Biscotti Brutti ma Buoni: La Ricetta Tradizionale Italiana

"L’apparenza inganna" recita l’adagio popolare e i brutti ma buoni ne sono la dimostrazione. Insomma, i brutti ma buoni possono non essere dolcetti elegantissimi, ma per quanto riguarda il gusto non sono secondi a nessuno! Sarà per questo motivo che riscuotono sempre un grande successo e appartengono ormai di diritto alla tradizione dolciaria di tutto lo Stivale, soprattutto nel periodo natalizio!

I Brutti ma Buoni sono biscotti originari del Piemonte, diffusi e prodotti ormai in molte regioni. I brutti ma buoni sono biscotti di origine piemontese o lombarda la cui squisitezza va oltre ogni effimera apparenza. Oggi, a dire il vero, sono diffusi un pò in tutta Italia, anche se in varie versioni.

I Brutti ma Buoni, un classico della pasticceria italiana.

Proprio come nelle fiabe, sotto l’aspetto grezzo e irregolare di questi biscotti si cela una bontà pura e genuina! Preparati con un composto di meringa e granella di nocciole, i brutti ma buoni sono dolcetti poveri originari del nord Italia, che si sono diffusi con piccole varianti ma mantengono inalterata l’essenza di una ricetta che ha nella semplicità il segreto del proprio successo.

I Brutti ma buoni (Brutti e buoni) sono dei golosi biscotti alle nocciole e albumi tipici del Nord Italia, in particolare del Piemonte; che prendono il loro nome dall’aspetto “irregolare” , grezzo e dunque brutto, ma assolutamente delizioso al palato! Come ogni ricetta tradizionale ne esistono diverse versioni a seconda della regione italiana in cui vengono realizzati; come ad esempio i Bruttiboni di Prato, conosciuti anche come i mandorlati di San Clemente, che si assomigliano nell’aspetto, ma vengono preparati con le mandorle.

In questa ricetta li prepareremo alle nocciole, ma possiamo realizzarli anche alle mandorle. Questi biscotti alle nocciole sono senza lievito, latte e burro (quindi senza lattosio), e senza glutine perché privi di farina.

Perché Preparare i Brutti ma Buoni?

Si tratta di una preparazione facilissima e veloce; bastano pochi minuti per realizzare una meringa di albumi e zucchero poi aggiungere le nocciole ridotte in granella; formare i brutti ma buoni con 1 cucchiaio e infine cuocere in forno! Non ci resta che vedere nel dettaglio il procedimento per realizzare questi biscottini, vedrete quanto è semplice e soprattutto alla portata di tutti. Non buoni ma buonissimi!! friabili al morso, squisiti! Ottimi per merenda oppure da servire all’ora dei Tè, i Brutti ma buoni sono dei dolcetti perfetti da offrite e regalare a Natale !

Un dolce molto facile da fare, che tutti hanno realizzato almeno una volta. Ultimamente sono in una fase della mia vita dove ho voglia di riprendere solo le ricette della tradizione popolare, quelle semplici e genuine che ci fanno stare bene anche mentre le prepariamo. Sono così particolari che riscuotono sempre un grande successo.

BRUTTI MA BUONI Golosi e Facilissimi!

La Ricetta Dettagliata dei Brutti ma Buoni

Ingredienti

  • 300 gr Nocciole
  • 150 gr Mandorle Pelate
  • 250 gr Zucchero Semolato
  • 200 gr Albumi
  • 80 gr Miele
  • 4 gr Vaniglia Bourbon
  • qb Cannella

