Piazza Vincenzo Cuoco: Storia e Monumenti di un Luogo Simbolo di Napoli

Piazza Vincenzo Cuoco, situata a Napoli, è un luogo intriso di storia e cultura, che merita di essere scoperto e valorizzato. Questo articolo esplora la storia della piazza, i suoi monumenti e il contributo di Vincenzo Cuoco, figura di spicco della cultura napoletana e italiana.

Piazza Vincenzo Cuoco a Napoli

Vincenzo Cuoco: Un Intellettuale Molise a Napoli

Vincenzo Cuoco, nato a Civitacampomarano (CB) il 1° ottobre 1770, è stato un celebre giurista, politico, storico ed economista italiano. La sua casa natale, situata a Civitacampomarano, è segnalata da un'apposita targa ed è stata acquistata dal comune. Dopo una ristrutturazione, è stata restituita alla collettività con una duplice funzione: una sala convegni e delle camere per i turisti.

Nel bicentenario della sua morte (1823 - 2023), la SIPBC ONLUS MOLISE ha ricordato questo grande personaggio molisano, evidenziando il suo contributo in campo storico, politico, filosofico, economico, giuridico e letterario. Cuoco partecipò alla costituzione della repubblica partenopea e, nonostante il carcere e l’esilio, continuò il suo impegno di scrittore e pubblicista. Tra le sue opere più importanti spicca il "Saggio storico sulla rivoluzione napoletana del 1799", in cui analizzò lucidamente le ragioni del suo fallimento.

Passeggiando per i vicoli di Civitacampomarano ti imbatterai nella casa di Vincenzo Cuoco, segnalata da un’apposita targa.

Casa di Vincenzo Cuoco a Civitacampomarano

Le Quattro Giornate di Napoli e Piazza Mazzini

Durante le Quattro Giornate di Napoli, i napoletani lottarono contro un nemico implacabile, determinato a distruggere monumenti, industrie e opere di interesse militare. I partigiani si opposero fermamente ai nazisti nella zona Museo, in via Salvator Rosa e a Santa Lucia. A Piazza Mazzini, riuscirono a catturare dei tedeschi, uomini che andarono ad ingrossare il numero di prigionieri che potevano costituire oggetto di scambio per i napoletani in mano alle forze germaniche.

La vittoria di Piazza Mazzini è ancora più notevole se si pensa che nel vicino plesso scolastico “Vincenzo Cuoco“, i tedeschi utilizzarono i temuti carri armati Tiger. I napoletani lamentarono 12 morti e una quindicina di feriti.

Il Contesto Storico e Urbanistico di Napoli negli Anni '30

Negli anni '30, Napoli subì una grande trasformazione urbanistica. Al censimento del 21 aprile 1936, la città contava 875.855 abitanti. Tra le opere nuove realizzate in quel periodo, si ricordano:

  • Rinnovazione dello stadio Ascarelli, con una capacità di circa 40.000 spettatori.
  • Mercato ittico in Piazza Duca degli Abruzzi, dotato di impianti per la produzione di ghiaccio e la ozonizzazione delle celle.
  • Piscina natatoria coperta al rione Luzzatti, la maggiore d'Italia, con tribune per 4000 spettatori.
  • Palazzo della Provincia e Palazzo delle Poste e dei Telegrafi al rione Carità.

Il porto subì una grande trasformazione con la costruzione della nuova Stazione marittima e di un nuovo bacino di carenaggio. Fu creata una quarta funicolare che dalla piazza Sannazzaro conduce alla collina di Posillipo. Inoltre, fu restaurata la chiesa trecentesca di Santa Maria Donnaregina e i chiostri e i locali del monastero di Santa Maria la Nova.

Purtroppo, il Teatro Nuovo fu distrutto da un incendio nel 1935.

Civitacampomarano: Il Borgo Natale di Vincenzo Cuoco

Civitacampomarano è un piccolissimo borgo del Molise, in provincia di Campobasso. L’intero centro storico è diviso in due dal castello angioino, con le borgate di Civita di sotto e Civita di sopra. Nonostante le attrazioni storiche del borgo si concentrino dal castello scendendo verso oriente, ti consiglio di non perdere anche il borgo nuovo, nella parte occidentale del paese. Anche qui troverai numerosi murales.

Oltre al castello angioino, Civitacampomarano è nota per i suoi murales, realizzati a partire dal 2014 grazie all'iniziativa di Alice Pasquini e del CVTà Street Fest. Il Cimitero Napoleonico, risalente al 1819, è un'importante testimonianza storica. Addentrandoti tra i vicoli di Civitacampomarano arriverai ben presto al suo castello angioino. Lascia però la sua visita come ultima tappa di questo itinerario e procedi verso i vicoli che scendono rispetto alla facciata orientale.

Via Vincenzo Cuoco è la principale e puoi imboccarla passando al di sotto della torre dell’orologio. Questa alta torre definisce lo skyline del borgo ed ha una storia curiosa. Come potrai notare è dotata di una cella campanaria con tanto di campane e, infatti, originariamente era un campanile. Qui era infatti posizionata la chiesa di Santa Maria Maggiore, di cui rimangono solo poche tracce a causa del crollo di un costone avvenuto nel 1903.

Castello Angioino di Civitacampomarano

Tabella Riepilogativa delle Distanze da Civitacampomarano

Destinazione Distanza (km) Tempo di percorrenza (auto)
Campobasso 36 45 minuti
Termoli 45 45 minuti

Campobasso: Omaggio a Vincenzo Cuoco e Benedetto Croce

Campobasso ha reso omaggio a Vincenzo Cuoco nel bicentenario della sua morte, con iniziative promosse dalla SIPBC ONLUS MOLISE. Inoltre, sono state ricordate le origini campobassane di Benedetto Croce, che nel giugno 1932 visitò la città sulle orme del conte Cola Monforte.

La città ha celebrato anche l'architetto Bernardino Musenga, artefice del rinnovamento urbanistico di Campobasso nel primo ventennio dell'Ottocento. Il Convitto Nazionale ‘Mario Pagano’ rappresenta un'istituzione culturale di rilievo, con una storia che parte dall'insegnamento monastico. Infine, è stato ricostruito il percorso artistico di Nicola Felice/Fenice, pittore molisano del XVII secolo.

Il paesaggio urbano di Campobasso si distingue per la sua divisione tra la città medioevale e rinascimentale arroccata sul Monte e la parte moderna costruita a valle. Eventi culturali come "AGORA’ - OMBRE E STORIA NELLE PIAZZE DI NAPOLI" e iniziative come "CAMPOBASSO in COMUNE" contribuiscono a valorizzare il patrimonio culturale della città.

La chiesa di S. Antonio abate è un gioiello ricco di sorprese, con un altare maggiore in marmo e opere di Francesco Guarino e Paolo Fenoglio. L'archeologia del paesaggio medievale nel Molise interno offre sguardi sul passato per riconoscere il futuro.

Civitacampomarano: Cvtà Street Fest

tags: #Piazza #Vincenzo #Cuoco #storia #e #monumenti