Le trattorie fuori Roma rappresentano la fuga ideale dalla routine quotidiana, offrendo un'immersione nell'aria fresca primaverile e nei sapori autentici del pranzo domenicale, o del pranzo di Pasqua, in un'atmosfera rustica e accogliente.
Dall'agro romano ai Castelli Romani, passando per la Sabina e il Tuscolo, la scelta è vasta: casali ristrutturati, osterie storiche, agriturismi o fraschette con vista panoramica. A pochi minuti d'auto dalla capitale, si possono trovare trattorie per tutti i gusti, perfette per un pranzo in famiglia, un ricordo indelebile o una serata tra amici all'insegna della tradizione.
(Ri)Scoprire il Piacere del "Fuori Porta"
Riscoprite il piacere di una gita fuori porta a un'ora d'auto (o anche meno) dall'urbe, trovando la trattoria giusta per voi nella campagna romana. Che abbiate voglia di cucina romana casalinga, di pesce fresco del Tirreno o del vino buono dei Castelli, non dimenticate di consultare i menu, le specialità della casa, i prezzi, la distanza da Roma e le recensioni di ogni trattoria.
Ecco alcune delle migliori trattorie fuori Roma, pronte ad accogliervi a tavola:
Il Torchio (Frascati)
Un indirizzo convincente per il buon rapporto qualità-prezzo, situato nella parte bassa di Frascati. All'interno, l'ambiente unico e spazioso con un grande torchio al centro può diventare un po' rumoroso se affollato. Nonostante il menu limitato, i piatti offrono leggerezza e gusto. Si consiglia l'apertura con le ottime polpette di lesso di bufala (8 €) o con baccalà, puntarelle e cavolfiore (8 €). Molto buoni gli gnocchi con i broccoli (13 €). Tra i secondi, da provare l'indovinato brisket (punta di petto di manzo) alla paprika con broccoletti e sedano rapa o anche il torchioburger (16 €). Per concludere, concedetevi il gelato di arachidi (7 €). Prezzo a persona: 40 €.
L’Oste della Bon’Ora (Grottaferrata)
La tradizione nel cuore dei Castelli Romani: questa è l'Oste della Bon'Ora. Una storia di famiglia. Le numerose sale offrono diverse prospettive del ristorante, come quella all'ingresso, da cui si può osservare il lavoro della brigata di cucina, o quella con il camino, fino alla luminosa stanza veranda. La proposta culinaria, suddivisa in 3 menu diversi, è autentica e genuina, con piatti della tradizione romanesca rivisitati in modo personale. Dalla punta di vitella porchettata (14 €) alla pasta broccoli e arzille (18 €) all'immancabile cacio e pepe (14 €). Da provare la guancia brasata al Cesanese (18 €) e, per concludere, ricotta e visciole per tutti (8 €).
La Chicca (Canale Monterano)
Un casale ben ristrutturato non lontano dal borgo di Bracciano, appena fuori Canale Monterano, nella quiete della campagna, con quattro camere disponibili. Nella sala rustica o, in stagione, nella fresca veranda si gusta una cucina di sostanza. Il consiglio è di iniziare con La Chicca, una breve degustazione di specialità locali come la susianella di Viterbo, il caciofiore della Campagna Romana o i fagioli del purgatorio di Gradoli. Poi, fettuccine al ragù viterbese di coniglio (13 €) o gnocchi con pomodorini gialli e rossi e crema di bufalina (13 €). Tra i secondi spiccano cotolette d'abbacchio fritte (16 €) e maialino porchettato (13 €).
La Torre a Torrimpietra
Una trattoria di forte suggestione poco fuori Roma, romanticamente ambientata nelle cantine del castello di Torrimpietra, oggi proprietà di un'azienda agricola da dove proviene buona parte della materia prima usata in cucina. La carne è protagonista, il filetto di maiale cotto a bassa temperatura, con finocchi e salsa ai grani di senape (16 €) è delizioso. Ma si può spaziare tra antipasti e primi, per esempio le pallotte cacio e ova con pomodoro affumicato e cavolo nero (14 €) o i ravioli farciti con patate e pecorino, con zucca e crumble ai pomodori secchi (19 €).
