Sciroppo di Fiori di Sambuco: Ricetta e Usi di un Elisir Estivo

Lo sciroppo di fiori di sambuco è una preparazione tradizionale, apprezzata per il suo sapore delicato e le sue molteplici applicazioni. Questo sciroppo, oltre ad essere un ingrediente chiave per bevande rinfrescanti, rappresenta un modo per conservare il profumo e il sapore dei fiori di sambuco, tipici della fioritura primaverile.

Cogliere i Fiori di Sambuco

È facile identificare i fiori di sambuco, grazie al gradevole profumo e ai fiorellini bianchi disposti in piccoli bouquets a forma di ombrello (più esattamente corimbi ombrelliformi). Grazie al suo inconfondibile profumo floreale, il sambuco si distingue facilmente dagli altri arbusti a fiore bianco. Per questo motivo, i suoi fiori sono facilmente riconoscibili per essere raccolti e ricavarne un delizioso sciroppo.

Chi non possiede cespugli di sambuco da cui ricavare i fiori, potrebbe cercarli nei parchi pubblici oppure nelle radure del bosco. Poiché l’arbusto non è una pianta esigente, è possibile trovarne in diversi angoli vicino a noi. Se vogliamo che i fiori sprigionino tutto il loro aroma, dovremo coglierli solo verso mezzogiorno, con il sole. È preferibile raccogliere i fiori di sambuco in una mattina di sole, perché in questo momento il loro sapore è più intenso.

Il nostro consiglio è di non raccogliere i fiori dai cespugli di sambuco che si trovano ai lati delle strade trafficate! Lavorate i fiori subito dopo la raccolta e scuoteteli solo per eliminare eventuali insetti, ma non lavateli. Altrimenti il polline verrà lavato via e con esso parte del tipico sapore.

Ricetta dello Sciroppo di Fiori di Sambuco

Per preparare lo sciroppo di sambuco con limoni, picchiettate leggermente i fiori di sambuco sulla spianatoia per fare uscire eventuali animaletti e metteteli in un contenitore ermetico o una pentola. Lavate i limoni, tagliateli a fette sottili e copriteci i fiori. Unite anche un litro di acqua, coprite con coperchio e lasciate macerare dalle 24 alle 48 ore a temperatura ambiente.

Successivamente filtrate il composto con un setaccio foderato con un fazzoletto di stoffa pulito. Aggiungete lo zucchero e l’acido citrico, mescolate per farli sciogliere e portate a ebollizione, in questo modo lo sciroppo si manterrà più a lungo. Lasciate bollire per un minuto e poi versate lo sciroppo di sambuco in bottiglie pulite. Conservate lo sciroppo di sambuco in un luogo fresco ed asciutto.

Ingredienti:

  • 2 l di acqua
  • 600-700 g zucchero semolato
  • 2 tazze di ombrelli di fiori di sambuco (circa 100 grammi)
  • 2 limoni naturali
  • Succo di un limone spremuto

Procedimento:

  1. In un tegame dai bordi alti, prepara uno sciroppo di acqua e zucchero (lo zucchero si deve sciogliere). Porta a bollore, spegni e lascia raffreddare. Ti consiglio di prepararlo con largo anticipo per dargli il tempo di raffreddare.
  2. Lava delicatamente i fiori per eliminare eventuali insetti e impurità. Poi tieni da parte. Elimina il più possibile le parti verdi, foglie e gambi, sono amare.
  3. Lava bene anche i limoni. Taglia due limoni a fettine e conserva il terzo per spremerlo nel vaso della macerazione. Se usi due vasi da un litro, spremi metà limone nel primo e metà nel secondo.
  4. Dividi a metà la quantità di fiori e mettili nei due vasi. Oppure fai un unico grande vaso.
  5. Aggiungi lo sciroppo di acqua e zucchero, una volta raffreddato, fino a riempire i vasi, poi il succo di limone, rimesta con un cucchiaio, aggiungi in ogni vaso lo stesso numero di fettine di limone e chiudi con il tappo (o copri con della garza che va tenuta ferma con un elastico).
  6. Conserva in frigorifero per 3 giorni.
  7. Poi passa al setaccio, riempi le bottiglie e conserva in luogo fresco e asciutto.

