Avete voglia di provare qualche ricetta tipica pasquale diversa dalla solita colomba? Sono davvero tantissimi i lievitati che, da Nord a Sud, imbandiscono le tavole degli italiani. Tra i più famosi ricordiamo la torta di Pasqua umbra, la crescia al formaggio e il casatiello napoletano.
Oggi vi proponiamo la ricetta della pagnotta pasquale romagnola, un lievitato dolce tipico della località di Sarsina, in Romagna. Soffice, profumata e poco dolce, l’impasto viene arricchito semplicemente con dell’uva passa.
Storia e Origini della Pagnotta Pasquale
La Pagnotta pasquale, oltre che di Sarsina, è tipica di alcuni comuni limitrofi come Mercato Saraceno e Cesena ma è nella prima che tutti gli anni, le due domeniche antecedenti la Pasqua, si tiene la Sagra della Pagnotta. Di recente questo dolce pasquale è stato inserito tra i Prodotti Agroalimentari Tradizionali (P.A.T.) della regione.
Non si conosce la storia di questa ricetta, come sia nata e quando, ma il suo nome è legato alla cittadina di Sarsina, a circa 30 km da Cesena, nella Valle del fiume Savio, affacciata al maestoso parco delle foreste casentinesi. Ed è a Sarsina che è nato il famoso commediografo latino Plauto, ispiratore della commedia moderna, e che si tiene ogni anno la Sagra della pagnotta.
Tradizionalmente questa focaccia si preparava durante la settimana santa per poi consumarla a colazione la mattina del giorno di Pasqua accompagnandola con salumi, uova benedette (un po’ come la pizza ricresciuta romana) e un bicchiere di Sangiovese. Sembra che, tradizionalmente, la pagnotta fosse consumata durante la colazione nel giorno della Santa Pasqua, accompagnata dalle uova sode (benedette) e da un bicchiere di vino rosso locale.
La Pagnotta nasce come dolce da colazione per il giorno di Pasqua, una festa che, dopo le privazioni del periodo di Quaresima, rappresentava un momento molto importante. La tradizione romagnola prevede, infatti, di iniziare il giorno di festa con una colazione abbondante da consumare a tavola insieme a tutta la famiglia. In tavola si portava per prima cosa la Pagnotta pasquale, una vera e propria icona della Pasqua romagnola, insieme alle uova sode benedette, al primo salame dell’anno, rigorosamente casareccio, e a un bel bicchiere di Sangiovese.
Un tempo, la pagnotta romagnola veniva preparata con una lunga lievitazione utilizzando l’impasto fermentato, quello che noi oggi chiamiamo lievito madre. Pensate che per favorire la lievitazione, il panetto spesso veniva messo nel letto, sotto le coperte, insieme al prete, un aggeggio d’altri tempi all’interno del quale si mettevano le braci.
Ancora oggi, le nostre nonne e mamme ci raccontano che un tempo non tutte le famiglie disponevano di un forno a legna per cuocere il pane o, come in questo caso, le Pagnotte di Pasqua, quindi, si portavano le Pagnotte da un vicino che possedesse il forno oppure dal panettiere che, con poche lire, infornava per loro. In questi casi, per trasportare le Pagnotte si utilizzavano delle assi di legno, a volte si staccavano temporaneamente gli scuri delle finestre da usare come asse.
Ogni famiglia impastava la Pagnotta; era usanza andare di casa in casa a vedere come procedeva la lievitazione. Una volta sfornata questa prelibatezza, tra le famiglie si usava scambiarsene un pezzo, come fosse una piccola “gara” per decretare la più buona. Un dolce semplice ma prelibato, dal sapore di ricordi, tradizione, ritmi lenti, attesa e mani sapienti nell’impastare.
La tradizione della Pagnotta pasquale è diffusa in tutta la Romagna, e in particolate nella Valle del Savio.
PANE CON LIEVITO MADRE pasta madre pane RUSTICO PASTA MADRE
Ricetta Tradizionale della Pagnotta Pasquale con Lievito Madre
Ecco una ricetta dettagliata per preparare la pagnotta pasquale romagnola con lievito madre, mantenendo intatto il sapore della tradizione:
Ingredienti per il preimpasto:
- 70 g di li.co.li.
