Molto spesso ci si domanda “le cialde del caffè hanno scadenza?”. Domanda più che lecita quando bisogna decidere cosa fare quando le cialde superano la data riportata sulla confezione. Ma allora le cialde del caffè hanno scadenza? Cerchiamo di fare chiarezza.
Differenza tra Data di Scadenza e Termine Minimo di Conservazione (TMC)
Secondo il D.Lgs. 27 gennaio 1992, n. 109 e successive modifiche, il termine minimo di conservazione (TMC) è la data fino alla quale il prodotto alimentare conserva le sue proprietà specifiche in adeguate condizioni di conservazione. Cioè, il TMC, indica solamente entro quando si conservano le caratteristiche organolettiche, gustative, o nutrizionali dell’alimento. Superato questo termine l’alimento è ancora consumabile ma non sono assicurate le caratteristiche prima citate.
Al contrario, sui prodotti preconfezionati rapidamente deperibili dal punto di vista microbiologico e che possono costituire, dopo breve tempo, un pericolo per la salute umana, il termine minimo di conservazione è sostituito dalla data di scadenza; essa deve essere preceduta dalla dicitura “da consumarsi entro” seguita dalla data stessa o dalla menzione del punto della confezione in cui figura.
Ma cosa significa questo? Si può bere? Parliamo in questi casi di un TMC ovvero “tempo minimo di conservazione”, ciò significa che l’azienda produttrice assicura che entro quella data il caffè conserverà il suo intenso aroma e sapore. Ma il caffè dopo è bevibile?
Quale delle Due Indicazioni sulle Cialde del Caffè?
La data riportata sulle confezioni di cialde non è sempre una vera e propria scadenza, ma spesso rappresenta il termine minimo di conservazione (TMC). Questo indica che, fino a quella data, il produttore garantisce la massima qualità del prodotto, in termini di aroma, gusto e freschezza. Tuttavia, ciò non significa che il caffè diventi nocivo o pericoloso dopo tale data.
Le cialde di caffè, essendo sigillate ermeticamente, sono generalmente protette da fattori esterni come umidità, ossigeno e luce, che possono deteriorarne le proprietà. Oltre la data indicata, il caffè in cialde potrebbe subire un processo di ossidazione, anche se minimo grazie al confezionamento sottovuoto o in atmosfera protettiva. Questo processo porta a un graduale calo della qualità organolettica, con una possibile riduzione della freschezza e un sapore meno intenso. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, il caffè risulta ancora bevibile.
In genere, le cialde di caffè possono essere consumate anche diversi mesi dopo la data indicata, a patto che siano state conservate in condizioni ottimali. Molti esperti ritengono che il caffè in cialde sia ancora valido fino a 6-12 mesi oltre il termine minimo di conservazione, ma con un’inevitabile riduzione della qualità. È comunque sempre consigliabile valutare il prodotto visivamente e olfattivamente prima di utilizzarlo.
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Cosa Influisce sulla Durata delle Cialde di Caffè?
Nonostante l’importanza mondiale dei prodotti del caffè, sono purtroppo disponibili ancora pochi dati sulla loro shelf life e sulle metodologie di valutazione utilizzate per determinarla. Sebbene si creda che il caffè sia un prodotto stabile, il caffè torrefatto subisce importanti cambiamenti chimici e fisici che incidono notevolmente sulla qualità e l’accettabilità da parte del consumatore.
I principali eventi fisici e chimici coinvolti nella formazione del sapore stantio (negativo) del caffè tostato durante lo stoccaggio sono il rilascio di composti volatili e di anidride carbonica, la migrazione degli oli in superficie e le reazioni di ossidazione. Una minore quantità di anidride carbonica comporta inoltre minore quantità di crema nell’espresso creato a partire dalle cialde di caffè e i lipidi esporti all’aria diventano più inclini all’ossidazione.
Come Conservare Correttamente le Cialde di Caffè
La conservazione è un fattore chiave per mantenere il caffè in cialde nelle migliori condizioni anche dopo la scadenza. Ecco alcuni consigli:
- Conservazione in luogo fresco e asciutto: Evita di esporre le cialde al calore o all’umidità.
- Evitare sbalzi di temperatura: Il calore può danneggiare l’integrità delle cialde, alterando il gusto del caffè.
- Non aprire la confezione prima del consumo: Le confezioni ermetiche proteggono il caffè dall’ossigeno e dall’umidità.
- Utilizzare contenitori aria-sigillati: Questo impedisce all’aria di entrare e al caffè di ossidarsi, preservando così l’aroma e il sapore del caffè.
Il modo più adatto per conservare il caffè è riporlo in contenitori ermetici al riparo dalla luce con una temperatura tra i 10°C e i 25°C.
Cosa Fare in Caso di Capsule Scadute?
Stesso discorso vale per le capsule o cialde, chiaramente è più difficile constatare o meno se sono prodotti ancora integri o hanno subito un degrado come muffe e altro ancora. Nel caso in cui invece il caffè sia stato conservato male o è stato aperto e mai utilizzato, si può riciclare tranquillamente?
Quando il Caffè in Cialde Non è Più Adatto al Consumo
Anche se il caffè in cialde non diventa pericoloso oltre la scadenza, ci sono alcuni segnali che indicano che non è più adatto al consumo. Se si notano muffa, odori strani o il confezionamento appare danneggiato, è meglio evitare di utilizzarlo.
Capsule Autoproteette vs. Capsule Non Autoproteette
Le capsule autoprotette sono caratterizzate da un guscio ermetico, solitamente realizzato in plastica o alluminio, che impedisce all’aria di entrare e agli aromi di uscire. Questo tipo di capsule offre un vantaggio significativo in termini di conservazione, poiché non necessitano di ulteriori protezioni contro aria e umidità. Grazie alla loro struttura ermetica, possono essere tranquillamente esposte in porta-capsule ornamentali senza rischio di deterioramento.
Dall’altra parte, le capsule non autoprotette includono quelle bio-compostabili e altre non ermetiche, come alcune compatibili con il sistema Lavazza Espresso Point. Queste capsule sono più vulnerabili agli agenti esterni come aria, umidità e luce. La loro pellicola superiore è spesso forata e le pareti possono essere trasparenti, il che le rende particolarmente sensibili alla perdita di aroma e freschezza. Per queste capsule, è essenziale una protezione aggiuntiva: devono essere conservate in contenitori sigillati o buste chiuse per evitare l’esposizione all’aria e all’umidità. Inoltre, poiché sono più sensibili alla luce, è consigliabile riporle in un luogo buio o in contenitori opachi.
Il Caffè Macinato si Può Congelare?
È consigliabile congelare il caffè se non se ne fa uso per lunghi periodi a partire da almeno un mese. Se si congela il caffè che si usa quotidianamente, la variazione di temperatura porterà alla formazione di umidità all’interno della confezione, compromettendo in modo significativo il gusto della tazza al mattino.
Quando si ha voglia di consumare il caffè precedentemente sigillato sottovuoto e congelato, basta aprire il sacchetto e prelevare solo la quantità che si intende utilizzare entro circa una settimana.
Usi Alternativi del Caffè Scaduto
Tuttavia, anche se il caffè scade questo prodotto si presta a tanti usi alternativi come la realizzazione di creme per capelli e creme anticellulite per rassodare la pelle. In cucina il caffè allontana formiche e cattivi odori dal frigorifero, oltre ad essere indicato per lucidare bicchieri e pentole. Insomma, anche da scaduto il caffè è un alimento dalle tante proprietà.
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