Molte ricette indicano di aggiungere anche aceto di mele o acido citrico. Questo per prolungare i tempi di conservazione. Io preferisco usare solo il limone, a fette e spremuto, e preparare lo sciroppo di anno in anno.

Preparazione alternativa

Mettere i fiori in un vaso grande o in un altro contenitore adatto. Lavate le arance biologiche e un limone biologico, tagliatele a fette sottili e aggiungetele ai fiori. In una seconda pentola portate a ebollizione l'acqua, lo zucchero e il succo di 2 limoni biologici. Sciogliete completamente lo zucchero nell'acqua, mescolando continuamente. Lasciate raffreddare l'acqua zuccherata e poi versatela sui fiori e sulle fette di agrumi. Mescolate, coprite e riporre il tutto in frigorifero o in un luogo fresco. Dopo due o tre giorni, versate lo sciroppo attraverso un setaccio fine in una pentola e portate a ebollizione. Versare lo sciroppo caldo in bottiglie precedentemente sterilizzate e sigillare. È meglio non utilizzare bottiglie troppo grandi (250 ml o 500 ml).

Riponendo le bottiglie chiuse in un ambiente fresco e lontano dalla luce, lo sciroppo potrà conservarsi per circa un anno.

Possibilità di utilizzo dello sciroppo di fiori di sambuco

Soprattutto nelle calde giornate estive, lo sciroppo, allungato con acqua minerale nel rapporto di 1:4, offre un refrigerio dal gusto fruttato. Lo sciroppo di fiori di sambuco diluito con acqua liscia o frizzante è un ottimo dissetante per grandi e piccini.

Anche come aggiunta al dessert, lo sciroppo di fiori di sambuco trova le più diverse applicazioni. Ma lo sciroppo è ottimo anche come ingrediente da aggiungere all’impasto di alcuni dolci, soprattutto torta di mele o dolci con le fragole.

Lo sciroppo è anche l’ingrediente principale dell’ormai famoso Hugo, un aperitivo alcolico molto rinfrescante e ideale per le calde giornate estive. Il nostro sciroppo di sambuco è poi anche la base per un famoso aperitivo fresco ed estivo, Hugo, a base appunto di sciroppo di sambuco, sidro di mele della Val di Non, menta fresca e selz.

Chi desidera concludere la serata con un aperitivo, potrà gustarsi il succo dorato in un Hugo con prosecco, acqua minerale e menta.

Il barista Roland Gruber di Naturno è considerato l'inventore di questo popolare aperitivo i cui ingredienti sono: prosecco, sciroppo di fiori di sambuco, foglie di menta, una fetta di limone, cubetti di ghiaccio e un po' di acqua minerale.

Hugo, l’aperitivo Hugo sta all’Alto Adige come lo Spritz al Veneto. E’ un cocktail leggermente alcolico che si prepara con prosecco, seltz (o acqua gassata), sciroppo di sambuco e foglie di menta.

Un aperitivo a base di prosecco e sambuco, fresco e profumato alla menta.

