può essere consumata senza problemi anche dai celiaci.
Tässä siis tarina yhdestä Italian tyypillisimmistä ja arvostetuimmista tuotteista maailmalla. Kuinka emme voisi rakastaa sitä? Ei muuta kuin valmistelemaan herkullista pasta-annosta valitsemalla lukuisten saatavilla olevien muotojen joukosta.
🍝 La pasta è la nostra diva quotidiana: protagonista in tutte le case, regge la scena come nessun altro ingrediente. E Gragnano? È la sua Hollywood. Dal 𝟏𝟐 𝒂𝒍 𝟏𝟒 𝒔𝒆𝒕𝒕𝒆𝒎𝒃𝒓𝒆 si accendono i riflettori su Gragnano Città della Pasta 2025 con un’unica protagonista: iconica, irresistibile, da standing ovation … la Pasta di Gragnano IGP. Tre giorni di show cooking, degustazioni, spettacoli e performance con chef stellati, artisti, musicisti e - naturalmente - i veri divi: rigatoni, paccheri, fusilli & co. L’edizione 2025 sarà un omaggio alla pasta come vera diva della cucina italiana, celebrata attraverso un concept ispirato al mondo del cinema. Consorzio di tutela della Pasta di Gragnano IGP. Cinquecento anni di storia.
La Fabbrica della Pasta di Gragnano accoglie quotidianamente visitatori da ogni parte del mondo, assieme a numerose scolaresche. Ospita diversi eventi culturali e meeting, molti dei quali in tematiche proprie della storia aziendale ed enogastronomia.
La storia della Fabbrica della pasta di Gragnano
Il Museo della Pasta di Gragnano
Un Museo dedicato all’arte bianca della Pasta di Gragnano di grande fascino e contenuti storiografici, con reperti di straordinario interesse. Frutto di anni di ricerche di antica repertistica ed impreziosito da numerosi reperti delle prime Fabbriche di Famiglia, il Museo privato de “La Fabbrica della Pasta di Gragnano” rappresenta oggi un autentico fiore all’occhiello della centenaria tradizione e storia della Pasta di Gragnano!
Antichi torchi in legno di straordinaria fattura, canne con pasta stesa ad asciugare, antiche trafile e strumenti di Pastai, uno dei primissimi trabatti in legno, rarissime immagini e foto di Gragnano, delle primissime macchine di produzione, e molto altro ancora, danno vista ad un percorso museale ricco e affascinante, che lascia tutti i visitatori in visibilio. I reperti esposti nel Museo sono più di 300 ed alcuni dei quali anche di particolare rarità.
Su tutti emergono degli straordinari torchi in legno, per la lavorazione a mano nelle prime fabbriche di Pasta risalenti al 1600. L’angolo dei torchi espone più di 50 reperti di diverse dimensioni e fattura. Si uniscono poi in esposizione alcune madie e gramole in legno, dove si impastava a mano la semola con l’acqua di Gragnano. Diverse trafile in bronzo dell’800, assieme ad un rarissimo tagliapenne in legno, uno dei primissimi trabatti sempre in legno, e numerosa utensileria di antichi Pastai, completano la repertistica che va dal XVII al XIX secolo.
Tra i fiori all’occhiello dell’esposizione è la sequenza di impastatrice, gramolatrice e Pressa, tra i primissimi esemplari meccanici di inizio ‘900. Più di 300 reperti, alcuni dei quali risalenti al ‘600, compongono una esposizione unica, visitabile ogni giorno nella nostra Fabbrica nel cuore di Gragnano… per un suggestivo “Viaggio nel tempo”.
Periodo | Eventi Chiave |
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Epoca Romana | Macinazione del grano con le acque del torrente Vernotico |
XVI Secolo | Costruzione dei primi pastifici familiari |
1845 | Re Ferdinando II Borbone concede ai pastai di Gragnano il diritto di fornire la corte |
Fine '800 | Aumento delle esportazioni grazie alla rete ferroviaria |
Inizio '900 | Investimenti nella meccanizzazione della produzione |
Oggi | Pasta di Gragnano certificata IGP |