Fratelli Pizza Maglie: Un Viaggio nel Cuore della Pizza Napoletana e Cilentana

La pizza, simbolo indiscusso della gastronomia italiana, si reinventa continuamente, mantenendo vive le tradizioni e aprendosi a nuove interpretazioni. Questo articolo esplora il mondo della pizza, con un focus sulle eccellenze campane e sulle nuove tendenze che stanno conquistando il palato degli amanti di questo piatto iconico. In particolare ci soffermeremo su Maglie e le zone limitrofe.

Alla Scoperta delle Pizzerie Campane: Un Confronto tra Tradizione e Innovazione

Uno scontro interessante premia la logica delle wild card, cioè delle pizzerie meno conosciute ma che hanno i titoli per sfidare le pizzerie più quotate. Sono dunque le pizzerie “saranno famose” della Campania. Due “wild card” nella seconda sfida del cartellone degli Ottavi di Finale del Campionato della Pizza: Gli Esposito a Salerno e L’Ammaccata - Antica Pizza Cilentana a Casal Velino. I numeri e la classifica provvisoria hanno quindi mescolato le carte con due pizzerie su cui un giudice ha messo faccia e palato. E per giunta entrambe della provincia di Salerno che vede ridotte le possibilità di arrivare alla finalissima.

L'Ammaccata: Un Tempio della Pizza Cilentana

Partiamo da Cristian Santomauro che a Casal Velino ha creato un vero e proprio tempio della pizza in pala che si rifa a quella cilentana pur con accorgimenti e topping contemporanei. In estate e con il bel tempo c’è un ampio dehors ad accogliere i commensali. Particolare, che avrà anche riverbero sulle pizze della nostra serata, un forno ad hoc posizionato a lato del dehors.

Le Pizze Degustate

Il regolamento è sempre lo stesso. Tre pizze, due obbligatorie (Marinara e Pizza Fritta), più una 3ª pizza a scelta del pizzaiolo o della sala. I voti a disposizione sono 100 per ognuna delle 3 pizza e con 3 giudici il punteggio massimo è 900.

  1. La Marinara Verace: Pomodoro cotto alla cilentana, origano di montagna, alici di Menaica dopo cottura, olive Ammaccate del Cilento, capperi, Olio EVO Alterego Marsicani (13 euro). Parte subito fortissimo Cristian Santomauro con la sua versione della Marinara che è un inno ai sapori e alle tradizioni del Cilento. Alla vista regala già ottima impressione. L’impasto al palato non appare così performante come ci aveva abituato Santomauro. Le irregolarità di stesura penalizzano l’assetto complessivo con la sezione che appare in alcuni punti molto alta. Il pomodoro è molto buono ma anche coprente e va intaccare la forza delle acciughe e dei capperi. La morbidezza resta un punto di forza della pizza anche in questa Marinara che vuole essere più tenace.
  2. Bon Bon: Ammaccata fritta con fazzoletto di pomodoro rosso su fonduta di formaggi e origano di montagna (6 €). Come pizza fritta, L’Ammaccata nel confronto con Gli Esposito tira fuori il Bon Bon. È un antipasto che consiste in una pallina fritta dello stesso impasto delle pizze. È coperta da pomodoro e origano, su una crema di formaggio di capra e vaccino. Gli ingredienti e i profumi sono buoni, anzi ottimi. Ma la delusione rispetto alle aspettative purtroppo prende il sopravvento. Da una pizza fritta ci si aspetta fragranza. In questo Bon Bon l’impasto fatica a volare trattenuto anche dalla fonduta e dalla salsa di pomodoro che lo avviluppa del tutto rendendo l’insieme umido. Un vero peccato anche per non aver proposto un ingrediente diverso dal pomodoro.
  3. L’Ammaccata Originale: “Quella del ricordo di mia nonna Teresa.” Pomodoro cotto alla cilentana, cacioricotta di capra Slow Food, origano di montagna, Olio EVO Riserva, Coratina-Itrana, Fattoria Ambrosio (Miglior olio d’Europa “Il Magnifico 2025”) (10 euro). Cristian Santomauro, però, è molto affezionato al pomodoro e anche la terza pizza a scelta ci punta con decisione. L’Ammaccata originale è alla base della filosofia di questo locale. Resta un po’ indietro la cottura che non riesce ad asciugare bene il cornicione. Ovviamente va considerato che la pizza dell’Ammaccata non è una “fina di pasta” come si dice a Napoli e quindi la resa dell’impasto è di tutt’altra natura.