![image](data:text/html; charset=UTF-8;base64,PCFkb2N0eXBlIGh0bWw+CjxodG1sIGxhbmc9ImVuIj4KPGhlYWQ+CiAgPG1ldGEgY2hhcnNldD0idXRmLTgiPgogIDx0aXRsZT5WZXJpZnlpbmfigKY8L3RpdGxlPgogIDxtZXRhIG5hbWU9InZpZXdwb3J0IiBjb250ZW50PSJ3aWR0aD1kZXZpY2Utd2lkdGgsIGluaXRpYWwtc2NhbGU9MSI+CiAgPGxpbmsgaHJlZj0iaHR0cHM6Ly9jZG4uanNkZWxpdnIubmV0L25wbS9ib290c3RyYXBANS4zLjMvZGlzdC9jc3MvYm9vdHN0cmFwLm1pbi5jc3MiIHJlbD0ic3R5bGVzaGVldCIgY3Jvc3NvcmlnaW49ImFub255bW91cyI+CiAgPHN0eWxlPgogICAgaHRtbCwgYm9keSB7IGhlaWdodDogMTAwJTsgYmFja2dyb3VuZC1jb2xvcjogI2Y4ZjlmYTsgfQogICAgLmNoYWxsZW5nZS1ib3ggewogICAgICBkaXNwbGF5OiBmbGV4OyBmbGV4LWRpcmVjdGlvbjogY29sdW1uOyBqdXN0aWZ5LWNvbnRlbnQ6IGNlbnRlcjsKICAgICAgYWxpZ24taXRlbXM6IGNlbnRlcjsgaGVpZ2h0OiAxMDAlOyB0ZXh0LWFsaWduOiBjZW50ZXI7IHBhZGRpbmc6IDJyZW07CiAgICB9CiAgPC9zdHlsZT4KPC9oZWFkPgo8Ym9keT4KPGRpdiBjbGFzcz0iY2hhbGxlbmdlLWJveCI+CiAgPG5vc2NyaXB0PgogICAgPHN0eWxlPiNqcy1jaGVjayB7IGRpc3BsYXk6IG5vbmUgIWltcG9ydGFudDsgfTwvc3R5bGU+CiAgICA8ZGl2IGNsYXNzPSJ0ZXh0LWRhbmdlciB0ZXh0LWNlbnRlciBtYi00Ij4KICAgICAgPGg1IGNsYXNzPSJ0ZXh0LWRhbmdlciBmdy1ib2xkIj5KYXZhU2NyaXB0IGlzIHJlcXVpcmVkIHRvIGFjY2VzcyB0aGlzIHdlYnNpdGUuPC9oNT4KICAgICAgPHA+UGxlYXNlIGVuYWJsZSBKYXZhU2NyaXB0IGFuZCBkaXNhYmxlIGFueSBhZCBibG9ja2VycyBvciBicm93c2VyIGV4dGVuc2lvbnMgdGhhdCBtYXkgaW50ZXJmZXJlLjwvcD4KICAgIDwvZGl2PgogIDwvbm9zY3JpcHQ+CgogIDxkaXYgaWQ9ImpzLWNoZWNrIj4KICAgIDxkaXYgY2xhc3M9InNwaW5uZXItYm9yZGVyIHRleHQtcHJpbWFyeSBtYi0zIiBzdHlsZT0id2lkdGg6IDNyZW07IGhlaWdodDogM3JlbTsiIHJvbGU9InN0YXR1cyI+CiAgICAgIDxzcGFuIGNsYXNzPSJ2aXN1YWxseS1oaWRkZW4iPkxvYWRpbmfigKY8L3NwYW4+CiAgICA8L2Rpdj4KICAgIDxoNSBpZD0ic3RhdHVzIj5QbGVhc2Ugd2FpdCB3aGlsZSB3ZSB2ZXJpZnkgeW91J3JlIG5vdCBhIGJvdOKApjwvaDU+CiAgPC9kaXY+CjwvZGl2Pgo8bm9zY3JpcHQ+CiAgPGRpdiBjbGFzcz0iY2hhbGxlbmdlLWJveCB0ZXh0LWRhbmdlciI+CiAgICA8aDU+SmF2YVNjcmlwdCBpcyByZXF1aXJlZCB0byBhY2Nlc3MgdGhpcyB3ZWJzaXRlLjwvaDU+CiAgICA8cD5QbGVhc2UgZW5hYmxlIEphdmFTY3JpcHQgYW5kIGRpc2FibGUgYW55IHNjcmlwdC1ibG9ja2luZyBleHRlbnNpb25zIChzdWNoIGFzIGFkIGJsb2NrZXJzKSB0byBjb250aW51ZS48L3A+CiAgPC9kaXY+Cjwvbm9zY3JpcHQ+CiAgPHNjcmlwdD4KaWYgKCF3aW5kb3cuaXNTZWN1cmVDb250ZXh0IHx8ICF3aW5kb3cuY3J5cHRvPy5zdWJ0bGUpIHsKICBkb2N1bWVudC5oZWFkLmlubmVySFRNTCA9IGAKICAgIDxtZXRhIGh0dHAtZXF1aXY9InJlZnJlc2giIGNvbnRlbnQ9IjE7dXJsPWh0dHBzOi8vJHtsb2NhdGlvbi5ob3N0bmFtZX0ke2xvY2F0aW9uLnBhdGhuYW1lfSR7bG9jYXRpb24uc2VhcmNofSI+CiAgICA8dGl0bGU+UmVkaXJlY3RpbmcgdG8gU2VjdXJlIFZlcnNpb27igKY8L3RpdGxlPgogICAgPGxpbmsgaHJlZj0iaHR0cHM6Ly9jZG