Sciroppo di Ipecacuana: Usi, Effetti Collaterali e Informazioni Farmaceutiche

L'ipecacuana è nota per la sua capacità di irritare l'apparato digerente e di scatenare, così, il vomito. Per questo viene assunta per via orale come emetico in caso di sospetto avvelenamento. Inoltre viene consigliata come espettorante e la sua assunzione viene per esempio proposta in caso di bronchite e di tosse grassa.

Non risulta che l'Efsa (l'Autorità europea per la sicurezza alimentare) abbia autorizzato alcun claim che certifichi i possibili benefici derivanti dall'assunzione di ipecacuana e le prove scientifiche della sua efficacia sono ancora insufficienti. L'ipecacuana - in particolare lo sciroppo di ipecac - non deve essere assunto in combinazione con il carbone attivo.

Se assunta per via orale per un breve periodo l'ipecacuana è considerata un rimedio sicuro; tuttavia non mancano possibili effetti collaterali, in particolare nausea e vomito, irritazioni gastriche, capogiri, pressione bassa, fiato corto e battito cardiaco accelerato. L'assunzione per via orale di ipecacuana prolungata nel tempo o in dosi elevate può invece essere pericolosa e portare a gravi avvelenamenti, danneggiamento del cuore e, nei casi più gravi, decesso.

Se assunta durante la gravidanza, l'ipecacuana potrebbe provocare un aborto. Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico.

Weleda Ipecacuanha Compositum: Dettagli e Uso

Weleda Ipecacuanha Compositum è un medicinale omeopatico prodotto da Weleda, azienda leader nel settore dell’omeopatia antroposofica. Si tratta di un rimedio a base di ipecacuanha e altri estratti vegetali, che ha un’azione espettorante, antitussiva e antinfiammatoria.

Questo prodotto è indicato per le persone che soffrono di:

  • Tosse secca o grassa, con difficoltà a espellere il catarro o con irritazione della gola
  • Pertosse, infezione batterica delle vie respiratorie con tosse violenta e ripetuta
  • Bronchite, infiammazione dei bronchi con secrezione di muco e difficoltà respiratorie
  • Vomito e diarrea, causati da irritazione dello stomaco o dell’intestino

Weleda Ipecacuanha Compositum si presenta sotto forma di gocce da assumere per via orale secondo la posologia indicata dal medico omeopata.

Cos'è l'Ipecacuanha?

L’ipecacuanha (Cephaelis ipecacuanha) è una pianta appartenente alla famiglia delle Rubiacee. È originaria del Sud America e cresce nelle foreste pluviali. I suoi fiori sono di colore rosa e le sue radici sono ricche di alcaloidi. L’ipecacuanha ha proprietà espettoranti, antitussive e antinfiammatorie. Agisce sulle vie respiratorie, favorendo la fluidificazione e l’eliminazione del muco e alleviando la tosse.

Come si usa Weleda Ipecacuanha Compositum?

Weleda Ipecacuanha Compositum si usa assumendo le gocce per via orale. La posologia varia in base alla prescrizione del medico omeopata e alla gravità dei sintomi. In generale, si consiglia di assumere 10 gocce 3 volte al giorno. In caso di necessità, si possono aumentare le dosi fino a 20 gocce 4 volte al giorno.

Controindicazioni ed Effetti Collaterali

Weleda Ipecacuanha Compositum è generalmente ben tollerato e non presenta controindicazioni note. Tuttavia, si raccomanda di non superare le dosi consigliate e di consultare il medico in caso di gravidanza, allattamento o assunzione di altri farmaci. In particolare, l’ipecacuanha può interagire con alcuni farmaci anticoagulanti o antinfiammatori, alterandone l’efficacia o la tossicità.

Gli effetti collaterali più comuni sono reazioni di ipersensibilità ai componenti del prodotto, come nausea, vomito, diarrea, vertigini, mal di testa o eruzione cutanea. Questi sintomi sono generalmente transitori e scompaiono spontaneamente.

Modalità d'uso e Posologia

Per usare Weleda Ipecacuanha Compositum, si deve assumere le gocce per via orale. La posologia varia in base alla prescrizione del medico omeopata e alla gravità dei sintomi. In generale, si consiglia di assumere 10 gocce 3 volte al giorno. In caso di necessità, si possono aumentare le dosi fino a 20 gocce 4 volte al giorno.