Il Casaletto (Maccarese)
La grande sala del ristorante si trova in una bottega nel retro del castello di San Giorgio a Maccarese, vicino Roma ma non troppo distante da Fregene. Siamo comunque in campagna, con il vantaggio di avere a disposizione un fascinoso giardino pieno di tavoli per mangiare all'aperto quando la stagione lo consente. Sono numerosi i prodotti dell'azienda agricola di proprietà, e la carta degli oli è una gradita sorpresa. Le proposte dalla griglia dominano il menu, con la carne di scottona locale (fiorentina a 60 €/kg) in evidenza. Da provare il fieno di Maccarese (15 €), sottile pasta all'uovo al ragù di quattro carni e abbondante pecorino.
Zeromiglia (Anzio)
Vicino al porto di Anzio, ecco un indirizzo sicuro per chi ama il pesce fresco o, per meglio dire, appena scaricato dalle barche. Sono anni che l'esigente clientela dell'osteria non resiste al richiamo dei crudi, come l'antipasto misto di crudité con selezione di tre tartare e crostacei (28 €), o degli spaghetti con le vongole veraci più buoni della città (15 €), per non parlare dei tonnarelli al sugo di pesce (18 €). Una trattoria di mare che consente di mangiare bene spendendo poco, come vuole l'adagio. A pranzo, scegliendo Zeromiglia, un menu fisso deciso dallo chef in base al pesce giornaliero, si spendono 25 € a persona per mangiare sei assaggi di antipasti, due primi, due assaggi di pesce e una frittura di totani a centro tavola. Anche il menu alla carta è dominato dal pesce, con abbondanza di grigliate e fritture, come quella con totani e calamari (15 €). Il piatto da non mancare per nessuna ragione?
Gabbarini (Genzano)
Pietrino e Renata Gabbarini, oste e cuoca amatissimi nella loro prima dimora a Genzano, dal dicembre 2020, dopo quasi cinquant'anni di attività, hanno riaperto i battenti vicino al lago. La sapienza non è cambiata, grazie alla figlia Giorgia che ha preso in mano le redini della trattoria. Le sfoglie sono quelle della casa, come pappardelle, fettuccine e ravioli che nel menu del giorno, creato in base alla spesa del mattino e recitato a voce, trovate per esempio col sugo di cinghiale. Insieme ad abbondanti porzioni di coniglio alla cacciatora, supplì e crostate casalinghe. Dehors piacevole, vini del territorio e accoglienza come in famiglia.
Osteria dell’Arco (Genzano)
Nel centro di Genzano, all'angolo di una caratteristica piazzetta, un'osteria semplice e curata che nel periodo estivo consente di godere di un bel pergolato. Il menu è improntato soprattutto su piatti di carne, interiora e verdure, come da più classica tradizione. L'antipasto (per due) da non perdere (20 €) include crostini di milza, polpettine di bollito, trippa, fagioli con la salsiccia e coppa di testa di vitella artigianale. Poi si può scegliere tra le proposte del giorno, dove raramente mancano fettuccine col ragù bianco di cinghiale (16 €), rigatoni con la pajata (16 €) e gnocchi all'amatriciana (12 €). Si prosegue volendo con saltimbocca (12 €) e coda alla vaccinara (12 €).
Il Bersagliere (Allumiere)
Un locale dalla lunga storia, ampio, adatto anche a gruppi e famiglie, situato sulla piazza principale di Allumiere, un piccolo centro della Maremma laziale affacciato verso il mare di Civitavecchia. Una trattoria fuori porta non comune, anche se leggermente più distante delle altre da Roma, capace di portare avanti con tenacia tradizioni e valori locali. Cucina povera, ma ricca di spunti interessanti a metà tra i sapori della Tuscia e quelli maremmani. Molti sono i piatti introvabili altrove. Nell'antipasto misto (13 €) della casa c'è anche la mentucciata (antica zuppa a base di patate). Di primo, una formidabile minestra di fagioli con maltagliati (11 €), tonnarelli con fave, guanciale e pecorino, e pappardelle con ragù bianco di scottona. Le carni trionfano tra i secondi: maialino al forno (13 €) e spezzatino di maremmana con mandorle e uva passa.
