Cialde Asti: Storia e Ricetta di un Dolce Tradizionale Piemontese

I veri buongustai che soggiornano in Langhe Monferrato Roero non potranno fare a meno di concludere tutti i pasti con un ottimo e tipico dessert. Tra cultura popolare e Maestri pasticceri, un itinerario alla scoperta del biscotto attraverso pianure, colline, città e campagne di tutta la regione.

È il caso della nocciola Tonda e Gentile delle Langhe IGP, la trilobata tutto sapore che incontrerai più volte nel tuo andar per gusti tra queste colline. La incontrerai tostata, fusa con il cacao nella crema spalmabile, spezzettata nel torrone e soprattutto la troverai alla base di irresistibili torte.

Sui sussidiari delle elementari generazioni di italiani hanno imparato che il Piemonte a tavola s’identifica con il riso, i grissini e il cioccolato. Come tutte le semplificazioni anche questa esclude molte, moltissime peculiarità alimentari regionali, veri e propri scrigni di saperi e sapori popolari.

È il caso del biscotto, infornato da secoli in ogni angolo del Piemonte e capace di raccontarci, con le sue molteplici varietà locali, la ricchezza di una tradizione alimentare assurta a vero e proprio simbolo identitario per le comunità che lo producono.

Il Canestrello Bianco di Caorle

Canestrelli di Cinaglio: Un Tesoro del Monferrato

Sottili cialde preparate con ingredienti semplici e che prendono forma con l’utilizzo di un apposito e antico ferro: sono i tradizionali Canestrelli di Cinaglio, un dolce che da secoli le famiglie di questo piccolo comune del Monferrato preparano in occasione di ricorrenze speciali.

Non c’era matrimonio, nascita, fidanzamento o festa comandata che non fosse celebrato con questo particolare biscotto, sottile, friabile, ma tanto gustoso.

Ancora oggi, durante la festa patronale di S. Felice, a fine agosto, a questo tipico dolce viene dedicata la Sagra del Canestrello che vede le famiglie contendersi il premio dell’anno sottoponendo la propria ricetta dei canestrelli ad una giuria di esperti assaggiatori che conclamerà il vincitore di questo goloso concorso riconoscendo un premio in denaro.

Canestrelli di Cinaglio. Fonte: agrilanghe.com

Cinaglio: Un Borgo Ricco di Storia e Tradizioni

Cinaglio sorge in cima ad una amena collina facilmente accessibile dalla S.S. Asti Chivasso circa 11 chilometri dall’uscita autostradale di Asti Ovest (A 21 Torino-Piacenza-Brescia).

Anticamente il paese era probabilmente posto più a valle. Le prime notizie di Cinaglio, il cui nome parrebbe derivare dal latino cenaculum, nel significato di "albergo, locanda", ossia luogo di sosta sulla strada collegante le antiche città romane di Hasta (Asti) con Industria (l’attuale Monteu da Po), risalgono all’epoca romana.

Nel 962 venne assegnato al vescovo di Asti dall’imperatore Ottone I. Nel 1198, secondo il Codex Astensis, Cinaglio è compreso nei territori soggetti ad Asti ed alla sua giurisdizione.

Libero Comune nel 1383 passò - quale dote di Valentina Visconti - sotto gli Orléans. Diventò poi parte del ducato di Savoia. Soltanto nel 1560 riottenne il riconoscimento delle proprie franchigie, riconfermate da Carlo Emanuele I nel 1587.

Essendo “terra franca” Cinaglio non fu assoggettato da alcun feudatario fino agli inizi del ’600.

Arte e Architettura a Cinaglio

Da visitare la chiesa romanica di San Felice, vicina al cimitero, con facciata rimaneggiata nel Seicento e all’interno affreschi della fine del Quattrocento. Altro edificio di interesse architettonico è la parrocchiale secentesca dei Santi Felice e Giorgio, costruita su un edificio preesistente del XV secolo, con facciata in cotto, che conserva nella parte absidale parti di muratura del XV secolo.

Meritevoli di attenzione alcune componenti dell’interno: l’altare in gesso dipinto, del 1752, una statua lignea della Madonna del Rosario e la tribuna dell’organo, barocca e riccamente decorata.