Composizione

Il prodotto contiene:

  • Ipecacuanha Dil. D4 1 g
  • Belladonna Dil. D4 1 g
  • Drosera Dil. D1 1 g
  • Helleborus niger Dil. D4 1 g
  • Cuprum aceticum Dil. D6 1 g
  • Lobelia inflata Dil. D3 1 g
  • Grindelia robusta Dil. D2 1 g
  • Antimonium tartaricum Dil. D6 1 g
  • Bryonia Dil. D2 1 g
  • Eucalyptus Dil. D3 1 g

Periactin: Un Antistaminico per Allergie e Dermatiti

PERIACTIN appartiene alla classe degli antistaminici e viene utilizzato per il trattamento di malattie allergiche e dermatiti pruriginose.

Indicazioni

Trattamento acuto e cronico sintomatico delle pollinosi stagionali (riniti, congiuntiviti), dell'orticaria e del prurito. Rinite vasomotoria. Alcune dermatosi allergiche quali: dermatiti compresa la neurodermatite e la neurodermatite circoscritta, eczema, dermatite eczematoide, dermatografismo, punture di insetti.

PERIACTIN non deve essere usato per la terapia di un attacco asmatico acuto.

Controindicazioni

PERIACTIN non deve essere somministrato:

  • a soggetti con ipersensibilità verso gli antistaminici
  • a neonati ed infanti (fino a 2 anni di età) prematuri
  • durante l'allattamento
  • negli anziani
  • a pazienti in trattamento con inibitori delle monoaminossidasi (IMAO)
  • nei portatori di glaucoma, di stenosi piloroduodenale, di ipertrofia prostatica, di ostruzione del collo vescicale, di ulcera peptica stenosante, a pazienti debilitati.

Il prodotto non è indicato per il trattamento delle affezioni delle basse vie aeree compresa l'asma bronchiale. Per i loro effetti anticolinergici, gli antistaminici debbono essere impiegati con molta cautela negli asmatici, nelle affezioni cardiovascolari, nell'ipertensione arteriosa, in presenza di ipertensione oculare nell'ipertiroidismo evitandone l'uso nei casi di maggiore gravità.

Alle comuni dosi terapeutiche gli antistaminici presentano reazioni secondarie e assai variabili da soggetto a soggetto e da composto a composto. Particolare attenzione va posta nel determinare la dose nei bambini per la loro maggiore sensibilità verso gli antistaminici.

Gli inibitori delle monoaminossidasi prolungano ed intensificano gli effetti anticolinergici degli antistaminici.

Avvertenze Speciali

Durante la gravidanza, in ogni caso, PERIACTIN deve essere usato solo in caso di effettiva necessità e sotto diretto controllo del medico. In particolare si tenga presente che l'impiego di antistaminici durante il terzo trimestre di gravidanza può provocare effetti collaterali nei prematuri e nei neonati, essendo questi particolarmente sensibili verso tale gruppo di farmaci. Durante l'allattamento il prodotto è controindicato.

La sicurezza e l'efficacia nei bambini al di sotto dei due anni di età non è stata stabilita. Particolare attenzione va posta nel determinare la dose nei bambini per la loro maggiore sensibilità verso gli antistaminici. Un sovradosaggio da antistaminici, specie nei lattanti e nei bambini può dare allucinazioni, depressione del SNC, convulsioni e morte. Gli antistaminici possono diminuire la capacità di attenzione; per contro, particolarmente nei bambini più piccoli essi possono occasionalmente dare eccitazione.

Raramente la terapia prolungata con antistaminici può causare discrasia ematica. L'uso degli antistaminici può mascherare i primi segni di ototossicità di certi antibiotici.

Posologia e Modalità d'uso

PERIACTIN è disponibile in compresse e sciroppo. Una compressa di PERIACTIN contiene 4 mg di ciproeptadina cloridrato; 5 mL di PERIACTIN sciroppo contengono 2 mg di ciproeptadina cloridrato.

Non esistono schemi posologici consigliabili per bambini in età inferiore ai due anni. La posologia è individuale. Poiché generalmente l'effetto antiallergico di una singola dose si protrae per quattro-sei ore, la posologia giornaliera deve essere frazionata in tre dosi quotidiane o con la frequenza necessaria per ottenere un sollievo costante.

Adulti: La dose terapeutica varia da 4 a 20 mg al giorno. Per la maggior parte dei pazienti occorrono da 12 a 16 mg al giorno. Eccezionalmente possono essere necessari fino a 32 mg al giorno per produrre un sollievo adeguato. Si consiglia di iniziare con 4 mg (1 compressa o 10 mL di sciroppo) tre volte al giorno e in seguito di adattare la posologia alla taglia e alla risposta individuale. La posologia non deve superare i 32 mg al giorno.

