Dopo aver seguito Csaba per diverso tempo nella sua trasmissione “Il mondo di Csaba”, ho imparato ad apprezzarla come fonte di ricette semplici ma sempre curate alla perfezione, alla portata di tutti ma di grande gusto, che non deludono mai.
Il tortino al cioccolato con cuore di lampone è il dessert perfetto per chi vuole stupire. A prima vista può sembrare un semplice tortino al cioccolato, ma la vera sorpresa si trova all’interno: un cuore liquido di lampone che aggiunge una nota acidula che contrasta perfettamente con la dolcezza del cioccolato. Ideale per concludere una cena in modo elegante o per concedersi un momento di golosità.
La sua preparazione è piuttosto semplice, ma il risultato lascia davvero il segno ed è la dimostrazione di come pochi ingredienti possano creare qualcosa di sorprendente, capace di conquistare anche i palati più esigenti.
Ingredienti e Preparazione
Per preparare il tortino al cioccolato con cuore di lampone, come prima cosa dedicatevi al coulis di lamponi. In una pentola mettete i lamponi, aggiungete lo zucchero a velo, il succo di limone e portate a bollore per 3-4 minuti. Versate il coulis in uno stampino per il ghiaccio a semisfera, livellate con una spatola e congelate.
Sciogliete il cioccolato a bagnomaria insieme al burro, poi tenete da parte. In una ciotola sgusciate le uova e aggiungete lo zucchero a velo. Unite quindi i tuorli e, continuando a montare, anche il cioccolato fuso.
Imburrate e cospargete gli stampini con il cacao, poi riempiteli per metà con l'impasto. Fate combaciare 2 mezze sfere di coulis e posizionatele al centro, poi ricoprite con altro impasto fino a riempire gli stampini. Una volta cotti, sfornate e lasciate riposare i tortini per 5 minuti, poi sformateli capovolgendo lo stampino su un piatto. Guarnite con cacao e lamponi freschi.
Per gustare al meglio i tortini al cioccolato con cuore di lampone si consiglia di consumarli appena pronti, ancora caldi.
Consigli e Varianti
I muffin con lamponi di Csaba sono alla portata di tutti. Non dimenticate di conservarli al chiuso, in un contenitore ermetico per preservarne la morbidezza unica. I muffin in questione possono essere oggetto di numerose varianti. La prima, e forse la più scontata, prevede l’utilizzo dei frutti di bosco misti. Più golose sono invece le gocce di cioccolato. Altre ricette sul tema che vi consiglio sono i muffin al cioccolato fondente e lamponi ed i muffin al cioccolato bianco e lamponi.
Curiosità sul Cioccolato
La data scelta per festeggiare la Giornata Mondiale del Cioccolato, uno degli ingredienti più amati di sempre, è fissata al 7 luglio, giorno in cui nel lontano 1847, il cioccolataio inglese Joseph Fry diede forma al cioccolato inventando le tavolette, deliziose barrette da spezzare e mordere. Un ottimo motivo, per noi, per celebrarla parlando di questo alimento buono e ricco di proprietà, raccontando la sua storia e suggerendovi, ovviamente, ricette a base di cioccolato, golose e imperdibili.
Quando parliamo di cioccolato dobbiamo partire dall'antica storia del cacao, che risale ai popoli delle civiltà precolombiane dei Maya (II millennio a.C.- XV sec. d.C) e degli Aztechi (XIV-XIV sec. d.C). Questi usavano le fave di cacao, chiamate “cacahuat”, per realizzare una bevanda, il “xocolatl”, a cui veniva aggiunto peperoncino, anice, cannella, vaniglia ed altre spezie, per mascherarne il sapore amaro, e che veniva utilizzata come offerta agli dei per ringraziarli di nascite e altri lieti eventi, oppure ridotte in polvere e cosparse sui corpi dei giovani nei rituali della pubertà. Gli Aztechi, le utilizzavano inoltre come moneta e merce di scambio: avevano compreso fin da subito l'enorme valore di questo seme.
Fu infatti così che Cristoforo Colombo scoprì questo seme il 30 luglio del 1502: gli venne offerto dagli aztechi in cambio di altri prodotti. Dobbiamo aspettare però la prima metà del Cinquecento per l'importazione massiccia nel Vecchio Continente, quando Hernán Cortés, il conquistatore del Messico, abbatté l'Impero azteco sottomettendo le popolazioni indigene al regno di Spagna.
Nel Seicento il cacao inizia a essere prodotto anche in Italia, soprattutto a Firenze e a Venezia, poi nell’800 arriva dalla Svizzera l’invenzione del cioccolato al latte, e negli anni Ottanta del Novecento ci spostiamo in Francia con la prima collezione di cioccolato fondente.
Le fave di cacao, una volta raccolte vengono lasciate fermentare, a seconda dei paesi in canestri, in box di legno o sotto foglie di banano al riparo dalla luce: è qui che si sviluppano i precursori degli aromi. Le fave di cacao vengono poi lasciate essiccare al sole, e a questa fase segue un minuzioso controllo di qualità. In seguito i semi di cacao vengono passati alla pulitura per poi essere macinati in maniera grezza con una macchina chiamata “rompi cacao”, che separa la buccia dai granelli di semi di cacao, tramite setacci.