4uanNkZWxpdnIubmV0L25wbS9ib290c3RyYXBANS4zLjMvZGlzdC9jc3MvYm9vdHN0cmFwLm1pbi5jc3MiIHJlbD0ic3R5bGVzaGVldCI+CiAgICA8c3R5bGU+CiAgICAgIGh0bWwsIGJvZHkgeyBoZWlnaHQ6IDEwMCU7IGJhY2tncm91bmQtY29sb3I6ICNmOGY5ZmE7IH0KICAgICAgLmNoYWxsZW5nZS1ib3ggewogICAgICAgIGRpc3BsYXk6IGZsZXg7IGZsZXgtZGlyZWN0aW9uOiBjb2x1bW47IGp1c3RpZnktY29udGVudDogY2VudGVyOwogICAgICAgIGFsaWduLWl0ZW1zOiBjZW50ZXI7IGhlaWdodDogMTAwJTsgdGV4dC1hbGlnbjogY2VudGVyOyBwYWRkaW5nOiAycmVtOwogICAgICB9CiAgICA8L3N0eWxlPgogIGA7CiAgZG9jdW1lbnQuYm9keS5pbm5lckhUTUwgPSBgCiAgICA8ZGl2IGNsYXNzPSJjaGFsbGVuZ2UtYm94Ij4KICAgICAgPGRpdiBjbGFzcz0ic3Bpbm5lci1ib3JkZXIgdGV4dC1wcmltYXJ5IG1iLTMiIHN0eWxlPSJ3aWR0aDogM3JlbTsgaGVpZ2h0OiAzcmVtOyIgcm9sZT0ic3RhdHVzIj48L2Rpdj4KICAgICAgPGg1PlJlZGlyZWN0aW5nIHRvIHNlY3VyZSBjb25uZWN0aW9u4oCmPC9oNT4KICAgICAgPHA+WW91IHdpbGwgYmUgcmVkaXJlY3RlZCB0byA8c3Ryb25nPmh0dHBzOi8vJHtsb2NhdGlvbi5ob3N0bmFtZX08L3N0cm9uZz4gaW4gMSBzZWNvbmQuPC9wPgogICAgPC9kaXY+CiAgYDsKICB0aHJvdyBuZXcgRXJyb3IoIlJlZGlyZWN0aW5nIHRvIEhUVFBTIik7Cn0KCmNvbnN0IHRhcmdldCA9ICJQeXRob24vMy4xMyBhaW9odHRwLzMuMTEuMTgiOwpjb25zdCB6ZXJvcyAgPSAiMDAiOwphc3luYyBmdW5jdGlvbiBzaGEyNTYocykgewogICAgY29uc3QgYnVmID0gYXdhaXQgY3J5cHRvLnN1YnRsZS5kaWdlc3QoJ1NIQS0yNTYnLCBuZXcgVGV4dEVuY29kZXIoKS5lbmNvZGUocykpOwogICAgcmV0dXJuIEFycmF5LmZyb20obmV3IFVpbnQ4QXJyYXkoYnVmKSkubWFwKGIgPT4gYi50b1N0cmluZygxNikucGFkU3RhcnQoMiwnMCcpKS5qb2luKCcnKTsKfQooYXN5bmMgKCkgPT4gewogICAgbGV0IG5vbmNlID0gMDsKICAgIHdoaWxlICh0cnVlKSB7CiAgICAgICAgY29uc3QgaCA9IGF3YWl0IHNoYTI1Nih0YXJnZXQgKyAifDE3NTczMjE1MTN8IiArIG5vbmNlKTsKICAgICAgICBpZiAoaC5zdGFydHNXaXRoKHplcm9zKSkgewogICAgICAgICAgICBjb25zdCBmb3JtID0gZG9jdW1lbnQuY3JlYXRlRWxlbWVudCgnZm9ybScpOwogICAgICAgICAgICBmb3JtLm1ldGhvZCA9ICdQT1NUJzsgZm9ybS5zdHlsZS5kaXNwbGF5ID0gJ25vbmUnOwogICAgICAgICAgICBjb25zdCBwYXJhbXMgPSB7CiAgICAgICAgICAgICAgbm9uY2U6IG5vbmNlLCB0czogMTc1NzMyMTUxMywgdGFyZ2V0OiB0YXJnZXQKICAgICAgICAgICAgfTsKICAgICAgICAgICAgZm9yIChjb25zdCBrZXkgaW4gcGFyYW1zKSB7CiAgICAgICAgICAgICAgICBjb25zdCBpbnB1dCA9IGRvY3VtZW50LmNyZWF0ZUVsZW1lbnQoJ2lucHV0Jyk7CiAgICAgICAgICAgICAgICBpbnB1dC5uYW1lID0ga2V5OyBpbnB1dC52YWx1ZSA9IHBhcmFtc1trZXldOwogICAgICAgICAgICAgICAgZm9ybS5hcHBlbmRDaGlsZChpbnB1dCk7CiAgICAgICAgICAgIH0KICAgICAgICAgICAgZG9jdW1lbnQuYm9keS5hcHBlbmRDaGlsZChmb3JtKTsKICAgICAgICAgICAgZm9ybS5zdWJtaXQoKTsKICAgICAgICAgICAgcmV0dXJuOwogICAgICAgIH0KICAgICAgICBub25jZSsrOwogICAgfQp9KSgpOwogIDwvc2NyaXB0Pgo8L2JvZHk+CjwvaHRtbD4K)
Preparazione cocktail Hugo