Bambini (da 7 a 14 anni): La posologia è in genere di 4 mg (1 compressa o 10 mL di sciroppo) due o tre volte al giorno e può essere regolata, se necessario, a seconda della taglia e della risposta individuale. Qualora si rendesse necessaria un'ulteriore dose giornaliera, questa dovrebbe essere somministrata preferibilmente prima del riposo notturno. La posologia giornaliera complessiva non deve superare i 16 mg.

Bambini (da 2 a 6 anni): Si suggerisce di iniziare con 2 mg (½ compressa o 5 mL di sciroppo) due o tre volte al giorno e in seguito di adattare la posologia alla taglia e alla risposta individuale. Un'eventuale ulteriore dose giornaliera che si rendesse necessaria, dovrebbe essere somministrata prima del riposo notturno.

Sovradosaggio

Le reazioni da sovradosaggio di antistaminici possono variare dalla depressione o stimolazione del sistema nervoso centrale alle convulsioni e morte, particolarmente nei lattanti e nei bambini. Possono manifestarsi, inoltre, sia segni e sintomi atropina-simili (secchezza della bocca, pupille fisse e dilatate, congestione, ecc.) che sintomi gastrointestinali.

Se non si verifica spontaneamente il vomito, ed il paziente è cosciente, il vomito deve essere provocato con uno sciroppo a base di ipecacuana. Nei casi in cui non si riesca a provocare il vomito, è indicata una lavanda gastrica, seguita dalla somministrazione di carbone attivo. Il liquido di lavaggio di scelta è una soluzione salina isotonica. Fare attenzione all'inalazione, specialmente nei neonati e nei bambini.

Effetti Collaterali

L'effetto collaterale che si manifesta più frequentemente è la sonnolenza. Molti pazienti che inizialmente lamentano sonnolenza, superano tale inconveniente dopo i primi tre o quattro giorni di somministrazione continua.

Gli effetti collaterali più frequenti associati all'uso degli antistaminici sono rappresentati da:

  • Sistema Nervoso Centrale - sedazione, sonnolenza (spesso transitoria), capogiri, difficoltà della coordinazione motoria, confusione, irrequietezza, eccitazione, nervosismo, tremore, irritabilità, insonnia, parestesie, neuriti, convulsioni, euforia, allucinazioni, isteria, astenia.
  • Apparato Tegumentario - manifestazioni allergiche di rash e edema, iperidrosi, orticaria, fotosensibilità.
  • Sensi Speciali - labirintite acuta, offuscamento della visione, diplopia, vertigini, tinnito.
  • Apparato Cardiovascolare - ipotensione, palpitazioni, tachicardia, extrasistoli, shock anafilattico.
  • Apparato Emopoietico - anemia emolitica, leucopenia, agranulocitosi, trombocitopenia.
  • Sistema Digestivo - secchezza delle fauci, dolore epigastrico, anoressia, nausea, vomito, diarrea, stipsi, ittero; la comparsa di disturbi epigastrici può essere evitata somministrando il prodotto dopo i pasti.
  • Apparato Genitourinario - poliuria, difficoltà ad urinare, ritenzione urinaria, mestruazioni anticipate.
  • Apparato Respiratorio - secchezza di naso e gola, addensamento delle secrezioni bronchiali, senso di costrizione toracica e sibili respiratori, occlusione nasale.
  • Altri - faticabilità, brividi, cefalea.

La comparsa di effetti collaterali può richiedere un aggiustamento della posologia e, nei casi più gravi, la sospensione della terapia.

Composizione

PERIACTIN 4 mg compresse: Ogni compressa contiene 4 mg di ciproeptadina cloridrato.

PERIACTIN sciroppo: 100 mL di sciroppo contengono 40 mg di ciproeptadina cloridrato.

Altri Emetici

Gli emetici sono sostanze in grado di promuovere il vomito (o emesi).

Un riflesso: lo stimolo origina dalla periferia, ed in particolare dall'irritazione delle mucose digestive. Uno degli emetici più efficaci è l'apomorfina che, poco attiva per os, agisce direttamente sul SNC quando assunta per via parenterale, inducendo il vomito in breve tempo (in media dopo 5 minuti); l'effetto collaterale più importante risiede nella potenziale azione depressiva sulla respirazione.

Di largo uso, in passato, era anche il tartrato di antimonio e potassio (detto tartaro emetico). Anche l'ipecacuana - una piccola pianta brasiliana di cui si utilizzano le radici - viene utilizzata come emetico ad alte dosi, mentre è espettorante, antidiarroica, stimolante biliare e decongestionante a dosaggi inferiori.

Un altro rimedio è assumere senape (un cucchiaio in un litro d'acqua non eccessivamente calda).

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