La chiesa di Sant’Antonio Abate, nel borgo omonimo, venne edificata a metà del Settecento e fu sede della confraternita della Santissima Trinità. Una ricca raccolta di calchi in gesso è conservata nella gipsoteca “E. Gonetto”.

Il Patrimonio Naturalistico di Cinaglio

Appena fuori del paese, ma sempre nel comune di Cinaglio, verso Monale, si trova la località dei Gorghi, area protetta e riserva naturale (Riserva naturale speciale di Valleandona, Val Botto e Val Grande) molto interessante dal punto di vista naturalistico epaleontologico in quanto sono state trovati, nelle tipiche sabbie gialle caratteristiche del periodo “astiano”, i resti fossili di animali marini e terrestri.

L’area dei Gorghi è inoltre attrezzata con tavoli e sedute che consentono di sostare e ristorarsi in un contesto naturalistico affascinante.

Nelle lunghe passeggiate nel parco naturale, ricco di tesori lasciati dal mare che nel Pliocene copriva questa terra, non è raro incontrare il falco, il picchio, la ghiandaia e molti altri animali selvatici quali lepri, volpi, cerbiatti e cinghiali.

La località dei Gorghi. Fonte: parks.it

Inoltre nell’area dei Gorghi sono ancora visibili particolari avvallamenti di forma rettangolare e di dimensioni non trascurabili: una trentina di metri di lunghezza, dieci di larghezza e circa un metro di profondità. Coperti di vegetazione e circondati da alte farnie, si presentano ormai come elemento naturale del paesaggio, ma in realtà sono opera umana: vasche per la macerazione della canapa, prima fase del processo di produzione delle corde.

In quest’area, ricca di acque sorgive, furono realizzate quattro vasche utilizzate dalla comunità per decenni. Tre di esse erano di proprietà comunale ed una privata. Le vasche erano alimentate da una ricca sorgente della quale non esiste più traccia. Furono attive sino al 1943: con la fine della seconda guerra mondiale terminò anche la semina della canapa.

Gastronomia Locale

I canestrelli, sottili cialde realizzate con un apposito ferro sono l’antico e tipico dolce locale (XVII secolo) a cui è dedicata una sagra. Altro prodotto tipico ed interessante da gustare è il miele di Cinaglio, caratterizzato dall’origine botanica della riserva naturale del parco di Valleandona, val Botto e Val Grande e quindi miele di acacia, millefiori, castagno, melata, ciliegio, prodotto esclusivamente a mano.

Eventi e Manifestazioni

  • Festa della birra: serate dedicate alla degustazione di diverse birre artigianali accompagnate da stuzzicanti proposte gastronomiche. Si svolge nella seconda metà del mese di giugno.
  • Festa Patronale: tradizionalmente si svolge nella terza settimana di agosto con serate di teatro, musica dal vivo e stand gastronomici che propongono le specialità della cucina monferrina. La festa di Cinaglio è rinomata nel territorio circostante per l’elevata qualità gastronomica.
  • Sagra del canestrello: dedicata al tipico dolce cinagliese che ha conseguito da anni la Denominazione comunale d’origine (De.co.) Le famiglie cinagliesi gareggiano portando la propria ricetta dei canestrelli davanti ad una giuria di assaggiatori che proclamerà il vincitore dell’anno riconoscendo un generoso premio.

Altre Delizie Astigiane

Asti e l'Astigiano sono pieni di dolcezza. Dalle morbide colline del moscato e della nocciola, fino ai tanti dolci tipici, carichi di storia e tradizione. Tutta questa dolcezza caratterizza come unico il nostro bellissimo territorio e certamente lo potrebbe valorizzare.

Giordanino: Una Pasticceria Storica

Iniziamo a dire che ad Asti la storia si può mangiare: nasce nel lontano 1826, grazie a Giuseppe, la pasticceria Giordanino. Il figlio Aldo la trasformò in un gioiello liberty, oggi protetto dalla soprintendenza alle belle arti. Sfornò anche eccezionali ricette: Polentina, torta del Palio, Pan d'la Douja, gli Astigiani o gli Egiziani al gianduia.