In 5 al tavolo - 3 giudici e 2 commensali - possiamo assaggiare qualche altra pizza. Cristian Santomauro punta ancora sull’identità locale e lo fa con una pizza bianca. Ricca con i fichi cilentani e la melassa di fichi dell’azienda che ha come missione la valorizzazione del dottato. Ottima alternativa per restare in tema Cilento anche senza il famoso sugo.

E poi una pizza anzi la strazzata, la pizza con il “buco” strappata al centro come vuole la tradizione contadina del primo pane. Le operazioni di rigenero ne fanno una ciambella farcita con fiordilatte, carciofini e culatello di Trentinara e con una vena croccante che conferisce all’insieme un bel morso. In questo caso la farcitura entrerà in menù a breve per affiancarsi a quella del contadino.

Gli Esposito: La Tradizione Napoletana a Salerno

Ed ora a Salerno alla pizzeria Gli Esposito - dal cognome dei fratelli in società con i fratelli Guariglia - dove ai forni a legna comanda la squadra Marco D’Elia. Wild card nel 2024, è riuscito a portare la pizzeria in finale chiudendo al quarto posto. L’anno scorso conquistò con la salsiccia e friarielli, la ‘nduja e la capricciosa. Quest’anno la pizzeria dispone di un dehors nuovo di zecca inaugurato a metà dell’estate. Un richiamo in più per la clientela che affolla Via Roma, cioè la zona della movida di Salerno.

Le Pizze Degustate

  1. La pizza Marinara de Gli Esposito: Pomodoro, aglio, origano di montagna e olio evo (6,50 euro). Marco D’Elia ha fatto tesoro dei risultati della sua Marinara dell’anno scorso e ha apportato i correttivi che ha individuato dal testo di commento al girone che lo vide comunque primeggiare. Al tavolo, infatti, arriva anche l’origano fresco in foglioline con cui asperge la superficie già punteggiata dall’origano secco. Un plus che merita l’applauso insieme all’aglio tagliato in fettine sottili che si fanno mangiare e non scartare. Chiude il quadro, anzi, lo sostiene il pomodoro Capasso che è una fucilata di sapore ben bilanciata tra acidità e dolcezza. Difficile trovare difetti in un impasto leggero scarico di sale a tutto vantaggio del palato che meglio può assaporare tutti gli ingredienti. Che in questo caso premia l’impostazione old school napoletana.
  2. La pizza fritta de Gli Esposito: Ripiena di ricotta di bufala, cicoli, fior di latte campano, pepe nero (12 euro). Marco D’Elia ha una spalla potente in cucina con Riziero Trapanese, aka il mago della frittura. Che non si smentisce nemmeno questa volta e tira fuori una pizza fritta che nemmeno a Napoli sanno fare (ed è un complimento). Non siamo al cospetto di una prova “gourmet” ma della messa in pratica dell’ignoranza. Nel senso che non vogliamo sapere perché, ma i cicoli di sostanza e il pepe nella pizza fritta ci devono stare. E poi la consistenza dell’impasto: possente eppure leggero. La nota fuori dalla tradizione è solo la ricotta di bufala che ci sta bene, ma ignoranza per ignoranza sarebbe stato interessante assaggiarla con una ricotta vaccina o di pecora.
  3. La Leggerissima Carbonara: Fior di latte campano, pepe, guanciale di maialino nero dei Nebrodi croccante, uovo cotto a bassa temperatura, pecorino di grotta e olio evo (14 euro). Come terza pizza a scelta, Marco D’Elia punta il jolly su un classico della pizzeria di Salerno, la pizza Leggerissima. Per il panetto di minore grammatura è una pizza a metà tra la scrocchiarella romana e la pizza all’acqua di Capri. Il condimento è la rivisitazione del piatto capitolino con l’Uovo d’Oro in “carbocrema” che ricopre il disco e il fiordilatte fumanti. Ben bilanciata con la sapidità conferita dal pecorino e dal guanciale croccante, è spesso ordinata come pizza di condivisione in apertura. La cottura è accurata e la pizza mantiene la promessa: è leggerissima.