Preparazione

  1. Per realizzare i brutti ma buoni per prima cosa tritate le nocciole in un mixer fino ad ottenere una granella non eccessivamente fine.
  2. Tostiamo le nocciole a 180° per una decina di minuti. Facciamole raffreddare bene prima di passarle al mixer. E’ possibile utilizzare le nocciole già tostate oppure la granella di nocciole.Una volta fredde, tritiamo le nocciole nel mixer, fino a ottenere una granella grossolana. Teniamola da parte.
  3. Preparare la frutta secca, sminuzzandola fino ad ottenere una granella grossolana, in cui dovrà restare qualche pezzo di nocciola e mandorla piuttosto grosso. Distribuire la granella su di una teglia ricoperta di carta da forno e farla tostare in forno a 150°C per circa 10 minuti, tenendo lo sportello del forno leggermente socchiuso.
  4. Dividiamo in due parti uguali lo zucchero. In una ciotola versiamo gli albumi a temperatura ambiente con una prima parte di zucchero. Potremo usare la planetaria o lo sbattitore. Montiamo a neve ben soda, fino a quando, sollevando le frusta, la meringa fa il becco. Aggiungiamo le nocciole tritate e l’altra parte di zucchero. Mescoliamo a mano.
  5. Cominciate a montare e unite i semi della bacca di vaniglia. Monta nella ciotola di una planetaria munita di fruste gli albumi a temperatura ambiente finchè cominceranno a diventare bianchi; aggiungi lo zucchero in tre volte distinte fino a ottenere una meringa spumosa.
  6. Quando gli albumi diventeranno chiari e spumosi aggiungete lo zucchero, poco per volta.
  7. Preparare la meringa, versando gli albumi e circa 30gr di zucchero semolato nella ciotola della planetaria. Iniziare a montare a media velocità, finché gli albumi inizieranno a schiumare. Aggiungere allora lo zucchero rimasto a più riprese, fino ad ottenere una meringa sostenuta, ma ancora morbida.
  8. Unite le nocciole alla meringa amalgamando con una spatola dal basso verso l’altro per non smontare il composto. Incorporate la granella di nocciole alla meringa, mescolando delicatamente dal basso verso l’alto con una spatola. A questo punto unite anche delicatamente le nocciole e le mandorle tritate.
  9. Amalgamate bene e ponete il composto in una casseruola con il fondo pesante. Fate cuocere su fuoco moderato mescolando con un cucchiaio di legno. Quando il composto inizierà a staccarsi dal fondo e dalle pareti della casseruola togliete dal fuoco.
  10. Trasferiamo il composto in una pentola d’acciaio dal fondo spesso e, a fuoco medio-alto all’inizio, facciamo cuocere, mescolando spesso, per circa 15/20 minuti. Quando il composto inizierà ad asciugarsi, abbassiamo la fiamma e cuociamo mescolando continuamente con una spatola, sino a quando diventerà di un bel colore ambrato e si diffonderà, man mano che cuoce, un odore di nocciole caramellate. Una volta cotto, togliamolo dalla pentola e trasferiamolo in una ciotola, altrimenti, la parte sottostante a contatto con il fondo della pentola, continuerà a cuocere.
  11. Versare il composto in un tegame antiaderente e cuocere a fuoco medio per 10 minuti, mescolando continuamente con una spatola, avendo cura che non si attacchi troppo sul fondo (inevitabilmente un po’ si asciugherà sul fondo, ma non è un problema). La meringa perderà volume e risulterà più lucida e fluida.
  12. Quando il composto si sarà compattato, formate dei mucchietti su una leccarda foderata con carta forno aiutandovi con 2 cucchiai e distanziandoli uno dall’altro. Aiutandoci con un cucchiaio e un cucchiaino formiamo dei mucchietti su una leccarda foderata con carta forno, distanziandoli tra loro, perché in cottura si gonfieranno. Foderare una teglia con la carta da forno. Disporre dei piccoli mucchietti di composto della grandezza di una noce, aiutandosi con due cucchiai e distanziandoli un po’ fra loro.
  13. Cuocete in forno statico preriscaldato a 130° per 40-45 minuti: dovranno asciugarsi senza bruciare. Inforniamo in modalità ventilata a 160° per 40 minuti circa. Gli ultimi 5/10 minuti con lo sportello del forno in fessura, cioè con il manico della cucchiaia in mezzo. Trascorsi i 15 minuti, abbassare la temperatura a 100°C e far asciugare completamente i biscotti, per un tempo variabile tra i 45-60minuti, a seconda della grandezza del biscotto.
  14. Devono asciugare senza bruciare: all’interno dovranno risultare asciutti e non molli, ma tenete presente che, raffreddandosi, si induriranno un po’; regolate la cottura di conseguenza, in base alle caratteristiche del vostro forno. Potrebbe volerci qualche minuto in più o in meno (per questo motivo potete anche cuocere una prima infornata con pochi biscotti in modo da regolarvi meglio per i successivi!).
  15. Una volta cotti, spegnere il forno e far asciugare i biscotti nel forno spento, tenendo lo sportello leggermente aperto. Se si avesse, invece, la necessità di continuare ad usare il forno, sfornare i Brutti ma Buoni e lasciarli raffreddare in un luogo ben asciutto. Terminata la cottura, spegni il fuoco e preleva una cucchiaiata di composto che disporrai sulla carta forno aiutandoti ad appoggiarla con un altro cucchiaio. Una volta cotti, estrai i brutti ma buoni dal forno e lasciali intiepidire, poi mettili a raffreddare completamente su di una gratella.
  16. Togliete la placca dal forno e fate freddare i biscotti. Facciamo raffreddare prima di toccarli e toglierli dalla teglia. Spegnete e attendete senza aprire finché è tiepido.
  17. Si conservano a lungo in una scatola di latta oppure in un contenitore per biscotti. A casa mia non superano il secondo giorno!
  18. Conservare in un sacchetto di carta per 4 giorni a temperatura ambiente.
  19. I brutti ma buoni si conservano anche per 10 giorni se li tieni ben chiusi in un barattolo di vetro o una scatola di latta.

