Solarium: Abbronzatura, Benefici e Rischi per la Pelle

Prendere colore con le lampade abbronzanti è una pratica molto diffusa. L'abbronzatura al chiuso è una strategia efficace per fare imbrunire la pelle anche in periodi dell’anno in cui all’aperto non c’è abbastanza sole.

In uno studio recente, alcuni ricercatori hanno valutato la diffusione del fenomeno analizzando ricerche condotte prevalentemente in Nord America ed Europa. I risultati, pubblicati ad aprile 2020 sul British Journal of Dermatology, hanno mostrato che tra il 2013 e il 2018 circa il 6,5 per cento degli adolescenti e il 10,4 per cento degli adulti lo aveva fatto almeno una volta nell’anno precedente.

Come Funzionano i Lettini Abbronzanti

Il lettino abbronzante consente di ottenere un'abbronzatura perfetta in qualsiasi periodo dell'anno e una pelle dorata. Prima di tutto va specificato che la luce emessa dal lettino non si può paragonare a quella del sole: quest'ultimo infatti combina insieme UVB, UVA e infrarossi.

Esistono due tipi principali di lampade utilizzate nei lettini abbronzanti:

  • Lampade UVA ad alta pressione: caratterizzate da raggi che riescono a penetrare in profondità nel derma.
  • Lampade UV fluorescenti a bassa pressione: che presentano un mix di raggi UVA e UVB con una maggioranza di quest'ultimi. I raggi si fermano fra il derma e l'epidermide, garantendo un'abbronzatura durevole che compare circa 72 ore dopo l'esposizione.

In linea generale entrambe le lampade permettono di avere un'abbronzatura fondamentalmente immediata, perché come abbiamo già accennato il processo è diverso rispetto a quello che si innesca quando ci esponiamo al sole in modo naturale. Questo processo è graduale e lento, mentre nel lettino abbronzante la stimolazione avviene in modo improvviso nel giro di pochi minuti. La pelle infatti viene esposta ad una luminosità intensa che si può paragonare a quella del sole nelle ore centrali.

Benefici del Solarium

Il lettino abbronzante fornisce numerosi vantaggi, ovviamente sempre usando le giuste precauzioni:

  • Un'abbronzatura uniforme e naturale che può essere mantenuta durante tutto l'anno.
  • La stimolazione della produzione di vitamina D, essenziale per la salute delle ossa e il sistema immunitario.
  • L'esposizione alla luce UV può stimolare la produzione di endorfine, migliorando l'umore e riducendo lo stress.
  • Preparare la pelle all’esposizione solare, riducendo il rischio di scottature.

Va poi sottolineato che alcune patologie della pelle possono migliorare grazie all'esposizione ai raggi solari. In questo caso un mese prima di esporsi al sole sarebbe meglio assumere un integratore per fornire ai melanociti le sostanze necessarie per produrre quelli che sono definiti come i "mattoncini dell'abbronzatura". Quando la pelle comincerà a colorarsi sarà possibile esporsi al sole.

Rischi Associati all'Abbronzatura Artificiale

Tuttavia non protegge né dalle scottature, né dai danni tipici dei raggi solari. Anzi, studi recenti hanno dimostrato un maggior rischio di tumori cutanei in seguito all’abuso di lampade e lettini solari, per cui l’uso di queste apparecchiature è stato classificato come sicuramente cancerogeno dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) di Lione, un organismo dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS).

Secondo l’OMS, le lampade solari ogni anno sono responsabili di circa 10.000 casi di melanoma e 450.000 casi di tumori cutanei diversi dal melanoma solo in Stati Uniti, Europa e Australia. L'abbronzatura indoor aumenta il rischio di cancro della pelle e scottature, e accelera il fotoinvecchiamento.

Persone Più a Rischio

L’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ha rilevato un rischio di melanoma aumentato del 75 per cento circa in coloro che fanno uso di lampade abbronzanti al di sotto dei 30 anni. Per questo il decreto del 12 maggio 2011, n.110, vieta ai minorenni l’accesso a lampade, docce e lettini solari, estendendo il divieto anche alle donne in gravidanza, a chi ha sofferto o soffre di neoplasie e a chi si scotta con facilità.

Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, “sebbene tutti gli utilizzatori di lettini solari siano a rischio di effetti avversi sulla salute, gli studi sull’esposizione ai raggi UV del sole o dei lettini solari indicano che alcune persone corrono un rischio maggiore di danni”. In particolare, le persone che:

  • Hanno le lentiggini.
  • Hanno la pelle che si scotta facilmente.
  • Hanno una storia di scottature solari durante l’infanzia.
  • Hanno molti nei.
  • Stanno assumendo farmaci che potrebbero aumentare la fotosensibilità.
  • Fanno uso di cosmetici.
  • Hanno un sistema immunitario indebolito.
  • Hanno una storia familiare di cancro della pelle.
  • Sono stati trattati per cheratosi attinica o cancro della pelle.
  • Presentano già lesioni cutanee precancerose o maligne.
  • Si sono esposti al sole o a un lettino solare nelle ultime 48 ore.

Altri Rischi e Patologie

Ma i rischi connessi all’abbronzatura artificiale non si limitano alla forma tumorale più grave per la pelle (e potenzialmente letale), costituita dal melanoma. Altre patologie non trascurabili sono: il carcinoma spino-cellulare e, in misura minore, il carcinoma baso-cellulare, (entrambi NMSC, Non Melanoma Skin Cancer), soprattutto quando l’esposizione avviene in età precoce.

È altresì dimostrato che alte quantità di radiazioni UV possono avere un effetto immunosoppressivo ed è chiaro che i raggi UV (sia UVA che UVB), inducendo una soppressione immunitaria della pelle, svolgono un ruolo addizionale nello sviluppo del cancro della pelle. Un altro effetto temporaneo legato all’esposizione alle radiazioni UVA, è che i livelli di pressione sanguigna paiono abbassarsi per circa 30 minuti dopo l’uso del lettino solare.

Come Ridurre i Rischi

Se proprio non si riesce a rinunciarvi, occorre comunque proteggere la pelle con una crema solare adatta e nelle giuste quantità, come in spiaggia o sui campi da sci. Va tenuto presente, infatti, che i livelli di radiazioni UV emessi dalle lampade abbronzanti sono molto intensi, equiparabili a quelli dell’irraggiamento solare. In alcuni casi potrebbero anche essere più forti, come sottolineato dall’OMS e dall’American Academy of Dermatology.

È importante scegliere un centro che dia garanzie di affidabilità: dopo un certo numero di ore di funzionamento le apparecchiature possono infatti deteriorarsi e produrre raggi più pericolosi. Una norma europea (EN 60335-2-27:2013) sancisce le normative di sicurezza e precise specifiche tecniche a cui le strutture devono attenersi rigorosamente.

Consigli per un Uso Sicuro del Solarium

  • Consultare un dermatologo o un estetista per determinare il tipo di pelle e il tempo di esposizione appropriato.
  • Applicare una crema solare con un SPF adeguato per proteggere la pelle dai danni dei raggi UV.
  • Seguire le linee guida specifiche del centro estetico.
  • Evitare di utilizzare il solarium troppo frequentemente. Una o due sessioni alla settimana sono generalmente sufficienti.
  • Controllare regolarmente la pelle per eventuali cambiamenti o segni di danno.

Il lettino abbronzante va usato sempre con grande attenzione, questo perché ha un'azione accelerata, dunque pro-infiammatoria. Per un'abbronzatura perfetta il consiglio è quello di combinare le varie tecnologie dei lettini abbronzanti. La tecnologia ad alta pressione possiede una percentuale più alta di raggi UVA, per questo ha un effetto immediato, ossidando la melanina che è già presente. In seguito sarebbe preferibile continuare con sedute ad alta pressione da 10 a 14 minuti.

A proposito di minuti, ricordiamoci che anche in questo caso tutto dipende dal tipo di lampada. 15- 20 minuti è il lasso di tempo consigliato per le lampade UVA.

Legislazione e Restrizioni

La legislazione vigente in materia riguarda tanto la normativa sulla sicurezza dei dispositivi elettrici, (direttiva 2014/35/UE del Parlamento Europeo, che stabilisce che solo i prodotti sicuri dal punto di vista elettrico possono essere immessi sul mercato), quanto, più generalmente, uno standard armonizzato EN 60335-2-27:2013, che stabilisce i requisiti necessari per la sicurezza delle lampade solari, compresi i limiti per le emissioni delle radiazioni UV, il quale cita altresì i limiti internazionali più restrittivi in materia di irraggiamento UV. Come altre norme europee, questo è uno standard volontario.