Pizze e fritti de Gli Esposito che non fanno punteggio per gli Ottavi di Finale con L’Ammaccata Una Marinara Leggera, una Fritta e una Leggerissima spingono Marco D’Elia a proporre la sua “pizza del pizzaiolo” di stesura diversa. Quella con cui ha iniziato la carriera nella pizzeria di famiglia e ora preparata per il personale. È un fuori menù con bufala, pomodorini, parmigiano e pepe. Pizza estiva che conferma come in questa pizzeria le basi della tradizione e della semplicità siano conosciute.

In chiusura, al posto del dolce, i fritti di Riziero Trapanese. Golosi con l’occhio alla tradizione e la panatura spessa e croccante. Cottura millimetrica, ottimi ingredienti, frittatina super. Delude soltanto il cavallo di battaglia dell’arancino bianco causa formaggio silano non proprio in forma che fa virare il gusto della besciamella. Ma l’arancino rosso rimette subito a posto le cose.

Il Mercatino del Gusto a Maglie: Un'Esplosione di Sapori Pugliesi

Il Mercatino non è solo una rassegna enogastronomica ma è un’occasione per i numerosi visitatori di vivere in maniera differente la Puglia e le sue ricchezze, in un clima di gioia e di festa. La manifestazione prende il nome dalle oltre novanta bancarelle di espositori regionali dislocate fra cortili, giardini, piazze, vie e palazzi di Maglie. Nella “Piazza del vino” si potranno degustare bianchi, rossi e rosati delle ventiquattro cantine selezionate, in quella “della birra artigianale” esporranno i micro birrifici pugliesi; nella “Via della gastronomia” sarà possibile trovare pasta, prodotti da forno, salumi, formaggi, conserve e altre specialità pugliesi.

Le cene non si limiteranno ad essere un momento conviviale, ma permetteranno agli ospiti di scoprire la straordinaria ricchezza e la varietà culinaria della Puglia, senza doversi spostare da Maglie. Esperti e produttori condurranno i curiosi e gli appassionati alla scoperta delle peculiarità di cibo, vino e birra nei Laboratori del gusto.

Pizza napoletana fatta in casa: la ricetta di Davide Civitiello

Anche i bambini saranno protagonisti di una serie di appuntamenti giocosi dove il divertimento si combina con lo sviluppo di una nuova sensibilità nei confronti del cibo quotidiano e delle tradizioni dimenticate. Le serate proseguono con la buona musica: dal jazz al soul, dal rock al balkan, quest’anno oltre ad accompagnare le cene e i dopocena, numerosi musicisti salentini si esibiranno nelle strade e nelle piazze.

Ogni sera doppio appuntamento con il “gustosofo” Michele Di Carlo che nello spazio Ermenegildo Zegna della boutique Giorgio Santese preparerà l’aperitivo a base di frutta e spumanti del territorio mentre, dopo cena, proporrà cocktail classici da degustare nel “salotto culturale” del mercatino, dove verranno presentati alcuni libri dedicati alla gastronomia, alla cucina e al territorio.

Joey Bistrot Cafe: La Pizza Contemporanea Napoletana a Maglie

La pizza contemporanea napoletana di Joey Bistrot Cafe è un trionfo di leggerezza, fragranza e scioglievolezza, grazie all’uso dei prefermenti e alla scelta dell’impastatrice perfetta. Joey Bistrot Cafe: un locale giovane, che ha affrontato la ripresa turistica del 2022 con entusiasmo e dedizione, un bistrot famoso a Maglie e dintorni per l’ampia offerta culinaria servita in un contesto metropolitano all’interno, country chic nei meravigliosi giardini a cielo aperto, street urban nell’ampia corte esterna. Aperto dalla sera fino a notte fonda, attira sia i giovani che le famiglie della zona.