Ristorante Pepe (Gallicano nel Lazio)
Prezzo a persona: menu fisso di pesce da 5 portate a 40 €, menu da due portate dedicati a fiorentina (50 €), costata (30 €) e tagliata (25 €). Si può scegliere tra diversi menu tematici, e la carta è divisa tra terra, mare e pizza. Sono molto invitanti i primi piatti, in particolare il mezzo metro di cannelloni con porcini, nocciole e liquirizia (18 €) e le fettuccine totano gamberi e datterini (12 €). Ma è la griglia la protagonista principale del ristorante, immerso nel verde del caratteristico borgo di Gallicano nel Lazio.
Casale Rufini (Palestrina)
Sapori casalinghi in questo baluardo territoriale fuori porta dal 1950, locale bello e caldo, intagliato tra legno, pietra e aromi artigiani. Da provare senza esitazione i mitologici cannelloni che scombussolano le sinapsi al ritmo di una melodia familiare, e le pappardelle alla bifolca, strisce di pasta all'uovo fatte in casa, satolle nel condimento al ragout di cortile bianco (entrambi 14 €). Ma non c'è che l'imbarazzo della scelta nel lungo menu: il quinto quarto, gli eccezionali secondi di carne e il famoso tiramisù con mascarpone artigianale a latte crudo (9 €).
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Osteria Agricola Baccano (Campagnano)
Marco Pasquali e Ines Cappelli hanno trasformato una vecchia trattoria nel centro storico di Campagnano, piccolo comune a nord di Roma, nel terminale goloso della loro azienda agricola biodinamica. Dalle sorprendenti materie prime nascono piatti intramontabili della cucina romana come il baccalà alla trasteverina (16 €), la trippa e la coda alla vaccinara (17 €), che sono il vanto di questa osteria d'altri tempi, familiare nell'atmosfera e accogliente nell'ambiente. Da non perdere per nessuna ragione il fritto dell'orto (13 €), vera specialità del locale.
Armando al Pantheon
Insegna sicura, di quelle che non riservano mai cattive sorprese, a cominciare dal servizio sempre attento e cordiale, l'atmosfera retrò e familiare, per finire con la cucina solida, incentrata sui grandi classici della gastronomia laziale da gustare nelle pittoresche terrazze. Gricia, cacio e pepe, amatriciana (12 €), saltimbocca alla romana (16 €), abbacchio a scottadito (22 €) e tiramisù (8 €).
Pizzerie Premiate nel Lazio
Nell'edizione 2021 della Guida Pizzerie d’Italia del Gambero Rosso, sono state premiate diverse pizzerie romane con i tre spicchi e le tre rotelle. Tra i nuovi ingressi nei Tre Spicchi spiccano Amalia Costantini con "Mater" a Fiano Romano, Marco Rufini con "Casale Rufini" a Palestrina, e Jacopo Mercuro con "180g Pizzeria Romana" a Roma.
Una delle pizze premiate è la pizza carciofara di Casale Rufini a Palestrina (Rm): fior di latte, carciofo alla romana, guanciale e pecorino. Una pizza bella da vedere e ottima da mangiare, con cottura perfetta e prodotti in combinazione tra loro, dai gusti che si distinguono in maniera inequivocabile verso la bontà.
Riepilogo Trattorie e Pizzerie Consigliate
| Nome | Località | Specialità |
|---|---|---|
| Il Torchio | Frascati | Polpette di lesso di bufala, Brisket |
| L’Oste della Bon’Ora | Grottaferrata | Cucina romanesca rivisitata |
| La Chicca | Canale Monterano | Susianella di Viterbo, Caciofiore |
| La Torre a Torrimpietra | Torrimpietra | Filetto di maiale cotto a bassa temperatura |
| Il Casaletto | Maccarese | Grigliate di carne, Fieno di Maccarese |
| Zeromiglia | Anzio | Pesce Fresco, Crudité |
| Gabbarini | Genzano | Pappardelle al ragù di cinghiale |
| Osteria dell’Arco | Genzano | Piatti di carne, Interiora |
| Il Bersagliere | Allumiere | Cucina Maremmana |
| Ristorante Pepe | Gallicano nel Lazio | Grigliata di carne, Primi piatti |
| Casale Rufini | Palestrina | Cannelloni, Pappardelle alla bifolca |
| Osteria Agricola Baccano | Campagnano | Baccalà alla trasteverina, Trippa |
| Armando al Pantheon | Roma | Cucina Laziale |