Nel panorama culinario italiano, emergono ristoranti che, pur radicati nella tradizione, sanno innovare e sorprendere. Uno di questi è Cucina Rambaldi, situato a Villar Dora, all'imbocco della Val Susa. Questo locale, guidato dallo chef Giuseppe Rambaldi e dalla moglie Milena Pozzi, offre un'esperienza gastronomica che affonda le radici nel passato, ma si proietta con decisione nel presente.
Giuseppe Rambaldi, detto "Rambo", non è il tipico cuoco moderno. Non è, come i suoi coetanei, al soldo di fondi o investitori. Ha un piccolo ristorante di proprietà in una località forse non turistica, dove ci si deve capitare apposta. Ma è proprio questa autenticità che rende Cucina Rambaldi un luogo speciale.
Sala interna del ristorante Cucina Rambaldi
Un Cuoco Antico, ma Pop
Giuseppe Rambaldi è un cuoco "antico pop", capace di tradurre le radici del passato in piatti attuali e dinamici. Non ha nulla del cuoco moderno, ma possiede una gentilezza innata, una modestia d'altri tempi e una sensibilità profonda, che gli consentono di creare piatti immediati, supportati da una tecnica sicura.
Rambaldi ha preferito essere autonomo e fare ciò che gli piaceva, dimostrando che non è necessario seguire le mode o gli stage internazionali per eccellere. Ha attraversato due anni di Covid puntando sulla cucina ancestrale, ma senza rinunciare a incursioni creative.
Il Menu Degustazione: Un Viaggio tra Sapori e Tradizioni
Il menu degustazione corrente di Cucina Rambaldi (85 Euro, otto portate) è un'esperienza che vale il doppio. È pop, futurista, classicista, contemporaneo, spiazzante e leggero. È difficile trovare una definizione univoca, perché c'è tanta storia e tanta capacità.
L'incipit è spiazzante: cavolo cotto nell'acqua di mozzarella con latte di cocco, cotto sotto sale, accompagnato da un burro erborinato inoculato dalle spore di Roquefort. A seguire, un carciofo bollito con salsa al vino bianco e ostrica mi-cuit, che rivela le grandissime capacità dello chef di saucier.
Cavolo sotto sale
Un punto focale del menu è il risotto "Alla Rossini" con doppio foie gras, tartufo nero e Madeira. Un incrocio perfetto tra Piemonte e Francia, un piatto che rischia di diventare uno dei must annuali.
Risotto alla Rossini
Colpisce la capacità di innestare il classicismo in sentieri discosti, inconsueti, poco esplorati e trovare alla fine sempre una matrice familiare, come la stessa Cucina Rambaldi che accoglie qualunque ospite come una persona di casa.
B-Sides: Un Menu Degustazione Fuori dal Percorso Indicato
Da pochi mesi, solo su ordinazione, Rambaldi propone "B-Sides", un menu degustazione completamente al di fuori del percorso indicato. Pezzi ri-arrangiati, scartati inizialmente che poi trovano spazio nel lato posteriore del disco, versioni differenti dall'originale. Viste le premesse, direi che non c'è tempo di aspettare.
Selezione di vini
L'Eredità di Davide Scabin e l'Importanza della Solidità
Giuseppe Rambaldi ha vissuto l'epoca di fermento e fuochi d'artificio al Combal.Zero, il laboratorio più futurista della nostra cucina dove Davide Scabin ha spinto sull'acceleratore del nuovo. Ma Rambaldi ha saputo trovare la sua quadra, istituendo la sua dimora all'imbocco della Val di Susa.
Rambaldi è l'unico vero allievo di Scabin, un artista puro che non ha lasciato una scuola come Marchesi e Bottura. Da Ferrara è stato lì, tra Rivoli e Almese, e ha sedimentato stile creativo e rispetto per i luoghi della sua vita.
Il suo è un vero ristorante moderno, dove il menu piemontese è rigoroso e il vitello tonnato da autentica Casa Savoia, dove cervella e cipolla è il piatto più richiesto e i cappelletti a regola d'arte hanno preso il posto degli agnolotti. Ma anche dove, nel saltapicchiare tra menu contemporaneo e proposte fuori carta, le lumache alla Ravigote sono semplicemente sensazionali, il carciofo con fonduta di parmigiano alla liquirizia e vaniglia è una nuvola, e l'inserimento volontario della finanziera ci ha fatto capire che noi una finanziera come Dio comanda non l'avevamo ancora mangiata.
Carciofo fonduta di parmigiano liquirizia e vaniglia
La modernità è proprio questa, conoscere profondamente le tradizioni e le tecniche, saper cogliere l'universale delle culture particolari (regionali e internazionali) e darne una versione e visione compiuta, intellegibile, che termina essenzialmente in un piatto fruibile, caldo, cucinato e piacevolmente impiattato, magari in una stoviglia preziosa che richiama pranzi familiari.
Convivialità, curiosità, calore. In una cucina apparentemente semplice, che dimostra ancora una volta che complicare è facile, e semplificare è difficile.
Pranzo da CUCINA RAMBALDI - Stellati non stellati
Ristoranti Migliori d'Italia: Torino in Ottima Posizione
Cucina Rambaldi non è l'unico ristorante torinese a distinguersi. Nella speciale classifica dei 100 ristoranti migliori d'Italia di The Fork, Torino si piazza subito a ridosso del podio. Nella top-30 anche Caciucco, Ristrot Guviol, La Ferramenta del Gusto Emiliano e Canton Divino, a Avigliana.
Questi riconoscimenti dimostrano come, nonostante le difficoltà del settore della ristorazione, molti ristoranti continuino a offrire esperienze indimenticabili a migliaia di clienti.
Ristoranti Torinesi nella Top 100 di TheFork
| Ristorante | Posizione |
|---|---|
| Caciucco | 20 |
| Ristrot Guviol | 24 |
| La Ferramenta del Gusto Emiliano | 27 |
| Canton Divino (Avigliana) | 30 |
tags: #nuovo #sushi #villar #dora #recensioni