Naturalmente l’imposizione di alcune restrizioni all’uso estetico dei lettini solari, potrebbe contribuire a ridurne l’uso e a limitare i rischi per la salute sopra esposti. Tali restrizioni potrebbero riguardare tanto la sicurezza del lettinosolare (e la sua certificata conformità agli standard legislativi esistenti), quanto il modo in cui il prodotto viene utilizzato dal consumatore.

Alternative all'Abbronzatura Artificiale

Molti dermatologi la considerano una buona alternativa ai lettini solari e alle lampade abbronzanti: cospargendosi il corpo di creme o spray autoabbronzanti non si corrono i rischi legati all’esposizione ai raggi UV. Ma attenzione: non si crea neppure una barriera protettiva che protegge dalle scottature.

È bene anche ricordare che le creme autoabbronzanti hanno solo un effetto cosmetico e non proteggono la pelle esposta ai raggi UV, a meno che non contengano un fattore di protezione dichiarato in etichetta.

Fototipi

La pelle dei diversi individui non è uguale. Esistono forti differenze tra le diverse persone e i relativi tipi di pelle che sono determinati perlopiù da caratteristiche genetiche. Attualmente si usa suddividere i diversi tipi di pelle in sei “fototipi”:

  • FOTOTIPO 1: Pelle molto chiara e facilmente soggetta a scottature solari.
  • FOTOTIPO 2: Pelle chiara e soggetta a scottature solari.
  • FOTOTIPO 3: Colorito medio e meno soggetti a scottature.
  • FOTOTIPO 4: Colorito olivastro, poco soggetti a scottature.
  • FOTOTIPO 5: Pelle scura, non si scottano quasi mai.
  • FOTOTIPO 6: Pelle nera, non si scottano.

Esiste inoltre il Fototipo 0, che in realtà è associato all’albinismo, la malattia caratterizzata dall’assenza di melanina. Il fototipo 0 ovviamente non può esporsi alle radiazioni solari e ha molte altre restrizioni.

Tipi di Raggi UV

I raggi UV non sono tutti uguali. Si caratterizzano infatti per le diverse lunghezza d’onda. I raggi UV si suddividono in tre categorie denominati UVA, UVB ed UVC:

  • UVA: Sono i raggi ultravioletti caratterizzati dalla lunghezza d’onda più alta (400-315 nm (nanometri)). Questi raggi hanno una elevata capacità di penetrazione del derma ma scarsa energia. Il loro potere abbronzante è molto alto ma, grazie alla loro bassa energia, è molto difficile scottarsi con essi.
  • UVB: I raggi UVB hanno lunghezza d’onda intermedia (315-280 nm). Hanno una media penetrazione nel derma e media energia. Questi raggi sono più aggressivi rispetto ai raggi UVA e tendono a provocare più facilmente eritemi e danni alla pelle.
  • UVC: Sono i raggi con la lunghezza d’onda più corta (280-10 nm). Questi raggi non penetrano nel derma ma rimangono a livello superficiale nonostante la loro energia sia molto elevata. Non abbronzano ma bruciano soltanto.

Ogni tipo di raggio ultravioletto ha un effetto diverso sulla nostra pelle. Sono i raggi più importanti per l’abbronzatura. I raggi A infatti sono quelli che fanno avvenire la fotossidazione della melanina, scurendola e donando il colore marrone-dorato.

Utilizzare un dispositivo per l’abbronzatura artificiale non è più sicuro di esporsi al sole, perché non ci sono differenze tra l’uso delle radiazioni solari e quello delle lampade abbronzanti per tipo di radiazioni ed effetti sulla salute. Anche utilizzare il lettino abbronzante per crearsi una base di abbronzatura prima di esporsi al sole non garantisce dal rischio di successive scottature solari.

Un decreto interministeriale (Decreto n.110 del 12/5/2011 emanato dal Ministro dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministro della Salute) vieta l’utilizzo delle apparecchiature abbronzanti ai minori di 18 anni di età, alle donne in gravidanza e alle persone con particolari malattie o che si scottano facilmente al sole, oltre a regolamentare le caratteristiche tecniche e le modalità di esercizio delle apparecchiature in questione.

Molte ricerche attestano che, utilizzare lampade abbronzanti di frequente comporta il 69% di probabilità in più di sviluppare una forma precoce di tumore della pelle, tipo il melanoma, rispetto ai non patiti dell’abbronzatura artificiale.

Arriva l’inverno. Voglia di sole…artificiale. Sai quali danni provocano le lampade solari ?

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