“Nel menù ci sono una trentina di pizze diverse tra tradizionali e gourmet, ma la Margherita resta la vera regina tra tutte. Francesco ci spiega che preferisce lavorare con i prefermenti in quanto cambiano totalmente il risultato finale e la consistenza della pizza. Al giorno d’oggi si preferisce usare gli impasti diretti perché permettono di ridurre i tempi di preparazione e sono meno impegnativi. Infine, chiediamo al pizzaiolo una recensione sincera sull’impastatrice Effedue. È molto intuitiva e affidabile, oltre che resistente.

Fratelli Coppola: La Tradizione Partenopea in Lombardia

PIANETA PIZZA - Fratelli Coppola, la catena di ristorazione fondata dai tre fratelli napoletani Katia, Ciro e Antonio, inaugura a Cantù Asnago, alle porte di Milano in provincia di Como. Un percorso iniziato 20 anni fa e rimasto sempre legato alla famiglia Coppola, che ha portato al raggiungimento di un nuovo importante traguardo: l’apertura del quinto ristorante in Lombardia. La pizza è a ruota di carro, dal diametro extra large, con impasto e lievitazione da disciplinare, declinata in proposte classiche o gourmet a firma dei Fratelli Coppola.

Una trattoria napoletana contraddistinta da semplicità e genuinità con ricette radicate e tramandate nella tradizione familiare per offrire una varietà di pizze, primi e secondi piatti, antipasti, contorni e dolci. La dedizione e l’amore per la propria terra sono espressi nell’attenta e continua ricerca delle migliori materie prime; la scelta di inserire eccellenze della Campania e Presidi Slow Food vuole essere un omaggio alla loro terra, per far capire l’importanza di preservare piccole realtà capaci di creare prodotti unici.

Tre sale per un totale di 180 coperti, il nuovo locale ha un’impronta contemporanea con tavoli in legno chiaro, insieme a note di azzurro e bianco. Nell’interior design e negli elementi decorativi non mancano i richiami agli elementi della tradizione napoletana interpretati in chiave moderna: il cornetto portafortuna; il munaciello spiritello leggendario del folclore napoletano; San Gennaro il patrono di Napoli; pulcinella la maschera napoletana della commedia dell’arte.

La scelta degli arredi e dello stile è stata interamente curata dall’architetto napoletano Guglielmo Rubino, che segue Fratelli Coppola sin dagli inizi, e che per loro ha creato anche la figura stilizzata di pulcinella, inchinato in segno di benvenuto.

Nella prima sala sono protagonisti i ritratti dei Fratelli Coppola insieme a personaggi di spicco della musica partenopea, la seconda sala è dedicata ai Quartieri Spagnoli, la parte più verace di Napoli dove si respira e vive un’atmosfera unica. La terza sala è, invece, un omaggio allo sport e alla squadra di basket Pallacanestro Cantù dove alle pareti sono appese le maglie dei giocatori e le lunghe tavolate danno un senso di grande convivialità.

Infine, la galleria tumbulella celebra la smorfia napoletana con alle pareti i numeri dal significato benaugurale che hanno segnato il percorso della famiglia Coppola.

“Per festeggiare i 20 anni di attività di Fratelli Coppola, iniziata con papà Umberto a Como, abbiamo deciso di regalarci il nostro quinto locale” dichiarano all’unisono Antonio, Ciro e Katia. “Una soddisfazione immensa considerando che l’abbiamo raggiunta con le nostre forze, un passo alla volta. Siamo una famiglia molto unita, ci sosteniamo e supportiamo a vicenda, ma il vero supporto viene dal territorio che ci ha accolto. Sono le persone con cui condividiamo l’amore per la buona tavola, con cui costruiamo e coltiviamo legami duraturi”.

Tabella Comparativa delle Pizzerie

Pizzeria Specialità Ubicazione
L'Ammaccata Pizza Cilentana Casal Velino
Gli Esposito Pizza Napoletana Salerno
Joey Bistrot Cafe Pizza Contemporanea Napoletana Maglie
Fratelli Coppola Pizza a Ruota di Carro Cantù Asnago (Como)

Questo articolo ha esplorato alcune delle realtà più interessanti nel panorama della pizza, dalla tradizione napoletana e cilentana alle interpretazioni contemporanee. Ogni pizzeria, con la sua storia e le sue specialità, contribuisce a mantenere viva la passione per questo piatto amato in tutto il mondo.

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