Alternative agli ingredienti

La dose di zucchero può variare, da pari peso delle nocciole fino a scendere ai 200 g. Il risultato sarà leggermente diverso, ma ugualmente buonissimo. E’ solo una questione di gusto personale. Posso dirvi che una maggiore dose di zucchero li rende ancora più croccanti.

** Puoi sostituire le nocciole con altra frutta secca a guscio a tuo piacere, sempre tritata.

La preparazione dei Brutti ma Buoni è semplice e veloce.

Consigli utili

  • Mi piace trovare qualche pezzetto di nocciola più grosso.
  • Per tutte quelle volte in cui utilizzi i tuorli delle uova e ti avanzano gli albumi, ci sono diversi modi in cui puoi utilizzarli. Uno di questi è preparare i brutti ma buoni, dei dolcetti friabili facili e veloci da realizzare in cui, come avviene per birbanti, macarons e dacquoise, i “bianchi” d’uovo sono veri e propri protagonisti, accompagnati da pochi altri ingredienti.

Il sapore delle nocciole nei biscotti brutti ma buoni

I brutti ma buoni erano tra i dolci preferiti di papà. A volte la domenica, lui stesso o mio cognato, andava in pasticceria ad acquistare il vassoio di dolci per pranzo. Capitava che, invece del solito vassoio di paste, preferisse la pasta di mandorle classica a cui faceva aggiungere una fila di brutti ma buoni. Gli piaceva molto il sapore della nocciola, ma era l’insieme zuccherino a stuzzicarlo, perché in campagna avevamo tanti alberi di nocciole ma io non l’ho mai visto mangiarne una. Neanche durante la raccolta. Io si, invece e tante. Nei miei giri “randagi” per la campagna mi fermavo a staccarle e mangiarle direttamente sotto i rami. Magari mi sedevo per terra, nell’erba, gli insetti non mi facevano paura.

Brutti ma Buoni e Ambiente

La coltivazione biologica delle nocciole è pensata per avere un impatto ambientale limitato, in quanto incoraggia a conservare la biodiversità e gli equilibri ecologici, a migliorare la fertilità del suolo e a proteggere la qualità dell’acqua. Altrettanto importante è il mancato utilizzo di pesticidi di sintesi chimica, così da ottenere un prodotto sano e naturale. “Più biologico regionale in Europa” è il progetto di sensibilizzazione sui prodotti biologici che grazie alla Biomobile arriva in varie città d’Italia. Sul sito biologicoregionale.eu potrete trovare diversi articoli di approfondimento e informazioni utili sui prossimi eventi.

Valori Nutrizionali

Ecco una tabella con i valori nutrizionali medi per porzione:

Nutriente Quantità
Calorie 680kcal
Carboidrati 67g
Proteine 16g
Grassi 42g
Grassi saturi 3g
Sodio 56mg
Potassio 61mg
Fibre 8g
Zucchero 55g
Vitamina C 2mg
Calcio 125mg
Ferro 4mg

Spero che la tua avventura culinaria con i Brutti ma Buoni sia stata all'altezza delle aspettative! Questi dolcetti, con la loro combinazione unica di ingredienti semplici, dimostrano che la bellezza della cucina può risiedere nella sua semplicità.

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