Altri utilizzi:

  • Sorbetto: Aromatizza del gelato alla crema con poco sciroppo di sambuco.
  • Birra al sambuco: aggiungi qualche cucchiaio di sciroppo e acqua a una birra chiara e leggera.
  • Gazzosa bolognese: Con poco sciroppo di sambuco e acqua gassata.

Avete mai provato poi i fiori di sambuco fritti!?

I fiori di Sambuco, tuttavia, possono essere utilizzati anche in altri modi! Li possiamo seccare e usare per preparare un tè.

Sambuco, non sbagliare pianta

La specie con fiori e frutti commestibili si chiama Sambucus Nigra (noto come Sambuco o Sambuco comune). Quella tossica -più che altro i frutti- è il Sambucus Ebulus (conosciuto anche come Ebbio o sambuco selvatico).

Il Sambuco è un arbusto che può raggiungere le dimensioni di un vero e proprio albero. L’Ebbio invece è una pianta erbacea perenne che non supera i 2 metri di altezza e, soprattutto, non ramifica.

I fiori del Sambuco sono bianchi con sfumature tendente al giallo mentre quelli dell’Ebbio al rosa/violaceo.

Differenze tra Sambuco e Ebbio

I frutti, piccole bacche scure dal colore violaceo che si presentano a grappolo, nel Sambuco ricadono verso il basso, nell’Ebbio sono rivolti verso l’alto.

Il sambuco e le sue leggende: in Italia si credeva che il sambuco attirasse gli spiriti buoni e tenesse lontani i serpenti. Per questo motivo, ancora oggi, a fianco delle vecchie case di campagna troviamo, a volte, un superstite sambuco solitario.

Fiorisce in pianura dopo metà maggio e a inizio giugno in montagna. Una passeggiata in campagna, lontani dalle strade inquinate, è l’ideale per raccogliere questi fiori.

L’infusione di fiori di sambuco, da cui lo sciroppo, è l’utilizzo più diffuso, soprattutto nelle zone dolomitiche (e nei paesi di cultura germanica). Al punto da generare, a volte, l’idea erronea che oltre allo sciroppo anche il sambuco sia tipico solo della montagna dolomitica, mentre le ricette siciliane e toscane raccontano come fosse diffuso in tutta Italia.

SCIROPPO DI SAMBUCO

tags: #sciroppo #di #fiori #ricetta