Ingredienti per l'impasto:
- Farina
- Uova
- Burro fuso
- Zucchero
- Vanillina
- Liquore
- Latte
- Uvetta
- Un pizzico di sale
Preparazione:
- Preimpasto: Mescola tutti gli ingredienti del preimpasto fino a formare una palla, che metterai a lievitare coperta fino al raddoppio (per me 5 ore).
- Impasto: Unite la farina, le uova, il burro fuso, lo zucchero, la vanillina, il liquore, il latte rimasto e un pizzico di sale e iniziate a impastare con un cucchiaio.
- Unite il preimpasto a tutti gli altri ingredienti (a parte l’uvetta) nella ciotola dell’impastatrice o quella in cui impasterai a mano. Lascia lo strutto per ultimo, aggiungendolo in due o tre volte. Alla fine unisci anche l’uvetta, che avrai precedentemente ammollato, le noci e impasta appena quanto basta per incorporarle uniformemente.
- Lievitazione: Forma una palla e mettila a lievitare fino al raddoppio dentro una ciotola leggermente unta e ben coperta. (Io l’ho lasciata tre ore a temperatura ambiente, 12 ore in frigorifero e poi altre tre a temperatura ambiente).
- Formatura: Riprendi l’impasto, sgonfialo leggermente e formalo come una pagnotta tonda, pirlandolo sul piano di lavoro appena unto d’olio. Adagia la tua pagnotta su una teglia foderata di carta forno e falla lievitare di nuovo ben coperta fino al raddoppio. (Io ho usato una terrina di vetro capovolta).
- Cottura: Sbatti un tuorlo con due cucchiai di latte e usalo per pennellare la superficie della tua pagnotta prima di infornarla. Incidete la superficie con un taglio a croce e lasciate lievitare fino al raddoppio. Poco prima di infornare spennellate le due pagnotte con un uovo sbattuto e cuocete a 180°C per 25 minuti.
Varianti e Consigli
- Variante con lievito madre fresco: Se volete realizzare la pagnotta con il lievito madre fresco, preparate la sera prima un preimpasto con 140 grammi di lievito madre rinfrescato, 100 grammi di farina e il latte previsto nella ricetta. Il mattino seguente procedete con l’impasto aggiungendo 100g di farina in meno (ovvero 400g in totale) e niente latte (l’avete già aggiunto la sera prima).
- Variante vegan: Potete usare qualunque tipo di latte, anche quello vegetale.
Come consigliate di gustare la pagnotta? Ognuno ha le sue preferenze. C’è chi taglia la fetta e ci spalma sopra un po’ di confettura oppure la bagna nel caffelatte oppure nel vin Santo o ancora nel passito. Noi seguiamo la tradizione quindi la mangiamo con l’uovo sodo e il salame a colazione, la mattina di Pasqua.
Non me ne vogliano gli amici romagnoli, ma a me è piaciuta molto anche da sola, insieme al mio immancabile tè caldo. Qui qualcuno l’ha anche gradita con una generosa spalmata di crema alle nocciole e cioccolato.
La Pagnotta Pasquale di Rimini
La Pagnotta Pasquale di Rimini è un dolce tradizionale tipico della città. Caratterizzata da una consistenza soffice e un sapore delicato, questa specialità pasquale è spesso arricchita da ingredienti come uvetta e canditi. La sua preparazione artigianale, tramandata attraverso le generazioni, conferisce a questa pagnotta un gusto unico.
L'origine della Pagnotta Pasquale di Rimini è radicata nelle antiche tradizioni culinarie della regione Emilia-Romagna, particolarmente durante la festività pasquale. Questo dolce ha una lunga storia legata alle festività religiose e alle celebrazioni della primavera.
La tradizione vuole che la Pagnotta Pasquale sia preparata con ingredienti simbolici, come uova che rappresentano la vita e la rinascita, e il lievito, simbolo di fermentazione e crescita. La ricetta, spesso tramandata di generazione in generazione, varia leggermente da famiglia a famiglia, conferendo un tocco personale a ogni pagnotta.
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