Pasticceria Giordanino. Fonte: lavocediasti.it

A fine anni 70, senza eredi interessati a proseguire nell'attività, la pasticceria passò ai Maggiora, da generazioni artigiani pasticcieri. Scelta felicissima, con un grande Nello Maggiora appassionato nel darle sempre più lustro. Tra le sue tante creazioni, la torta "Cabiria", simbolo delle celebrazioni pastroniane e del cinema italiano o gli Alfierini, praline con l’effige di Vittorio Alfieri.

Giordanino è rimasto uno degli ultimi locali davvero storici della città. Per la sua tradizione, per i suoi prodotti e per la bellezza dei suoi arredi dovrebbe essere una tappa d'obbligo per noi e per chi visita Asti, blasone per l’immagine cittadina.

Il Torrone Astigiano

Altro pezzo forte della nostra dolce storia è certamente il torrone. Pare sia stato introdotto nell'astigiano dai cuochi dei Visconti, signori di Milano, che intrattenevano rapporti con i nostri banchieri. Per 300 anni fu prodotto utilizzando prodotti locali quali nocciole e miele, che gli davano caratteristiche uniche e superiori agli altri torroni allora conosciuti.

Verso la fine del ‘700, un pasticciere astigiano raccolse il meglio di ogni ricetta e preparò la formulazione ancora oggi utilizzata. Un discepolo e discendente, tal Melchiorre Barbero, nell’1883 aprì in Mombercelli un laboratorio per la fabbricazione di torroni e “noasetti”, utilizzando quella ricetta.

Barbero, spostatosi poi con laboratorio e punto vendita nel centro storico di Asti, continua tutt’ora a proporre quella grandiosa dolcezza. Nel mondo del torrone astigiano, da scoprire anche quello di Basano Coraglia, a San Damiano d'Asti, azienda invece giovanissima, ma con un prodotto artigianale di altissimo livello, e a Cassinasco, quello di Faccio, da 5 generazioni ottimi custodi di una grande tipicità.

Altri Biscotti Tipici

Per non parlare dei tanti biscotti tipici a cui corrispondono storie, tradizioni e paesi: dai Finocchini di Refrancore, detti anche Maggiorini, dal nome del pasticciere creatore, pare grazie all'errore di aver bagnato del pan di spagna con essenza d'anice, o gli Amaretti di Mombaruzzo, nati nel XVIII secolo dall’intuizione di un economo di casa Savoia, Francesco Moriondo, e ancora i Canestrelli di Cinaglio, prelibata specialità con origini risalenti al 1600, cialde sottili e friabili, confezionate con appositi ferri, fino ai Tirulën, dal gusto dolce amarognolo della buccia di limone, tipici della zona di Isola d'Asti, e infine i Coppi, ideati negli anni 80 da Renato Giovine, pasticciere in Canelli, a base di nocciole e miele d'acacia, scomparsi chiusa l'attività dei Giovine, oggi fortunatamente ripresi da Deltrotti, pasticciere emergente di Costigliole.

Storie importanti, persone speciali e prodotti unici: questo è Asti, questo è l’Astigiano.

Pasticcerie e Laboratori Artigianali da Visitare

Approfitta di una visita organizzata in una storica pasticceria raffinata dove i mastri pasticcieri ti riveleranno le loro ricette e ti delizieranno attraverso un percorso di degustazione tra paste fresche, secche e cioccolati.

Prenota la tua visita in un laboratorio di amaretti o di altri biscotti della tradizione, oppure fermati lì, in quella stretta via di quel borgo medievale, dove vedi quell’insegna poco appariscente, perché si sa che i piemontesi sono riservati.

L'Albero delle Galline a Bossolasco

L’Albero delle Galline è una pasticceria, cioccolateria, caffetteria e gelateria a Bossolasco, in Alta Langa. Dietro a tutto ci siamo noi, Isabelle e Sebastien. Pasticcieri da 25 anni, partner nel lavoro e nella vita, abbiamo lavorato in prestigiosi laboratori pasticcieri d’Europa prima di iniziare un nuovo capitolo della nostra vita e di aprire una pasticceria tutta nostra a Bossolasco.

