La gastronomia italiana è ricca di storia e tradizioni, ma anche aperta all'influenza di ingredienti e sapori provenienti da culture lontane. Un esempio emblematico è rappresentato dalle banane al cioccolato, un dolce semplice ma gustoso che ha conquistato il palato di molti. In questo articolo, esploreremo la ricetta originale di questo dessert iconico e come l'esotico ha influenzato la cucina italiana nel corso del tempo.
Nel corso dei decenni, l'esotico ha sempre solleticato la fantasia dei produttori alimentari e dei grafici pubblicitari italiani. Sulle tavole degli italiani benestanti, verso la fine del XIX secolo, cominciarono a comparire frutti provenienti da terre lontane, come banane e datteri. Le signore più eleganti offrivano alle amiche pasticcini dai nomi evocativi, tra cui gli Assabesi, a base di burro e cioccolato, che, nonostante fossero una minaccia per la linea, erano così deliziosi da essere ancora presenti in alcuni ricettari contemporanei.
LE BANANE AL CIOCCOLATO, una RICETTA SEMPLICISSIMA per una MERENDA FRESCA ed ESTIVA!
La pasticceria Pfatisch di Torino, nel 1885, iniziò a produrre la torta assabese, un dolce che ancora oggi è possibile trovare nel catalogo della fabbrica calabrese di liquirizia Amarelli di Rossano, sotto forma di sacchetti di assabesi aromatizzati all'anice.
Anche il più prestigioso ricettario italiano, "La Scienza in Cucina e l'Arte di Mangiar Bene" di Pellegrino Artusi, inizialmente ignorò l'Africa e i suoi prodotti. Solo nel 1909, Artusi introdusse nel suo manuale un esotico Gelato di banane, sentendo il dovere di spiegare cosa fosse questo strano vegetale.
Ada Boni, nel suo "Talismano della Felicità" (1929), diede spazio alla Torta Eritrea, alle Africanelle, agli Assabesi, e allo sciroppo di karkadè.
La Cucina Futurista e l'Esotico
Il Futurismo, con la sua aspirazione a sovvertire tutti gli aspetti della quotidianità, si occupò anche di cucina. Marinetti, ad esempio, propose un "Pesce coloniale a rullo di tamburo", un cefalo accompagnato da una salsa di capperi, rosolio, pepe rosso e salsa di latte, arricchito con datteri, ananas e banana. Questo piatto doveva essere mangiato al rullo continuato di un tamburo, evocando imprese guerresche ed epiche in oltremare.
Un altro piatto futurista era l'"Istinto coloniale", un cefalo colossale imbottito di datteri, banane, spicchi di arancio, granchi, ostriche e carrubi, presentato navigante in un litro di marsala.
Ricetta Originale Banane al Cioccolato (1986)
Nel 1986, Claudio Sadler dà vita alla sua rinomata Osteria di Porta Cicca, ottenendo la Stella Michelin, contribuendo all'evoluzione della ristorazione milanese e italiana con creatività, intelligenza e tecnica. Tra i fondatori dell'Associazione Jeunes Restaurateurs d'Europe, Sadler diffonde la cultura del gusto nel mondo, unendo le tradizioni nostrane all'innovazione.
La ricetta originale delle banane al cioccolato del 1986, come preparata nell'Osteria di Porta Cicca, prevedeva l'utilizzo di ingredienti freschi e di alta qualità per esaltare il sapore della banana e del cioccolato. La preparazione era semplice ma accurata, con particolare attenzione alla temperatura del cioccolato per garantire una copertura perfetta e croccante.
Ingredienti:
- Banane mature ma sode
- Cioccolato fondente di alta qualità (almeno 70% cacao)
- Granella di nocciole o pistacchi (opzionale)
- Olio di cocco (opzionale, per una copertura più lucida)
Preparazione:
- Sbucciare le banane e tagliarle a metà o in tre pezzi, a seconda della dimensione.
- Sciogliere il cioccolato a bagnomaria o nel microonde, facendo attenzione a non bruciarlo. Aggiungere un cucchiaino di olio di cocco per una copertura più lucida.
- Infilzare i pezzi di banana con stecchini da spiedino o forchette.
- Immergere le banane nel cioccolato fuso, assicurandosi di coprirle completamente.
- Cospargere le banane con granella di nocciole o pistacchi, se desiderato.
- Disporre le banane su un foglio di carta forno e metterle in frigorifero per almeno 30 minuti, per far solidificare il cioccolato.
Servire le banane al cioccolato fredde, come dessert o snack goloso.
Ambrogini d'Oro: Riconoscimenti a Chef Innovativi
Milano ha celebrato il proprio giorno di Sant'Ambrogio, patrono ambrosiano, con la tradizionale consegna degli Ambrogini d'Oro, un premio agli uomini e alle donne che hanno dato un contributo speciale alla città. Tra i premiati, figurano chef come Massimo Bottura e Claudio Sadler, che hanno saputo innovare la cucina italiana, portando avanti la tradizione con uno sguardo al futuro.
Massimo Bottura, considerato tra i più grandi chef del mondo, ha posto al centro del suo lavoro la riflessione sul cibo come ponte tra le culture e mezzo di inclusione. Insieme a Caritas, ha ideato il Refettorio Ambrosiano, un esempio di attenzione verso gli ultimi. Claudio Sadler, con i suoi ristoranti, diffonde nel mondo la cultura del gusto, unendo le tradizioni nostrane ad uno sguardo rivolto al futuro e all’innovazione.
Questi riconoscimenti testimoniano l'importanza della gastronomia come elemento culturale e sociale, capace di unire tradizione e innovazione, locale e globale.
Record Mondiali Alimentari
L'Italia è anche protagonista di alcuni record mondiali nel campo alimentare. Ecco alcuni esempi:
| Prodotto | Peso/Dimensione | Luogo | Data |
|---|---|---|---|
| Cono Gelato più alto | 2,81 m di altezza | Fiera di Rimini (Italia) | 21 gennaio 2011 |
| Melanzana alla parmigiana più grande | 378 Kg | Reggio Calabria (Italia) | 7 agosto 2010 |
Questi record dimostrano la passione e la creatività degli italiani nel campo della gastronomia, sempre pronti a superare i propri limiti e a stupire il mondo con le proprie creazioni.