Nel nostro lavoro e nei nostri prodotti coniughiamo tradizione e novità, precisione e artigianalità. Cerchiamo continuità e, al contempo, una grande libertà espressiva.

Creiamo semifreddi, pasticcini, torte, biscotti, dolci da credenza e molto altro. Usiamo ingredienti stagionali o d’ispirazione locale per dare vita alle nostre idee e creare dolci perfetti per accompagnare ogni piccola e grande occasione.

E poi c’è la cioccolateria nelle sue molte varianti, dalle classiche praline ai Sorrisi di Bossolasco, passando per la cioccolata calda, densa e cremosa. Menzione speciale va alla torta di nocciole, fatta con la varietà tonda gentile delle Langhe, preparata artigianalmente secondo tradizione.

Infine i lievitati, sempre freschi di giornata e quasi tutti fatti col nostro lievito madre. Perfetti per iniziare bene la giornata insieme ad un buon caffè.

Dolce Vita ad Asti

La pasticceria Dolce Vita nasce ad Asti nel 1996 dalla passione di Alessandro del Trotti. Dopo una lunga esperienza come lavoratore dipendente, Alessandro decide, infatti, di realizzare il suo sogno: una pasticceria fatta di cuore, tradizione e territorio che trova la sua naturale posizione nel salotto di Costigliole d’Asti, località tra Langhe e Monferrato, dove il pasticciere decide di trasferire la sua attività qualche anno più tardi.

Il laboratorio della Dolce Vita coniuga la qualità delle materie prime utilizzate con la tecnica e l’arte pasticciera di Alessandro, puntando su un’eccellenza del territorio: la Nocciola Tonda Gentile Trilobata. Nascono così le deliziose torte di nocciole, le crostate, gli amaretti morbidi e le ormai famose Contessine, dolcetti di nocciole e cioccolato.

La Dolce Langa a Vesime

Nel centro storico di Vesime ha aperto nel giugno 1999 la Pasticceria - Caffetteria - Cremeria La Dolce Langa di Fabrizio Giamello. Il locale, moderno e confortevole, è situato nei locali restaurati della già famosa pasticceria Da Giusepin, rinomata per la prelibatezza e genuinità dei suoi prodotti fin dal 1898.

Oggi Fabrizio prepara i suoi gustosissimi dolci nel rispetto e nella valorizzazione della tradizione dei prodotti locali. Tra questi potrete trovare la torta di nocciole, la torta Bacio di Langa®, pasticceria fresca e secca, i brutti e buoni, i tartufi dolci, i biscotti per la prima colazione, semifreddi tra cui la Moscatella®, panettoni e colombe alla nocciola, un vasto assortimento di gelati artigianali e tante altre leccornie.

Ogni anno, nel mese di luglio, Fabrizio vi aspetta per festeggiare l’anniversario dell’apertura e l’elezione di Miss Bacio di Langa.

La Casa del Dolce e del Salato a Rocchetta Tanaro

Con esperienza pluriennale La casa del Dolce e del Salato offre ai suoi clienti, ogni giorno, esperienza, cordialità e genuinità dei suoi prodotti. La loro particolarità deriva dalla grande tradizione gastronomica di un territorio ricco di musica, vino e buon cibo.

L’appuntamento nella nostra storica bottega, sulla piazza principale, è con la torta rustica al formaggio, simbolo di Rocchetta Tanaro, e la Tirà, ciambella al profumo di limone fresco. Pare che i nobili arrivassero da Torino per farne provviste.

Tabella riassuntiva dei Biscotti Tipici dell'Astigiano

Nome del Biscotto Località di Origine Caratteristiche
Canestrelli Cinaglio Sottili cialde cotte con un apposito ferro
Finocchini Refrancore Biscotti tostati all'uovo con semi di finocchio
Amaretti Mombaruzzo Biscotti a base di mandorle e armelline
Tirulën Isola d'Asti Biscotti con scorza di limone
Coppi Canelli Biscotti a base di nocciole e miele d'acacia

tags: #cialde #asti #storia #e #ricetta